SENZA TIFO

Conte firma il nuovo Dpcm: stadi chiusi fino al 7 ottobre

Il campionato comincerà con le vecchie norme anti-covid

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Il campionato 2020-2021 comincerà con gli stadi chiusi e senza tifo. Così ha deciso il Governo con Conte che ha firmato il nuovo Dpcm che proroga fino al 7 ottobre le misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del coronavirus. Rimaranno chiusi gli stadi, così come le discoteche, e quindi i big match Juve-Napoli e Lazio-Inter saranno senza pubblico nostante le richieste dei club di aprire ad un numero ridotto di tifosi.

Le misure anti-Covi saranno prorogate fino al 7 ottobre, viene spiegato, perché non è possibile un prolungamento di oltre un mese (l'ultimo Dpcm era infatti del 7 agosto).

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Tra le poche novità presenti nel decreto c'è l'autocertificazione per l'ingresso in Italia da chi proviene da Paesi finora "off limits" per attestare che si risiederà presso una persona, "anche non convivente", con la quale "vi sia una stabile relazione affettiva". L'autocertificazione servirà anche per la comunicazione alla Asl e sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni.

Gli Stati per cui era vietato l'ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Serbia, Colombia. Per tutti gli altri Stati valgono le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena.

Senza distanziamento resta l'obbligo della mascherina Restano inoltre in vigore le norme sulla mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e all'aperto dove non si può mantenere il distanziamento, sul divieto di assembramento e il limite di capienza all'80% per i trasporti pubblici. Inoltre è allo studio un piano per ridurre l'uso del contante, possibile veicolo di contagio.

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