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Taranto e Turris, Di Cintio: "Come cambierebbe la situazione del Girone C di Serie C in caso di doppia esclusione"

Il parere dell'avvocato specializzato in diritto sportivo: "Bisogna guardare l'articolo 53 delle NOIF: le gare delle società escluse non verrebbero contate per la classifica"

25 Feb 2025 - 18:07
 © instagram Taranto

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Il futuro del girone C della Serie C è ancora tutto da scrivere. Oltre ai risultati di campo, a incidere sull’andamento del campionato saranno indubbiamente le sorti di Taranto e Turris, società da tempo tormentate da problemi di arretrati salariali e fiscali. L’avvocato Cesare Di Cintio, specializzato in diritto sportivo e co-fondatore dello studio legale DCF Sport Legal, ha fatto il punto. “La situazione del Taranto e della Turris è sotto la lente di ingrandimento, ricordo che solamente la Covisoc può dare un parere sulla correttezza dei pagamenti. In caso di esito negativo dell’accertamento, toccherà alla giustizia sportiva determinare il futuro delle due squadre”.

Cosa accadrebbe se entrambe le compagini venissero escluse dal campionato? “Per ipotizzare questo scenario - continua Di Cintio - dobbiamo fare riferimento all’art. 53 delle NOIF, che tratta nello specifico il tema della “Rinuncia a gara e ritiro o esclusione delle società dal campionato”. Tale articolo, tra l’altro, ha subito una modifica relativamente recente, entrata in vigore dal 1° luglio 2019. In particolare, il comma 3 sottolinea come “Qualora una società si ritiri dal campionato o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, tutte le gare disputate nel corso del campionato di competenza non hanno valore per la classifica, che viene formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria o esclusa”. Nella versione precedente del testo, si faceva riferimento solamente al girone di andata.

La regolarità del torneo rischia dunque di essere compromessa con la classifica soggetta a essere ulteriormente stravolta. Come ha sottolineato il presidente della FIGC Gabriele Gravina "è necessaria una presa di responsabilità collettiva al fine di collaborare per evitare che situazioni del genere si ripetano e per rendere il nostro calcio più sostenibile”.

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