ROMA-SASSUOLO 0-0

Serie A: Roma-Sassuolo 0-0. I giallorossi, in dieci, vanno vicini alla vittoria

Un gol annullato per parte e un rigore chiesto dai padroni di casa, che restano in 10 ma sfiorano i tre punti

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E' uno 0-0 ma non ha le caratteristiche dello 0-0 perché dentro questi 90 minuti c'è un po' di tutto. C'è un Sassuolo che gioca bene ma non conclude come si deve (si sente l'assenza di Caputo), c'è una Roma che si ritrova in 10 contro 11 per più di un tempo e con l'allenatore cacciato dal campo reagisce comunque da grande squadra. Ci sono occasioni, due gol annullati e un rigore reclamato. Alla fine giusto così. 

LA PARTITA
Secchiate d'acqua sul riscaldamento, viene giù che non si vede a un metro di distanza. Il fondo dell'Olimpico fa un mezzo miracolo, in mezzo è quasi un campo di calcio, sulle fasce ci si impantana che è una bellezza. Smette di piovere sul fischio d'inizio ma le condizioni del campo condizionano il gioco fin dai primi palloni che scorrono o non scorrono a loro piacimento. In teoria è un elemento a sfavore del Sassuolo che oltre a dover schierare una squadra reinventata causa infortuni, ha anche quell'attitudine innata a giocare sempre palla a terra con i suoi fiorettisti mentre la Roma, male che vada, può sempre sciabolare verso la sua portaerei Dzeko. Il primo quarto d'ora viaggia su queste frequenze: il Sassuolo fa girare pazientemente la palla, la Roma bada al sodo e va al tiro due volte, con Mkhitaryan (diagonale fuori) e Pedro (respinto da un difensore). Il primo squillo degli emilianì è un missile terra-terra di Locatelli, fuori di poco. 

Danno una certa preoccupazione gli esterni di De Zerbi, tanto da consigliare a Fonseca una certa prudenza nell'uso di Karsdorp e Spinazzola. I due si abbassano spesso e forse non troppo volentieri sulla linea dei tre centrali. Certo in questo modo il potenziale spettacolo che ci si aspettava dalle due squadre si riduce a qualche sprazzo, soffocato dall'atteggiamento reciproco oltre che dalle badilate di fango sollevate a quasi ogni giocata. Mezz'ora scorre con un copione che si ripete costantemente, con qualche urlaccio di De Zerbi contro Boga per le sue scelte non sempre azzeccate, con qualche scontro rusticano in mezzo al campo, conclusioni proprio pochine. Ce n'è una di Dzeko di testa, alta, poi ce n'è una masticata di Djuricic che trova il tempo giusto per presentarsi davanti a Mirante ma ha di fronte un portiere esperto e ancora più puntuale di lui nell'uscita. Gli ultimi assalti del primo tempo dicono male alla Roma: Pedro tenta due incursioni che potrebbero andare meglio, poi prende il secondo cartellino giallo e si fa cacciare per non far ripartire gli avversari. Poi proprio allo scadere Maresca annulla un gol a Mkhitaryan per un precedente fallo di Dzeko scatenando l'ira di Fonseca che protesta subito, protesta dopo e protesta mentre sta uscendo dal campo, facendosi cacciare. 

La Roma riprende quindi senza un attaccante e senza allenatore, con un uomo in meno e con qualche giocatore molto lontano dalle sue performance abituali. E' il pensiero di tutti ma soprattutto quello di De Zerbi, che nell'intervallo toglie un Maxime Lopez poco ispirato nel ruolo di trequartista e butta dentro il giovane Raspadori per provare a spostare l'equilibrio a proprio favore. Paradossalmente è invece la Roma a riprendere in mano la gara, rientrando in campo con un atteggiamento completamente diverso. Sono quattro le conclusioni interessanti dei giallorossi già nel primo quarto d'ora della ripresa, con Dzeko al volo (assist di Pellegrini), Mkhitaryan dalla distanza (fuori), Spinazzola al termine di una galoppata sulla fascia (parata di Pegolo) per poi costringere Ferrari a un quasi autogol, deviazione di costato su cross di Spinazzola. 

Sembra che la partita sia saldamente nelle mani della Roma. Sembra. Dzeko tenta dal limite dell'area e il pallone finisce fuori di poco. De Zerbi non ci sta, toglie l'inconcludente Boga e l'utile ma impreciso Djuricic, mette dentro Haraslin e Traorè. Haraslin in pochi secondi inventa un gol pazzesco con un tiro dalla distanza m,a il Var lo pesca qualche centimetro in fuorigioco. La Roma ci prova ancora nella fase finale con due conclusioni di Dzeko che poi esce stremato, reclama un rigore (che ci potrebbe stare) per un tocco di mano di Ayhan (cross di Spinazzola), ma poi si va verso la fine sullo 0-0 (brivido finale con il colpo di testa di Bourabia su calcio d'angolo fuori di un palmo) e non è chiaro nè per Fonseca nè per De Zerbi se il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. 

LE PAGELLE 
Spinazzola 7 - Scorazza sulla fascia facendo finta che non sia un pantano, facendosi rispettare per il suo fisico e il suo podismo, dando anche un contributo costante alla fase difensiva. 
Pedro 5 - Gli succede quello che non ci si aspetta da un attaccante come lui e soprattutto da un giocatore così esperto: si fa cacciare poco prima della fine del primo tempo per doppia ammonizione, due falli commessi per evitare altrettante ripartenze degli avversari. 
Dzeko 6,5- Inizialmente lontanissimo dal suo rendimento dell'anno scorso, condizionato senza dubbio dalla lunga attività causa coronavirus, macchinoso come non è mai stato. Però quando la Roma ha un uomo in meno aumenta il suo contributo quantitativo e anche qualitativo, creando alcune occasioni veramente importanti. 
Boga 5 - Se avesse la lucidità di scegliere la soluzione giusta nel 70 per cento delle sue giocate, sarebbe uno dei primi venti giocatori del mondo. Invece è un buon giocatore che si innamora troppo del pallone e che fa arrabbiare il suo allenatore troppe volte in una partita. 
Rogerio 6,5 - Interpreta il ruolo con un'agilità e una leggerezza che non sconfinano mai nella superficialità. Parte quando deve partire, aspetta quando deve aspettare, possiede la fascia come solo quelli bravi sanno fare. Cede un po' alla distanza. 
Mkhitaryan 6,5 - Il più lucido dei tre giocatori che Fonseca schiera nei ruoli d'attacco. Le sue giocate sono sempre di qualità, che siano finalizzate a una conclusione o a un assist. Allo scadere del primo tempo si vede annullare un bel gol senza colpe per un precedente fallo di Dzeko. 
Djuricic 6,5 - Un ragazzo che sa stare molto bene in campo, che non ha paura di ricevere palloni anche complicati, ma che per il momento sembra difettare un po' nelle conclusioni. Si muove bene su tutto il fronte d'attacco, ma si mangia anche un'occasione d'oro nel primo tempo. 
Locatelli 7 - Cresce continuamente e dà veramente il meglio di sè in questo centrocampo a due in cui esprime tutta la sapienza tattica che ha acquisito in questi anni. Una certezza assoluta per il Sassuolo e per il calcio italiano. 
Ibanez 5,5 - Fa fatica a capire le intenzioni degli avversari, che troppo spesso lo sorprendono facendo passare il pallone alle sue spalle. 
Pellegrini 6,5 - Parte un po' defilato e timoroso, ma quando la Roma rimane in inferiorità numerica sente la responsabilità sulle proprie spalle e inizia a macinare palloni utili, sia per Mkhitaryan sia per Dzeko. Si deve arrendere per un intervento durissimo di Obiang. 
Berardi 5,5 - Viene da un periodo molto positivo, ma qui si trova di fronte un giocatore di grande fisico e buona attenzione come Spinazzola e non dà quello che si potrebbe aspettare. 

IL TABELLINO
ROMA-SASSUOLO 0-0 
Roma (3-4-2-1): Mirante 6,5; Ibanez 5,5, Cristante 6,5, Kumbulla 6 (43' st Juan Jesus sv); Karsdorp 6, Villar 6, Pellegrini 6,5 (37' st Diawara sv), Spinazzola 7; Pedro 5, Mkhitaryan 6,5; Dzeko 6,5 (40' st Borja Mayoral sv). All.: Fonseca 6. A disp.: Pau Lopez, Farelli, Fazio, Bruno Peres, Calafiori, Darboe, Carles Perez, Milanese.
Sassuolo (4-2-3-1): Pegolo 6; Ayhan 6, Marlon 5,5, Ferrari 6, Rogerio 6,5 (37' st Kyriakopoulos sv); Obiang 5,5 (40' st Bourabia sv), Locatelli 7; Berardi 5,5, M. Lopez 5,5 (1' st Raspadori 5,5), Boga 5 (28' st Haraslin 6,5); Djuricic 6,5 (28' st Traorè 6,5). All.: De Zerbi 6. A disp.: Turati, Toljan, Peluso, Muldur, , Magnanelli, Oddei, Schiappacasse.
Arbitro: Maresca.
Marcatori: -
Ammoniti: Villar, Karsdorp (R), M. Lopez, Raspadori, Obiang (S). 
Espulsi: Pedro (R) per doppia ammonizione, Fonseca (allenatore Roma) per proteste

LE STATISTICHE
- Ci sono stati due tiri nello specchio tra Roma e Sassuolo: l’unica partita ad averne visti di meno in questo campionato è stata Sassuolo-Udinese (uno).
- Il Sassuolo ha mantenuto la porta inviolata in quattro delle ultime cinque partite di campionato, tante clean sheet quante nelle precedenti 28.
- La Roma ha mantenuto la porta inviolata in tre partite casalinghe di Serie A di fila per la prima volta da maggio 2019.
- La Roma non ha segnato nelle ultime due partite di Serie A: ai giallorossi non accadeva da luglio contro Milan e Udinese.
- Il primo tiro nello specchio della porta in questa partita è arrivato dopo 56 minuti e 28 secondi.
- Per la prima volta in questo campionato il Sassuolo non ha trovato tiri nello specchio nel primo tempo.
- Pedro ha ricevuto oggi la sua prima espulsione in 351 partite tra Liga, Premier League e Serie A.
- Prima di Pedro, l’ultimo espulso della Roma in campionato era stato Diego Perotti a luglio contro l’Udinese.

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