Verso Italia-Ucraina, Shevchenko: "Ho parlato con Berlusconi, non allenerò il Monza"

Il ct ucraino scherza in conferenza stampa: "Ma per noi questa amichevole conta molto"

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Andriy Shevchenko affronterà l'Italia in amichevole con la sua Ucraina. Il ct ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Genova, dove molti tifosi del Milan lo hanno accolto con grande calore: "Sono molto contento di tornare in Italia, è un paese che mi ha dato tanto". Impossibile non toccare l'argomento Monza, appena passato nelle mani di Silvio Berlusconi: "Ho fatto i complimenti a Berlusconi per questa avventura coraggiosa. È bello che lui e Galliani siano tornati nel calcio. Abbiamo scherzato tanto su questa cosa, non allenerò il Monza però: ho un impegno con l'Ucraina e devo lavorare per portare la mia nazionale ai prossimi Europei.

Sheva ha analizzato la situazione della sua nazionale: "Noi cerchiamo di mettere in campo una squadra competitiva nonostante abbiamo qualche problema. In questo periodo è molto difficile trovare equilibrio con i giocatori. Noi non avremo Yarmolenko. Cercheremo di mettere in campo una squadra competitiva e fare una buona partita perchè ci teniamo tanto".

L'Italia attraversa un momento difficile, in particolare non ci sono centravanti di livello mondiale: "È vero, non hanno ancora trovato un giocatore in attacco di livello importante. Ma ci sono tanti talenti, ci sono sempre buoni giocatori in Italia. Guardate al Milan: ha un giovane attaccante che sta facendo bene". E il riferimento è a Cutrone.

La crisi del calcio azzurro, per Shevchenko, "è difficile da spiegare. Serve tempo". In Ucraina, invece, domina il blocco Shakhtar: "È la squadra più forte, spiace che molti ucraini davvero bravi non siano titolari". Per Sheva la sfida del Ferraris ha un significato particolare: "Abbiamo un compito importante con questa nazionale, andare agli Europei. Vogliamo dare sicurezza alla squadra e instillare principi, cambiare struttura di gioco. Abbiamo bisogno di tempo, ma ora abbiamo qualche certezza in più".

Infine un doveroso pensiero alla tragedia di Genova: "Mi sono emozionato, è difficile trovare le parole. Sono molto vicino al popolo italiano".

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