"Chivu è un allenatore che sta venendo fuori ora, valutarlo in tre mesi è difficile. Ha le caratteristiche per diventare un allenatore di alto livello. A me piacciono più i percorsi di chi fa tante presenze in livelli inferiori, ma Chivu ha grande impatto. Mi ha fatto impressione". Così Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, alla vigilia della sfida di campionato contro l'Inter. "Le 148 panchine con la Lazio. Fino a questo momento non rappresentano niente. Sono numeri importanti che mi fa piacere mettere insieme con una squadra a cui voglio bene, con cui ho rapporto affettivo forte. È importante per questo, non tanto a livello professionale", ha aggiunto. Quanto alla rosa "essere tosti per un mese riesce a tutti, per sei mesi o un anno a pochi. Noi siamo tosti per un mese, vediamo se ce la facciamo per tre/sei… Sono considerazioni premature. Sei partite in un campionato sono il 5%. È preso per dirlo, la considerazione iniziale era che la Lazio era fuori dall'Europa e che molte squadre dietro si erano rinforzate. C'era il rischio di cadere molto in basso". Alla doamnda sul gap nei calci piazzati "ora mancano ancora di più rispetto all'anno scorso. Mancano i tempi, a staccare. La zona di caduta della palla non è eccezionale, stiamo facendo male su quest'aspetto. È difficile da sistemare".