Vittori Turbio: la prima auto disegnata con l'aiuto dell'IA
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La Vittori Turbio segna uno dei primi esempi concreti di applicazione dell’intelligenza artificiale nel design automobilistico. La startup americana ha sviluppato la nuova hypercar in collaborazione con Pininfarina.
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Il mondo dell’automotive è sempre più attraversato dal dibattito sull’intelligenza artificiale, ma fino a oggi il suo impiego nel design automobilistico è rimasto marginale. L’arrivo della Vittori Turbio, presentata a Miami, segna un passo in avanti interessante: è una hypercar nata con il supporto di algoritmi di progettazione, ma con una chiara volontà di mantenere intatto il fascino dell’artigianalità e dello stile classico.
Un po' italiana
La startup americana Vittori, in collaborazione con Pininfarina, ha sviluppato la Turbio con un approccio ibrido anche nel senso concettuale del termine: tecnologia all’avanguardia e reminiscenze estetiche dei grandi capolavori del passato. Il design mostra influenze riconoscibili, soprattutto dalla McLaren GT, ma introduce dettagli distintivi. Il frontale è caratterizzato da una griglia esagonale con prese d’aria laterali e gruppi ottici sottili, mentre la coda si distingue per le linee più aggressive, con quattro terminali di scarico centrali, fanali a sviluppo angolare e un grande diffusore verticale che si fonde con la parte inferiore del paraurti. I dettagli in bronzo spezzano il blu profondo della carrozzeria, conferendo eleganza e dinamismo.
Anche l’abitacolo riprende schemi familiari nel segmento, con una consolle verticale dominata da un display touchscreen e da due bocchette d’aerazione poste sopra. La plancia è divisa da una sottile paratia che separa il guidatore dal passeggero, mentre dietro al volante trova posto una strumentazione digitale compatta e moderna.
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Motore V12
Sotto la carrozzeria lavora un sistema propulsivo realizzato da Italtecnica, azienda italiana con una lunga esperienza nello sviluppo di motori ad alte prestazioni. Il cuore della Turbio è un V12 ibrido da 6,8 litri, abbinato a un motore elettrico posizionato sull’asse anteriore. La potenza complessiva raggiunge quota 1.100 cavalli, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi, valori che la collocano al livello di supercar come la Ferrari 849 Testarossa o la Koenigsegg Jesko. La velocità massima non è ancora dichiarata, ma secondo Vittori sarà pienamente “da hypercar”.
Prezzo milionario
La Turbio non è solo un esercizio di stile o un prototipo da salone: il primo esemplare è funzionante e già operativo, segno che il progetto è destinato alla produzione. Il via libera è previsto per il prossimo anno in Italia, con una tiratura limitata a 50 unità in tutto il mondo. Il prezzo, in linea con il posizionamento esclusivo, parte da 2,5 milioni di dollari sul mercato statunitense.
Con la Turbio, Vittori tenta di dimostrare che l’intelligenza artificiale può essere un alleato del design umano, non un suo sostituto. L’obiettivo è costruire un’auto capace di fondere innovazione tecnologica e passione meccanica, riportando in primo piano la bellezza e l’emozione del guidare. Se l’esperimento riuscirà, potremmo trovarci davanti a uno dei primi esempi concreti di collaborazione tra creatività e algoritmi nel mondo delle hypercar.