CALCIO IN LUTTO

Vialli e la battaglia col tumore: cinque anni di lotta, determinazione e coraggio

All'ex bomber era stato diagnosticato un cancro al pancreas nel 2017 e a dicembre 2022 si era aggravato nuovamente

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Vialli e la battaglia col tumore: cinque anni di lotta, determinazione e coraggio - foto 1
© Getty Images

Nemmeno un mese dopo la morte di Sinisa Mihajlovic, il calcio italiano piange la scomparsa di un altro grande campione: Gianluca Vialli è morto all'età di 58 anni. L'ex bomber di Cremonese, Sampdoria e Juve non è riuscito a vincere la dura battaglia contro il tumore al pancreas. Una battaglia iniziata nel 2017 con la scoperta della malattia e proseguita con cinque anni di lotta e determinazione tra operazioni, cure, ricadute e anche un Europeo vinto

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"Non sto facendo una battaglia contro il cancro perché non credo sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. Il cancro è un compagno di viaggio indesiderato, però non posso farci niente - spiegava Vialli parlando della malattia -. È salito sul treno con me e io devo andare avanti, viaggiare a testa bassa, senza mollare mai, sperando che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni perché ci sono ancora molte cose che voglio fare". Parole che ora fanno ancora più male, ma che raccontano la serenità di un uomo che ha affrontato la malattia con tutte le sue forze senza arrendersi fino alla fine.

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La battaglia di Vialli col tumore comincia nel 2017. Tutto inizia con una fitta a una gamba, un'ernia, un consulto da un luminare dell'ortopedia e un'operazione alla schiena. Poi la perdita di peso, la situazione che peggiora e la diagnosi implacabile della risonanza magnetica: cancro al pancreas. Circondato dall'affetto della famiglia e degli amici, Gianluca si opera il 29 novembre all'Humanitas di Milano, poi si sottopone a un lungo trattamento oncologico post-operatorio a Londra. Otto mesi di chemioterapia, seguiti da sei settimane di radioterapia con un’immensità di effetti collaterali e da un lento rientro alla normalità confermato dalla "convocazione" dell'amico Roberto Mancini in Nazionale nel 2019 per indossare i panni del capo delegazione agli Europei. Un'avventura magica, culminata con la vittoria a Wembley, proprio lo stadio dove la Samp di Vialli e Mancini aveva perso la finale di Coppa dei Campioni nel 1992.

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Poi a dicembre 2022 la nuova doccia gelata. Vialli annuncia il ritorno della malattia e la necessità di fermarsi nuovamente per affrontare una nuova fase della battaglia contro il cancro. "Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri", scrive Gianluca prima di volare nuovamente a Londra. "L'obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi", aggiunge. Determinato e coraggioso fino all'ultimo. 

 

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