LE REAZIONI ITALIANE

Juve, Milan e Inter all'Assemblea di Lega: "Vogliamo continuare a giocare in Serie A"

Alla riunione presenti tutti e 20 i club: ribadita la contrarietà al progetto Super League

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E' terminata in serata la riunione della Lega Serie A convocata in via informale questo pomeriggio in videoconferenza per affrontare il delicato tema della Super League. Hanno partecipato anche Juve, Milan e Inter, la cui richiesta è stata chiara: "Vogliamo continuare a giocare in Serie A". Alla riunione, dove erano presenti tutte le 20 società, è stata ribadita la posizione espressa ieri nel comunicato congiunto con UEFA, Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola e Liga e Federcalcio italiana di contrarietà al progetto della Superlega. Gli altri club avrebbero chiesto alle tre club ribelli (senza ottenere risposte) se il progetto fosse irreversibile e il perché annuncio ora a campionato aperto e con diritti tv in parte da assegnare.

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"Sono pensieri questi che a noi non piacciono, rischiano di uccidere il nostro campionato. Si prospettano cose non piacevoli e probabilmente siamo stati presi in giro". L'ad del Sassuolo Giovanni Carnevali reagisce così alla nascita della Super League: "Era un'iniziativa che covava da tempo, dobbiamo aspettare per capire bene - ha detto ai microfoni di Radio Anch'io Sport  - Fare calcio oggi è molto difficile, le squadre più grandi hanno più perdite e il sistema va rivisto. Ma nello sport ci deve essere meritocrazia, a volte essere troppo avidi è una brutta storia". 

E ancora: "Stravolgere la storia del campionato non è facile - ha aggiunto Carnevali - Nasceranno delle grandi problematiche e andremo per vie legali. Sarebbe un peccato. Speriamo che si possa rivedere tutto. Il campionato perderebbe di interesse sotto tutti gli aspetti. Ci sono investimenti inferiori che noi dobbiamo andare a fare. Penso che il calcio deve essere visto come passione e come amore. Oggi ci mancano i tifosi, il cuore, la rivalità. Se pensiamo solo all'aspetto economico è meglio che il calcio lo faccia qualcun altro. Noi del Sassuolo così non siamo interessati".

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ASSOCALCIATORI: "ACCORDO PER TUTELARE IL SISTEMA"
L'Associazione Italiana Calciatori in una nota "prende atto, non senza preoccupazione, delle decisioni assunte nell'ambito del Progetto della Super League europea. In questo delicatissimo periodo storico di crisi pandemica, il nostro auspicio e' che i nuovi format delle competizioni internazionali per club possano continuare a generare nuove e aggiuntive risorse, senza minare gli aspetti solidaristici e la competitivita' dei campionati nazionali, patrimonio dello sport e dei tifosi, che dovranno necessariamente essere preservati e potenziati". L'AIC "non nasconde, inoltre, la seria preoccupazione per le eventuali conseguenze disciplinari e sportive che potrebbero derivare in capo ai calciatori, loro malgrado coinvolti dalle scelte dei Club di appartenenza. Ci impegneremo in ogni sede, insieme ai nostri colleghi dei sindacati europei e alla Fifpro, per garantire che ogni decisione in merito sia assunta all'esito di processi decisionali equilibrati e condivisi tra tutte le parti coinvolte". 

GOVERNO, DRAGHI: "PRESERVARE I VALORI MERITOCRATICI"
Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto sulla questione della Super League, schierandosi dalla parte di Uefa, Lega e Figc: "Il Governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport".

LAZIO, LUIS ALBERTO: "AMO IL CALCIO POPOLARE"
"No alla Superlega europea!", e' il messaggio Instagram di Luis Alberto, trequartista della Lazio, riprendendo le parole di Ander Herrera sulla nuova competizione annunciata alla mezzanotte di oggi da parte dei 12 club fondatori . "Mi sono innamorato del calcio popolare del calcio dei tifosi del sogno di vedere la mia squadra del cuore competere con le squadre più grandi", ha scritto il centrocampista del Psg sui social trovando larghi consensi nel mondo del calcio, compreso quello di Luis Alberto.

VERONA: "DA NOI NESSUNA RICHIESTA DI ESTROMISSIONE DI ALTRI CLUB"
"Rispetto a quanto riportato oggi da un quotidiano nazionale, Hellas Verona FC precisa di non aver fatto alcuna richiesta di estromissione di altri
Club da qualsivoglia competizione e - contestualmente - di non aver preso posizione nel Consiglio di ieri della Lega Serie A, riservandosi di fare le proprie valutazioni a tempo debito".

SABATINI: "LA SUPERLEGA MI FA SCHIFO"
Walter Sabatini, direttore sportivo del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:  “Superlega? Stanno uccidendo il calcio. Il calcio è uno sport popolare che si gioca in strada prima di tutto e poi ha la sua sublimazione in serie A o in Europa. Questa è la mia posizione personale. Questa vicenda mi fa schifo, è un ritorno al fedaulesimo. Spero che Fifa e Uefa difendano il calcio. Il calcio resisterà anche a questo attacco. Resterà ferito in maniera grave ma il calcio scorre nelle vene delle persone. E’ una scelta insopportabile che spinge all’indietro, non in avanti. Spero di parlarne per l’ultima volta oggi. Viene disatteso il merito sportivo.

PRESIDENTE CROTONE: "LA FINE DEL CALCIO"
"E' la fine del calcio in Italia. Se prevarrà unicamente l'aspetto economico a discapito della competizione, il mondo del calcio perderà tutto il suo fascino". Cosi' il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, in una dichiarazione ufficiale sulla Superlega in fase di costituzione. "Dopo La legge Melandri le piccole società hanno cominciato a perdere sempre più terreno. Ora questa decisione di creare una Super Lega fuori dalla Uefa potrebbe essere fatale", ha aggiunto. Il club calabrese parteciperà alla riunione di Lega di oggi dove presumibilmente non saranno pero' presenti le societa' aderenti al progetto.

MANTOVANI: "NESSUNA PIETA' PER I RINNEGATI"
"Rinnegati e secessionisti dovrebbero essere trattati come tali: Senza pietà! Mi chiedo inoltre come faranno con le regole del calcio; la FIFA esiste da 116 anni, chiunque puo' svegliarsi e decidere di copiare qualcosa che è stato creato e modificato nei decenni senza conseguenza alcuna?". Lo ha detto l'ex presidente della Sampdoria Enrico Mantovani sulla sua pagina Facebook in merito alla Superlega.

MAZZOLA: "PROGETTO VALIDO E INTERESSANTE"
 "E' un progetto valido e interessante. Bisogna andare avanti e vedere cose nuove. Si deve cambiare altrimenti poi la gente si stanca con sempre le stesse cose e vuole novità. I piccoli club? Bisogna trovare per loro qualcosa. Una serie A1? Si', puo' essere". Così a LaPresse Sandro Mazzola, ex stella dell'Inter e della Nazionale. 

TARDELLI: "SPORT NON SOLO BUSINESS"
"Non sono d'accordo, lo sport non e' solo business. E' tante altre cose. Si dicono tutte belle parole, le raccontano anche quelli che vogliono fare la Superlega. Cosa mi aspetto? Non mi aspetto piu' niente, ognuno intanto fa quello che vuole. Disamorato? A me il calcio piace, il resto che lo circonda puo essere bello e meno, dipende da come lo si vede. So solo che questa cosa e' sbagliata, facciano quello che vogliono. Io non gioco piu'". Cosi' Marco Tardelli, ex stella della Juventus e campione del mondo di Spagna '82.

OGGI ASSEMBLEA DI LEGA STRAORDINARIA
Dopo la notizia della nascita della Super League, la Lega Serie A - secondo quanto si apprende - si riunirà in via informale oggi pomeriggio. I lavori inizieranno alle 17.30. Parteciperanno anche Juventus, Milan e Inter, ossia i tre club che hanno deciso di aderire al nuovo format.

ATALANTA E VERONA CHIEDONO L'ESPULSIONE DELLE "RIBELLI"
Nel consiglio di Lega convocato ieri d'urgenza dal presidente dal Pino, alcuni club di Serie A, tra cui Atalanta e Verona, hanno chiesto l'immediata espulsione di Juventus, Inter e Milan dopo la decisione di creare una Super Lega con i migliori club europei, sganciandosi da Uefa e Fifa. Lo riferisce il quotidiano 'Repubblica'.

ULIVIERI: "COSI' CALCIO IN BRUTTE MANI"
"Davanti c'e' il baratro, il calcio rischia di fare una brutta fine, perche' e' in brutte mani". Cosi' Renzo Uliveiri, presidente dell'Aiac (Assoallenatori), a LaPresse, ne commentare il progetto della Superlega. "Bisognava aspettarselo. Il calcio business non conosce l'essenza del calcio. Alla base di questo business c'e' la passione popolare dei tifosi dei piccoli club. E questo loro se lo dimenticano perche' hanno occhi che non guardano lontano. Sono visioni ridotte, chi pensa solo al profitto ha poca strada davanti, il sistema non riguarda solo gli interessi economici, il sistema sta in piedi dalle fondamenta. Bisogna lavorare tutti insieme soprattutto in questo momento di ripresa, per far riprendere l'amore e la passione per questo sport. Cambia il mondo ma se tutto viene ridotto cosi' credo che sara' un brutto mondo. La visione deve essere a 360 gradi, si e' dimenticato tutto. Una brutta roba", ha concluso.

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