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Scontri A1, Abodi: "paghi solo chi e' colpevole"

"Quello che succede fuori da uno stadio rientra nell'ordine pubblico

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"Quello che succede fuori da uno stadio rientra nell'ordine pubblico e ringrazio sempre le forze dell'ordine perche' sono motivo della nostra tranquillita'. Non sono soddisfatto e contento che a centinaia di chilometri dagli stadi e' successo quello che e' successo", conclude il ministro riferendosi agli incidenti sull'autostrada A1 avvenuti tra ultras del Napoli e della Roma, "anche se gli altri paesi europei subiscono gli stessi attacchi. Si tratta di delinquenti che appartengono piu' alla scenografia di Gomorra e Suburra, attori non protagonisti di quelle serie tv di cui faccio fatica a comprendere l'utilita' e la necessita'". "La soluzione giusta e' quella che e' stata assunta. Nella riunione che abbiamo fatto insieme ho parlato di una necessita' di rendere sempre piu' puntuale l'individuazione delle responsabilita'. Nel mio mondo ideale paga chi e' colpevole, non chi non c'e'. Questa scelta e' dettata dagli strumenti tecnologici, se mille tifosi fanno cori incivili, quei mille pagano, non anche chi sta in un'altra citta'. Pero' dobbiamo rispettare le norme, poi possiamo lavorare per migliorarle". Cosi' il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi, rispondendo a una domanda durante il suo intervento al Premio 'Aldo Biscardi' al salone d'onore del Coni. "Negli stadi c'e' una precipitazione degli incidenti, sono sempre piu' bassi nonostante i numeri siano gli stessi. L'obiettivo e' rendere gli stadi sempre piu' intelligenti, abbassando la presenza fisica e alzando quella tecnologica. Piu' tecnologia c'e', maggiore e' la sicurezza. Si deve arrivare a una divisione netta, o si e' tifosi o si e' delinquenti", aggiunge.

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