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SCONTRI SU A1, VEDOVA RACITI: "GOVERNO DIA RISPOSTE IMMEDIATE"

"Questi segnali di violenza non mi sono nuovi, c'erano già prima della

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"Questi segnali di violenza non mi sono nuovi, c'erano già prima della morte di mio marito. Poi, dopo la tragedia, il 2 febbraio 2007, quasi 16 anni fa, lo Stato mi ha promesso che non sarebbero più accaduti questi fatti. Il 2007 lo chiamarono l'anno zero, doveva essere l'anno di cambiamento. Ci sono stati momenti bui e pesanti con la pandemia e ora, subito dopo Natale, rivedere queste scene mi ha hanno fatto molto male, mi hanno fatto rivivere il mio dolore, la mia sofferenza. E pensare che altre famiglie ieri si potevano ritrovare in un attimo a vivere la tragedia che ho vissuto: è inaccettabile vivere queste situazioni". Cosi' Marisa Grasso, la vedova dell'ispettore Raciti, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sugli scontri tra ultrà di Napoli e Roma sull'A1. "Noi abbiamo uno Stato, e lo Stato c'è per garantire la sicurezza a tutti i cittadini. Mi hanno fatto promesse che nessuna famiglia avrebbe vissuto quello che abbiamo vissuto noi. Ci sono stati i primi cambiamenti, purtroppo ieri si è verificata un'azione inaccettabile e il governo di oggi deve dare delle risposte immediate".

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