L'OPINIONE

Riapertura stadi, On. Zampa: "Potrebbe essere possibile a luglio"

La Sottosegretaria al Ministero della Salute: "Con l'impegno di tutti si può studiare il modo"

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La Sottosegretaria al Ministero della Salute, On. Sandra Zampa, ha parlato della possibile riapertura parziale degli stadi a luglio: "Credo che, studiando modi e forme, ci sia questa possibilità - ha affermato a Radio Kiss Kiss -. Una possibilità che dipenderà dal fatto che le persone dovranno entrare ovviamente una lontana dall’altra e che ci sia un accesso con controllo della temperatura. Dico una cosa: a giugno, come è noto, si riaprono teatri e cinema all’aperto mantenendo il distanziamento fisico. Bisogna che i tifosi sullo stadio assumano un impegno e che i club assumano un impegno serio nel controllo. Non possiamo assistere infatti agli abbracci in caso di goal di una squadra. Abbracciarsi vuol dire mettere a rischio la salute. Se uno è disposto ad accettarlo, secondo me si può fare. In uno stadio entrerebbero molti ma molti meno tifosi rispetto alla capienza. Le persone devono stare nelle distanze che devono essere indicate da segnali come si farà nei teatri o nei cinema: esempio, un posto occupato, poi un metro e mezzo o due liberi, poi di nuovo occupato. A quel punto, entrando un po’ alla volta con misurazione della temperatura ed indossando la mascherina, si può accedere allo stadio. Una volta arrivato al posto sugli spalti, se all’aperto, si può tirare la mascherina giù. Si può anche urlare in caso di goal, abbracciarsi ovviamente non sarà consentito".
 

Un altro tema caldo nel calcio riguarda alla possibilità di ridurre la quarantena: "Credo molto nella scelta di grande rigore che i protagonisti possano fare: i calciatori, le squadre, chi gli vuole bene, li inviti a vivere una vita molto ma molto prudente - ha continuato l'Onorevole -. E’ un piccolo sacrificio per un periodo molto limitato, poi vedremo come andranno le cose quando ripartirà il campionato. La cancellazione della quarantena nel calcio è difficilissima. Per adesso, il Cts e gli esperti non hanno mai preso in considerazione l’ipotesi di un trattamento diverso: in questo c’è anche un tema di equità e di giustizia. E poi anche di salute: fare un tampone al giorno, che è un po’ abrasivo, vuol dire infiammare enormemente le mucose del naso e della gola".

Infine l'Onorevole Zampa ha commentato la possibilità di una seconda ondata di Coronavirus in autunno: "E’ possibile, nel senso che non possiamo escluderlo. Gli studiosi, a maggioranza, ci dicono che è probabile. Ho visto l’organismo europeo che coordina i Ministeri della Salute che ci indicano lo stesso rischio: non solo è dunque possibile, ma dobbiamo anche prepararci. Noi non abbiamo sconfitto il virus, ci stiamo difendendo meglio. Lo abbiamo ridotto dal punto di vista quantitativo, i numeri sono radicalmente diversi rispetto a quelli di venti giorni fa. Ma abbiamo tutti i giorni nuovi casi, piccoli focolai, e dunque il virus c’è ancora. In caso di nuova ondata, non ci faremmo prendere in contropiede".

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