Fiorentina-Empoli 3-1:rimonta viola

Segna Krunic poi Mirallas, Simeone e Dabo firmano una vittoria che mancava da oltre due mesi. Primo ko per Iachini

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Un derby per uscire dall'anonimato. La Fiorentina lo vince contro l'Empoli per 3-1 dopo aver sofferto molto nel primo tempo e infligge a Iachini la prima sconfitta della sua gestione. Ospiti in vantaggio con Krunic su iniziativa di Ciccio Caputo, poi pareggio viola con un lampo di Mirallas. Nel secondo tempo si è vista una Fiorentina diversa, gol di Simeone (contestato a lungo dal pubblico) e poi 3-1 finale di Dabo appena entrato.

Un tempo per scrollarsi di dosso le paure e i fantasmi, un tempo per rimettere Chiesa al centro del villaggio e Simeone al centro del progetto. Poi la Fiorentina è venuta fuori, ha dimostrato di avere le potenzialità per elevarsi rispetto all'anonimo centroclassifica che la ospita attualmente. Ci sono anni luce tra la Viola del primo tempo e quella del secondo, ci sono differenze abissali nel rendimento dei singoli e nel prodotto interno lordo globale. Se è vero che per 45 minuti hanno influito anche la bravura di Iachini e la spasmodica applicazione dei suoi giocatori, la differenza da lì in poi è stata fatta da una ritrovata intesa, dalla consequenzialità dei movimenti ritrovata come per magia, da molti elementi ricomparsi sulla lavagna tattica della Fiorentina.

Quando un derby fa il derby, nel senso che regala emozioni, il rammarico per il risultato, da qualunque parte lo si veda, diventa molto meno doloroso. Al Franchi ci hanno dato dentro, hanno dato vita a uno scontro di grande intensità, magari con qualche errore tecnico di troppo, ma sempre adrenalinico, sempre acceso. Chi racconta che l'Empoli di Iachini è una squadra che sa solo difendersi non si avvicina molto alla realtà dei fatti. Sfruttando al meglio le caratteristiche dei singoli, soprattutto il dinamismo dei due interni di centrocampo Krunic e Benatia, riesce a tenere gli avversari in costante stato di massima allerta, aggiungendo agli inserimenti da dietro anche le pungenti iniziative di quel diavoletto di Ciccio Caputo, rapido e quasi imprendibile negli spazi stretti. Tutto questo è stato sublimato in un primo tempo in cui l'Empoli poteva anche mantenere il vantaggio se non fosse arrivato il lampo di Mirallas.

Totalmente specchiata nelle caratteristiche del suo allenatore, la Fiorentina fa dell'umiltà e del profondo studio tattico la sua bandiera, una caratteristica che può dare i suoi frutti solamente se davvero c'è una totale unità di intenti. Per tutto il primo tempo è quasi sembrato che alcuni giocatori disputassero una gara personale contro qualcosa e qualcuno, forse contro uno stadio che iniziava a fischiarli, forse contro i mulini a vento. Ma sono bastati alcuni segnali per capire che nel secondo tempo tutto era cambiato, si è rivista una Fiorentina capace di costruire e di non regalare, di andare alla conclusione con una certa continuità e di portare a casa un risultato che vale molto.

CAPUTO 6,5 – Veniva considerato un giocatore di categoria quando faceva la differenza in serie B, ma gli è bastato un fisiologico periodo di ambientamento per dimostrare che la sua qualità nello spazio stretto incide anche nel calcio dei grandi, come in occasione dell'azione che dà all'Empoli l'1-0. Un folletto a volte imprendibile.
KRUNIC 6,5 – La sua stagione continua a essere clamorosamente positiva e le sue doti sono palesi in questo derby. Soprattutto la capacità di andare ad alzare la sua posizione in fase di possesso, con inserimenti decisivi come quello che porta la squadra sull'1-0.

CHIESA 6,5 – La domanda da rivolgere a Pioli è: vale la pena di lasciarlo così lontano dalla porta? Va bene la generosità, va bene la dedizione alla causa, ma così i suoi tentativi sono sempre velleitari, soprattutto quando i suoi compagni d'attacco non gli danno collaborazione. Questo è il Chiesa del primo tempo, poco lucido e nervoso. Poi però cambia tutto e cambiando Chiesa cambia anche la Fiorentina. È vero che non è facile essere leader quando sei giovane, ma con quel talento e quella forza non ci si può fermare davanti a qualche difficoltà.
GERSON 5,5 – Malavoglia e apatia sono i sentimenti che lo accompagnano fin dall'inizio di questa sua avventura fiorentina. Voleva tornare alla Roma, poi non voleva stare a Firenze, ora vorrebbe tornare in Brasile. Nessuno invidia Pioli che è costretto a richiamarlo per lunghi, lunghissimi periodi della partita. C'è un piccolo progresso nella ripresa, sembra quasi che si faccia trascinare dalla crescita di tutta la squadra.
MIRALLAS 7 – Ha un talento che fa dimenticare la sua allergia a schemi e dialoghi. Aveva segnato a Reggio Emilia contro il Sassuolo, si è ripetuto nel derby. Non gli vengono molto bene i triangoli, ma sicuramente ha la capacità di attrarre il pallone nelle zone più pericolose per gli avversari. Poi tira e fa del male vero ai portieri.
SIMEONE 6,5 – Un lungo periodo di latitanza dalla zona nevralgica, un atteggiamento che lascia la sua tifoseria amareggiata e anche un po' perplessa. Ma la cattiveria che dentro l'anima viene fuori quando deve, sia in occasione dell'assist per il primo gol sia nella conclusione che porta al 2-1 per la Viola.
LAFONT 6,5 – Inizio un po' incerto con qualche titubanza e qualche errore soprattutto nella fase di disimpegno. Ma quando gli si presenta davanti Caputo sul 2-1 per la Fiorentina, risponde da vero fenomeno e contribuisce alla svolta del derby.
DABO 6,5 – Quando si entra a un quarto d'ora dalla fine e in una manciata di secondi si segna un gol come quello del 3-1, vuol dire che si è in possesso di una personalità superiore alla media. Il suo gesto, magari un po' favorito dalla stanchezza degli avversari, chiude il discorso.

FIORENTINA-EMPOLI 3-1
Fiorentina (4-3-3):
Lafont 6,5; Ceccherini 6, Pezzella 6,5, Vitor Hugo 6, Biraghi 6 (48' st Hancko sv); Benassi 6, Norgaard 6 (30' st Dabo 6,5), Gerson 5,5; Chiesa 6,5, Simeone 6,5, Mirallas 7 (30' st Eysseric 6). A disp.: Dragowski, Laurini, Sottil, Thereau, Maxi Olivera, Pjaca, Vlahovic, Brancolini. All.: Pioli
Empoli (3-5-2): Provedel 6; Veseli 5, Maietta 6, Silvestre 6; Di Lorenzo 6, Traoré 6,5 (27' st Zajc 6), Bennacer 6 (8' st Capezzi 6), Krunic 6,5, Antonelli 6 (26' st Untersee 6); La Gumina 5,5, Caputo 6,5. A disp.: Terraciano, Pasqual, Rasmussen, Acquah, Brighi, Ucan, Mraz, Rodriguez. All.: Iachini
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 24' Krunic, 40' Mirallas, 15' st Simeone, 33' st Dabo
Ammoniti: Benassi, Krunic, Gerson

• La Fiorentina è tornata a vincere in Serie A, dopo una striscia di otto partite con sei pareggi e due sconfitte.
• Dopo una serie di tre vittorie e un pareggio l'Empoli è tornato a perdere in Serie A.
• In tutte le ultime otto partite di campionato dell'Empoli, entrambe le squadre sono andate a segno.
• Federico Chiesa ha tentato otto conclusioni, record per un giocatore della Fiorentina in questo campionato.
• Per la seconda volta in questo campionato Giovanni Simeone ha fatto gol e fornito assist nella stessa partita: la prima in Fiorentina-Chievo di agosto.
• Dopo non aver segnato con i primi sette tiri in campionato, Kevin Mirallas ha realizzato due gol con le successive due conclusioni per la Fiorentina.
• Bryan Dabo non segnava in Serie A dallo scorso maggio: quello di oggi è stato il suo primo gol in casa della Fiorentina.
• Nelle ultime sette partite di campionato con l'Empoli Rade Krunic ha preso parte a sei gol (due reti, quattro assist).
• Nelle ultime sette partite di campionato l'attaccante dell'Empoli Francesco Caputo ha preso parte a sette gol (cinque reti, due assist).

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