La casa 'storica' del Venezia e' pronta: lo stadio Pierluigi Penzo di Sant'Elena si e' rifatto al look per un appuntamento importante come l'esordio in Serie A, domenica prossima contro lo Spezia. Ora lo stadio conta su 11.150 posti e il Venezia potra' quindi giocare in deroga come neopromossa, ma il prossimo anno dovra' adeguarsi raggiungendo i 16.500, pur rispettando il 50% di riempimento per i limiti Covid. Rifacimento delle tribune, con seggiolini arancioneroverdi che simulano un'onda in tutti i settori, dalle tribune alle curve. E poi spogliatoi fatti a mano, area hospitality con una terrazza panoramica, area stampa e mix zone. Senza tener conto di tutta la parte tecnologica, cioe' impianto audio, videosorveglianza, sicurezza, luci (l'impianto e' quello dello Juventus stadium). Il tutto fatto in cento giorni per quello che e' stato un vero e proprio "miracolo", anche se al direttore dei lavori, Renzo Rolani la parola non piace: "Ha un che di divino, invece e' frutto del lavoro di tante persone, nonostante le difficolta' a reperire i materiali ad esempio ad agosto". Tra le curiosita' ci sono i 150 posti vicino alla panchina del mister lagunare, con hospitality dedicata per quella che sara' una "pitch view" da dove vivere e respirare gli eventi direttamente sull'erba. Il secondo stadio piu' vecchio d'Italia (fu inaugurato nel 1913) e' stato restaurato e l'idea che si e' mantenuta e' quella di garantire una linea con la citta', quindi giocare una partita sulla bellezza, senza andare in competizione con chi non e' raggiungibile. Tra i numeri, il 97% sono i fornitori locali, con sette bar nuovi, impianti audio, wifi e luci completamente nuovi, grazie alla stesura di 25 km di cavi, con un costo del 25-30% piu' oneroso rispetto a una realta' "normale". L'invito della societa' con cui si e' conclusa la presentazione dello stadio, e' a riempirlo.