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MILAN-INTER 1-2

Serie A, Milan-Inter 1-2: nerazzurri Campioni d'Italia nel derby

Al Meazza un'incornata di Acerbi e un destro di Thuram avviano la festa nerazzurra per lo scudetto della seconda stella. AI rossoneri non basta la rete di Tomori nel finale. Nel recupero espulsi Theo, Dumfries e Calabria

di Stefano Ronchi
22 Apr 2024 - 22:42

L'Inter è Campione d'Italia per la ventesima volta nella sua storia. A San Siro la corazzata di Simone Inzaghi batte 2-1 il Milan e conquista aritmeticamente il titolo della seconda stella con cinque giornate di anticipo. Al Meazza nel primo tempo Acerbi (18') sblocca tutto di testa su calcio d'angolo, poi Lautaro e Thuram si divorano il bis e Sommer si supera su Calabria. Nella ripresa i rossoneri alzano il ritmo e reagiscono, ma Thuram (49') raddoppia i conti in contropiede e la rete di Tomori (80') nel finale non basta per riaprire la gara. Nel recupero espulsi Theo Hernandez, Dumfries e Calabria

LA PARTITA
Tripudio Inter a San Siro. In un colpo solo al Meazza la squadra di Inzaghi si aggiudica lo scudetto della seconda stella e il sesto derby consecutivo tra campionato e Champions. Un trionfo totale, messo a segno nel miglior palcoscenico possibile in una serata bagnata dalla pioggia e dalle lacrime dei tifosi. Di gioia ed entusiasmo dalla parte nerazzurra, di amarezza e di resa invece dalla parte rossonera. Emozioni che in un certo senso segnano anche il match dal punto di vista agonistico e tecnico, regalando ai nerazzurri la spinta e l'entusiasmo giusti per ribadire la netta superiorità in classifica e avviare la festa al primo match point. A San Siro la firma sullo scudetto della seconda stella ce la mettono Acerbi e Thuram, confermando il peso dell'attacco e della difesa nel trionfo della corazzata di Inzaghi, ma il tricolore nerazzurro arriva dopo l'ennesima prova di forza del gruppo. Un gruppo unito, tosto e determinato capace anche di soffrire nel finale e di archiviare la pratica scudetto con cinque giornate di anticipo e chiudere il cerchio stagionale proprio nel derby. Nel posto giusto, al momento giusto. Tutto col piglio di chi sa di essere più forte e di avere una potenza di fuoco e una fisicità devastante in Serie A. Indipendentemente dalle mosse dell'avversario. Come quella un po' azzardata di Pioli di piazzare Leao al centro dell'attacco con Loftus-Cheek e Pulisic sulla trequarti, Reijnders e Adli in mediana e Theo e Musah sugli esterni. Mosse che insieme alla difesa a tre in fase di impostazione non hanno convinto fin dai primi minuti, contribuendo a rendere nel primo tempo la manovra rossonera troppo disordinata e prevedibile e a prestare il fianco alle incursioni di Bastoni e al maggior dinamismo del centrocampo nerazzurro. Temi tattici che sostanzialmente hanno caratterizzato un match combattuto dal punto di vista fisico, ma gestito bene fino al finale ad alta tensione dalla capolista, attenta a tenere sotto controllo il ritmo e a sfruttare al meglio l'organizzazione di gioco e la superiorità nei duelli. Come sul corner da cui arriva l'incornata vincente di Acerbi, bravo a farsi trovare al posto giusto sulla spizzata di Pavard, ma lasciato comunque colpevolmente tutto solo dalla difesa rossonera al centro dell'area. Distrazione che spiana il terreno a una squadra che già non ha bisogno di regali per sfondare e che nel finale del primo tempo fallisce il raddoppio in almeno tre occasioni. Guizzi che insieme a un grande riflesso di Sommer su Calabria tengono vivo il match e portano a una ripresa buona per confermare la tenuta tattica, tecnica e fisica dell'Inter, per registrare la reazione rossonera e mettere subito a referto il bis di Thuram. Rete che concretizza la maggior voglia di vincere dell'Inter e costringe il Milan ad attaccare a testa bassa andando oltre la tattica. Per dare una scossa, Pioli getta nella mischia Giroud, Bennacer, Chukwueze e Okafor. Inzaghi invece chiama in causa Frattesi, Carlos Agusto, Dumfries e De Vrij. E il finale è in perfetto stile derby. I rossoneri accorciano le distanze con Tomori, poi la gara si incattivisce e Hernandez, Dumfries e Calabria rimediano tre rossi. Espulsioni che insieme al disperato forcing finale rossonero chiudono la gara senza più cambiare il risultato e consegnando meritatamente il titolo di Campioni d'Italia all'Inter. A San Siro l'Inter vinte la lotta e lo scudetto. 
 

IL TABELLINO
MILAN-INTER 1-2
Milan (3-4-2-1):
Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori; Musah (32' st Okafor), Adli (23' st Chukwueze), Reijnders (7' st Giroud), Theo Hernandez; Loftus-Cheek (23' st Bennacer), Pulisic; Leao.
A disp.: Sportiello, Nava, Caldara, Florenzi, Terracciano, Jovic. All.: Pioli
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (43' st De Vrij); Darmian (40' st Dumfries), Barella (32' st Frattesi), Calhanoglu (40' st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (32' st Carlos Augusto); Lautaro Martinez, Thuram.
A disp.: Di Gennaro, Audero, Bisseck, Sensi, Cuadrado, Klaassen, Buchanan, Arnautovic, Sanchez. All.: S. Inzaghi
Arbitro: Colombo
Marcatori: 18' Acerbi (I), 4' Thuram (I), 35' st Tomori (M)
Ammoniti: Theo Hernandez, Gabbia, Tomori (M); Barella, Lautaro (I)
Espulsi: 48' st Theo Hernandez (M) e Dumfries (I), 50' st Calabria (M)

Milan-Inter: il film del derby

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LE STATISTICHE
L’Inter ha vinto tutti gli ultimi sei derby contro il Milan tra tutte le competizioni, proseguendo la striscia record per il club nerazzurro nelle stracittadine, iniziata il 18 gennaio 2023, che vede un punteggio aggregato di 14-2.
L’Inter ha segnato almeno un gol in tutti gli ultimi otto primi tempi giocati contro il Milan in Serie A (dalla stagione 2020/21), facendo registrare un parziale di 9-4 nell’intervallo considerato.
Il Milan ha subito soltanto il secondo gol di testa nella Serie A 2023/24, dopo quello firmato da Fazio per la Salernitana il 22 dicembre scorso; i rossoneri restano la squadra che ha incassato meno reti tramite questo fondamentale nel torneo.
Il Milan è la squadra che ha visto sventolare più cartellini rossi nei confronti dei propri giocatori in questa Serie A: ben otto, almeno tre in più di ogni altra, nonché due nel match di questa sera.
Quello di Francesco Acerbi con assist di Benjamin Pavard è il primo gol segnato da un difensore su passaggio vincente di un compagno di reparto in un derby di Milano dal 6 maggio 2012 (anche in quel caso rete di marca nerazzurra con Maicon dopo il suggerimento di Javier Zanetti). Inoltre, ben quattro degli ultimi dieci gol dell'Inter in Serie A sono stati confezionati interamente dai difensori.
Francesco Acerbi (tre gol e due assist in stagione tra tutte le competizioni) ha eguagliato il suo miglior bottino di partecipazioni a rete in una singola annata calcistica con la maglia di una squadra di Serie A: cinque, come nel 2021/22 alla Lazio (quattro gol e un assist).
Nelle ultime 20 stagioni di Serie A, solo tre giocatori hanno preso parte a più gol di Marcus Thuram (19: 12 gol e sette assist) al primo campionato disputato con la maglia dell'Inter: Zlatan Ibrahimovic (20 nel 2006/07), Diego Milito (26 nel 2009/10) e Romelu Lukaku (25 nel 2019/20).
Marcus Thuram è il primo giocatore a segnare sia nel girone di andata che in quello di ritorno nel derby di Milano da Romelu Lukaku nel 2020/21, sempre con la maglia dell'Inter. Inoltre, il Milan è la seconda squadra contro la quale l'attaccante francese fa centro in due incontri diversi in Serie A, dopo la Roma.
Fikayo Tomori ha realizzato quattro gol in 22 presenze in questo campionato, esattamente il doppio di quelli messi a segno nelle prime tre stagioni di Serie A con i rossoneri (due in 81 gare tra gennaio 2021 e giugno 2023).
Nicolò Barella ha vinto la sua 150a gara con la maglia dell’Inter, contando tutte le competizioni.
Simone Inzaghi (601 in 306 partite) è il secondo allenatore più veloce a tagliare il traguardo dei 600 punti in Serie A in rapporto al numero di panchine, dopo Carlo Ancelotti (303 match, considerando sempre tre punti a vittoria).
Stefano Pioli è l’allenatore che ha perso più partite nella storia dei derby di Milano tra tutte le competizioni: 10 sconfitte, tutte alla guida del Milan – è anche il 1° allenatore rossonero a perdere sei stracittadine milanesi di fila.
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L’Inter è soltanto la seconda squadra a vincere almeno 20 campionati italiani, dopo la Juventus (36). In generale, nei maggiori cinque tornei europei, solo Real Madrid, Bayern Monaco, Barcellona e Manchester United hanno raggiunto questo traguardo (il Liverpool è a quota 19).
Simone Inzaghi è il 12° allenatore a vincere un campionato di Serie A a girone unico con l’Inter.
Sesto trofeo per Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra, dopo due Coppa Italia e tre Supercoppe italiane. Grazie a questo diventa il terzo allenatore più titolato nella storia dell’Inter dalla nascita della Serie A a girone unico, dopo Helenio Herrera e Roberto Mancini (entrambi a sette).
Alessandro Bastoni, Matteo Darmian, Stefan de Vrij, Lautaro Martínez e Nicolò Barella sono gli unici giocatori ad aver preso parte all’intero ciclo vincente nerazzurro iniziato nel 2020/21, che dopo stasera conta sette titoli (due Scudetti, due Coppa Italia e tre Supercoppe Italiane).
L’Inter è la prima squadra a vincere aritmeticamente lo Scudetto in un derby stracittadino nella storia della Serie A a girone unico.
L’Inter è la prima squadra nella storia della Serie A a girone unico capace di vincere due distinti campionati con cinque giornate d’anticipo, dopo esserci riuscita nel 2006/07 sotto la guida di Roberto Mancini. In generale, è solo la sesta volta che un titolo viene vinto così precocemente nel nostro campionato.

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