Calcio ora per ora

SERIE A, TORNANO LE PUBBLICITÀ DI BETTING?

Cancellare il bando pubblicitario imposto alle società di scommesse

Ora per ora placeholder
  • A
  • A
  • A

Cancellare il bando pubblicitario imposto alle società di scommesse per aiutare il calcio a ripartire, dopo lo stop da coronavirus. Come riporta AGipronews è questa l'idea della Lega di Serie A, che ha inserito la revisione del decreto Dignità, nella parte in cui vieta le sponsorizzazioni alle imprese del betting, tra le misure di un pacchetto 'salva pallone' che porrà con urgenza all'attenzione del Governo. Si tratta di un provvedimento ad ampio spettro, fondato non su sgravi e agevolazioni, destinati a pesare sulle casse dello Stato, ma su provvedimenti "positivi", attraverso i quali il calcio possa tornare rapidamente a correre sulle sue gambe. Prevede, oltre alla "liberatoria" per il betting, anche una serie di modifiche alla legge Melandri (che disciplina la suddivisione dei diritti tv tra i club di Serie A), alla vigente normativa sugli stadi e alla legge sul professionismo, varata nel 1981. La stima dei danni derivanti dal blocco della Serie A, prosegue Agipronews, giustifica l'urgenza reclamata dalla Lega: nella migliore delle ipotesi si parla di 200 milioni, che diventerebbero 650 (fra diritti tv, botteghino e varie) nella malaugurata eventualità di uno stop definitivo al campionato. Un vulnus che mina gli equilibri di quello che, a dispetto di chi lo percepisce solo come un microcosmo di privilegiati, è il terzo comparto industriale del Paese, sul quale si regge un indotto di dimensioni enormi. In questo quadro, il divieto di sponsorizzazione in vigore dall'estate scorsa per le società di scommesse assume un profilo rilevante. I mancati introiti per i club di Serie A sono stati quantificati da Luigi De Siervo, ad della Lega, in oltre 100 milioni annui. Senza contare la potenziale perdita di competitività rispetto ai club dei maggiori campionati stranieri, nei quali gli accordi con i grandi marchi di scommesse sono permessi, e la significativa ricaduta in termini di gettito erariale.

Leggi Anche