CALCIO E RIFORME

Serie A, tante idee per il futuro: salary cap, più extracomunitari, mini Coppa Italia

Preparato un lungo documento da presentare martedì al tavolo di riforma con la Figc

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Serie A, tante idee per il futuro: salary cap, più extracomunitari, mini Coppa Italia - foto 1
© ipp

Mentre la Figc imposta le sue linee guida per riformare il calcio italiano, la Lega Serie A si prepara al confronto e affila le "armi". Dopo la riunione tra Inter, Juve e Milan volta a fare un fronte unico per la riduzione del campionato a 18 squadre, stando a La Repubblica, i club avrebbero preparato un lungo documento zeppo di idee da presentare martedì al tavolo con la Federazione. Le novità più importanti su cui si vorrebbe intervenire sono salary cap, extracomunitari, mini Coppa Italia e qualificazioni a Europei e Mondiali, ma vediamo nel dettaglio gli argomenti su cui la Serie A sta lavorando. 

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ATONOMIA E POTERE POLITICO
Al primo punto della lista della Lega Serie A c'è sicuramente la necessità di più autonomia un po' su tutti i fronti. Dal piano normativo a quello dei diritti. I club chiedono inoltre più potere politico sulle votazioni del Consiglio Federale che li riguardano. In particolare sulle licenze per l'iscrizione al campionato. 

MUTUALITA' E CAMPIONATI MINORI
Per i club andrebbe rivisto il sistema di mutualità, ovvero l'assistenza ai campionati inferiori, con l'impiego di giocatori di Serie A nelle squadre di Serie C. Ma non è tutto qui. Sempre sullo stesso tema l'idea è infatti quella di inserire criteri più selettivi per le società di Serie C, con una riduzione dei club professionistici. 

SECONDE SQUADRE
Per dare più spazio ai giovani e alle rose allargate, i club di Serie A vorrebbero avere l'iscrizione garantita ai campionati delle seconde squadre, consentendo la retrocessione tra i dilettanti e la possibilità di utilizzare calciatori fuori età con almeno 50 presenze. Quanto alla multiproprietà, inoltre, si chiede una riapertura come nel caso di De Laurentiis con Napoli e Bari. 

SALARY CAP E RETROCESSIONI
Per garantire la sostenibilità del sistema, la Lega Serie A propone un salary cap sul modello spagnolo per impedire spese non in linea col fatturato con blocco del mercato e dei tesseramenti alle società inadempienti ed eventuali penalizzazioni in classifica per chi utilizza strumenti previsti per le imprese in crisi. Sempre in relazione agli ingaggi, inoltre, la richiesta è quella di ridurre del 30% gli stipendi dei calciatori delle squadre retrocesse in Serie B con conseguente ridimensionamento del "paracadute" e cancellazione del "Prelievo forzoso" della Serie B sulle squadre scese nel campionato cadetto. 

EXTRACOMUNITARI E CONTRATTI
I club chiedono un aumento del numero dei calciatori extracomunitari con la possibilità di ingaggiarne due nuovi a stagione senza doverne tagliare altri. Per quanto riguarda i contratti, inoltre, la richiesta è quella di portare da 5 a 8 anni la durata massima degli accordi. 

ARBITRI E VAR
Sul fronte arbitri la Lega Serie A invece chiede direttori di gara professioni, VAR a chiamata (due a partita per ogni squadra) e trasmissione in diretta dei dialoghi tra assistenti e arbitro magari sperimentando tutto prima in Coppa Italia. 

COPPA ITALIA
L'idea è quella di ridurre l'impegno delle squadre in Coppa Italia, facendo valere alcune gare anche per il campionato e concedendo anche alla squadra che perde la finale un posto in Europa. Per quanto riguarda la Supercoppa Italia si chiede poi di seguire piste alternative all'Arabia Saudita vagliando le ipotesi Emirati Arabi, Qatar e Stati Uniti. 

NAZIONALE
La Lega di Serie A popone a Uefa e Fifa di ridurre degli impegni delle Nazionali, rimettendo mano ai meccanismi di qualificazione a Europei e Mondiali sul modello delle Olimpiadi. Nel dettagli, la richiesta è quella di eliminare le gare di qualificazione. 

SPONSORIZZAZIONI
I club di Serie A vorrebbe l'abolizione del divieto di sponsorizzazione per le scommesse e punterebbero ad avere una percentuale sulla raccolta delle scommesse da distribuire tra tutti i campionati in base alle puntate e da investire su infrastrutture e settori giovanili.

 

 

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