Senza ombra di dubbio è la macchina del momento ed allora noi di Sportmediaset.it l'abbiamo provata: stiamo parlando della Toyota Yaris GR. Non fatevi ingannare dal nome perché questa auto è tutta un'altra storia rispetto a quello che avete in mente. Arriva direttamente da Gazoo Racing, il reparto corse della Casa giapponese, ed è a tutti gli effetti una vettura da rally omologata per la strada. È, infatti, la base di partenza della Yaris appena portata al succeso da Sebastien Ogier a Montecarlo. Un progetto davvero incredibile. Compatta e veloce, spinta dal motore da tre cilindri più potente del mondo: 1.6 di cilindrata con 261 cavalli.
Un giocattolo ma... per grandi perché questa Yaris GR è veramente divertente. Tanto innovativa, quanto old style grazie al cambio manuale e soprattutto al caro vecchio freno a mano con la leva che permette traversi in totale sicurezza. Sul ghiaccio e sulla neve, infatti, gira in un fazzoletto perché è pure 4x4. La vera novità però è la ripartizione della trazione fra i due assali che cambia in base alle modalità di guida. Si parte da Normal con il 60% della coppia trasmessa all'avantreno e il 40% al retrotreno, mentre in Sport si passa al 70% al posteriore e 30% all'anteriore. Infine con Track si arriva al classico 50-50. Adatta a tutti i fondi ed incollata al terreno grazie alle sospensioni della Corolla a doppio braccio. Super pure l'impianto frenante con pinze a quattro pistoncini. Un solo piccolo difetto, a nostro giudizio: il motore si sente ruggire, ma un po' di sound in più non guasterebbe!
Internamente è "minimal" ed essenziale come una vera auto da corsa: giusto l'indispensabile per avere tutti i comfort del caso: dal computer di bordo al climatizzatore automatico. Aggressivi anche i sedili all'interno di un abitacolo dalle dimenzioni veramente ridotte: posizione di guida un po' troppo alta che riduce maggiormente la visibilità, ma d'altronde lo scheletro è - appuntoi - quello di un'auto da corsa. Sicuramente spartana, da guidare "aggressivi", vivere un'esperienza fantastica ed immaginarsi Ogier per qualche secondo...
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