LA PRESENTAZIONE

Torino, Longo: "Lavorare sulla testa, devo riaccendere cuore e stomaco"

Il neo allenatore: "Le partite si possono perdere ma sono venute meno le reazioni"

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Dopo l'ufficializzazione, Moreno Longo è stato presentato come nuovo tecnico del Torino. "Percepisco la possibilità di poter fare un ottimo lavoro - ha detto - Comincerò a lavorare dalla testa, dobbiamo pensare positivo". Sulle ultime prove: "Sono state sconfitte pesanti: le partite si possono perdere ma sono venute meno le reazioni. Dovrò essere bravo a riaccedendere cuore e stomaco per far sì che non accada più".

La conferenza di Longo inizia con i ringraziamenti di rito: "Ringrazio il presidente e tutta la società per questa opportunità che ho colto senza esitare: percepisco la possibilità di poter fare un ottimo lavoro. Torno qui con grande entusiasmo, in una piazza che mi ha dato e ci siamo dati tanto. Sono stati qui quasi 30 anni, ho un trascorso importante che mi dà quel senso di appartenenza maggiore per raggiungere gli obiettivi che con la società proveremo a raggiungere". 

Poi svela l'accordo con Cairo. "L'accordo è fino al 30 giugno, lo abbiamo trattato insieme in maniera serene e poi si affronterà un'eventuale possibilità di prolungamento a seconda di ciò che ci scambieremo a vicenda. La mia priorità non è il futuro, ma il presente: con il lavoro quotidiano mi auguro di garantirmi una possibilità come del resto ci siamo detti".

Da profondo conoscitore dell'ambiente, il nuovo allenatore sa dell'importanza dei tifosi. "E' una tifoseria che conosco bene, so quanto può dare come apporto. Mi auguro che il mio arrivo possa essere un motivo per ricreare un clima positivo. Sono consapevole che dobbiamo essere noi a trascinarli e ad alimentare l'entusiasmo con prestazioni all'altezza. Anche il tifoso in questi quattro mesi dovrà stringerci per darci una mano e per cercare di sovvertire una stagione che può ancora dare tanto".

Per averli il più vicino possibile, il Filadelfia sarà aperto. "Per quanto sarà possibile, e spero di poterlo fare per più giorni settimanali, vorrei tenerlo aperto. E' un gesto naturale di possibilità per alimentare la positivià intorno alla squadra e per dare ai tifosi la possibilità di starci vicino. Poter vedere gli allenamenti è una cosa importante, io sono cresciuto con quel piazzale e so cosa vuol dire poter chiacchierare di Toro in quel luogo".

Il primo scoglio è la Sampdoria. "Da sabato vogliamo esprimere una prestazione con la garra, come impone questa maglia. Spero di essere nelle condizioni di tirare una volata nel finale di campionato".

Difesa a tre o a quattro. "Io sono nato con la difesa a quattro, ma un allenatore deve mettere nelle condizioni migliori i giocatori per potersi esprimere. Il Toro è costruito per giocare a 3 dietro, ma ci sono giocatori che si possono adattare a quattro come De Silvestri o come Ansaldi, magari un po' meno Aina. Ma abbiamo tante possibilità".

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