Arbitri, regolamento e tecnologia: cosa cambia nella prossima Serie A

Dalla tripla sanzione ai falli di mano. La sperimentazione partirà dall'1 ottobre

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Ricomincia la Serie A e al via ci saranno novità regolamentari. In più parte la sperimentazione tecnologica, la cosiddetta VAR (Video assistant referees): in questa prima fase sarà off line e valuterà in particolare i casi di gol-non gol, i rigori, le espulsioni, le simulazioni. Partirà dal primo ottobre e potrebbe essere adottata nel giro di due anni.

STOP ALLA TRIPLA SANZIONE
"La tripla sanzione è la cosa più importante, perché i falli al limite dell'area che evitano la chiara segnatura di una rete restano comunque rosso mentre, quando ad evitare la chiara segnatura è un giocatore che gioca in maniera, diciamo, 'genuina' e che cerca di contendere il pallone ma fa fallo oppure il portiere che in uscita cerca di prendere il pallone ma fa fallo, mentre prima oltre al rigore, che è il provvedimento tecnico, oggi c'è solo l'ammonizione. Se poi c'è sempre tirare, spingere, colpire in modo violento o lo stesso fallo avviene fuori dall'area, resta l'espulsione".

FALLI DI MANO: MENO AMMONIZIONI
"Il fallo di mano, quest'anno, grazie all'innovazione che verrà apportata, prevederà un bel po' di ammonizioni risparmiate, perché non ci sarà più l'ammonizione per il calciatore che interrompe un passaggio fra compagni o un auto-passaggio. Resteranno le ammonizioni per i tiri in porta a gioco fermo, per le azioni promettenti che vengono interrotte, ma anche qui il calcio è un gioco situazionale e quindi ci sarebbe bisogno non tanto di fare interviste ma di sedersi intorno ad un tavolo e spiegare i vari esempi. Il fallo di mano se evita una segnatura di una rete è espulsione".

NORMA DEL VANTAGGIO
Solitamente in caso di fallo da espulsione l'arbitro doveva sempre fischiare e interrompere il gioco per sanzionare il fallo con punizione o rigore ed espellere. Ora l'arbitro deve lasciar proseguire l'azione, se si sta configurando un vantaggio di gioco, e potrà espellere a gioco fermo. Se su una ripartenza il "colpevole" parteciperà all'azione l'arbitro fermerà il gioco e lo espellerà.

SOCCORSI IN CAMPO
Chi subirà cure mediche inferiore ad un minuto non dovrà più lasciare il campo. Chi subisce un fallo da giallo e viene soccorso, non dovrà più lasciare il terreno di gioco.

FALLI FUORI DAL TERRENO DI GIOCO
Se un giocatore tenta di rallentare o impedire il rientro dell'avversario sul terreno, con pallone in gioco, dopo che sono terminati gli effetti della giocata, oltre all'ammonizione non ci sarà la ripresa di gioco per rimessa da parte dell'arbitro, ma sarà battuto un calcio di punizione (o rigore, se in area). Stesso discorso vale per gli occupanti la panchina che entrano senza l'autorizzazione dell'arbitro o dei suoi collaboratori.

PUNIZIONI SUL FUORIGIOCO DI RIENTRO
Fino alla scorsa stagione la punizione si batteva nel punto in cui si trovava il calciatore in posizione di fuorigioco, tranne il caso di fuorigioco di rientro con l'attaccante che tornava nella propria metà campo (caso in cui è battuta nella metà campo avversaria). Ora sarà battuta sempre nella zona dove gioca o interferisce con il gioco.

"Che stagione mi aspetto dal punto di vista arbitrale quest'anno? Io sarei molto contento se facessimo come l'anno scorso però, siccome sono uno che non si accontenta, come dico sempre, cerco sempre di andare un po' più avanti. Quest'anno vorrei quindi migliorare su quelle poche o tante cose, dipende dai punti di vista, che ancora possiamo migliorare. Quindi un po' meglio le valutazioni sui falli di mano, essere in linea perfettamente con Uefa e Fifa sulle proteste, e soprattutto continuare ad essere molto attenti sulla gestione dei falli gravi e quindi gioco duro e violenze. Su queste tre cose mi sono molto focalizzato". Lo ha detto il designatore degli arbitri di Serie A, Domenico Messina. - "La Var (Video assistant referees)? Bisogna essere molto chiari - ha aggiunto - con il pubblico, perché dal 1 ottobre partirà una sperimentazione, il che significa che si comincerà a raccogliere i dati su come entrare in questa nuova tecnologia del cosiddetto Var. E questa sperimentazione durerà sicuramente un anno, poi il secondo anno probabilmente, almeno secondo l'intendimento della Lega, sarà on-line sulla parte finale della Coppa Italia. Però, prima di vederlo in campionato, bisognerà aspettare almeno due anni".

"La Var (Video assistant referees) non sarà assolutamente una moviola. Utilizzare questo termine sarebbe la cosa piu' sbagliata. E' una tecnologia e ciò vuol dire avere a disposizione qualcosa che ti permette di rivalutare, di riverificare situazioni di gioco. Non sarà assolutamente on line, il che vuol dire non avrà sicuramente effetto quest'anno. Quest'anno sarà uno studio sulla fattibilità, sull'applicabilità, sul come poter utilizzare questa tecnologia senza stravolgere le dinamiche del gioco del calcio che è la cosa principale. Non si può applicare una tecnologia se si perde troppo tempo, se ci si mette molto tempo". Così Nicola Rizzoli a margine del raduno degli arbitri a Coverciano. "C'è un protocollo molto stretto - ha aggiunto - che ci è stato spiegato in due riunioni dal responsabile del progetto Roberto Rosetti e solo alcune situazioni di gioco potranno essere rivalutate, rivisitate e revisionate. Sono dei termini che vengono utilizzati in questo protocollo per poter decidere dove è utilizzabile o meno la tecnologia. Siamo molto curiosi, pronti a sperimentare. Chiaro che oggi esprimere un giudizio positivo o negativo sarebbe sbagliato. Metteremo dentro questo progetto tutta la nostra professionalità ed il nostro entusiasmo e vediamo dove ci porta".

La Var (Video assistant referees)? Innanzitutto va sottolineato che questa è una sperimentazione che durerà due anni. Il secondo elemento da considerare è che soltanto sette nazioni in tutto il mondo hanno aderito a questa sperimentazione e quindi l'Ifab, che è l'organizzazione internazionale che si occupa principalmente delle regole del gioco, è naturalmente molto interessata ai risultati di questa sperimentazione. Si tratta di situazione chiare, errori arbitrali, situazioni molto evidenti, che sono sfuggite al controllo dell'arbitro". Lo ha detto il project leader del progetto Var ed ex arbitro, Roberto Rosetti.

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