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Razzismo, Casini: "lo sport non può rimediare da solo"

"Il razzismo non è un fenomeno solo italiano, ma questo non ci deve

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"Il razzismo non è un fenomeno solo italiano, ma questo non ci deve consolare. Lo stadio e il calcio non sono isole separate, sono parte della società e il rimedio non può essere affidato solo al mondo dello sport". Così Lorenzo Casini, presidente della Serie A, risponde in conferenza stampa dopo l'assemblea di Lega svolta al Coni. A chi gli chiede della possibilità di interrompere le partite al verificarsi di episodi di razzismo ha risposto: "È una possibilità già prevista. Poi c'è un altro tema: sospendere le partite con migliaia di persone che si trovano raccolte è una cosa che dall'ordine pubblico viene chiesta di valutare sempre attentamente. L'obiettivo entro il 2030 è quello di sradicare il fenomeno del razzismo, sono sette anni e bisogna partire dalle scuole e da tutto il contorno. Repressione e sanzioni non risolvono da sole il problema". A tal proposito "oggi abbiamo adottato in assemblea la strategia di sostenibilità 2030, con la Serie A che è stata individuata dalla Uefa per realizzare policy sociali e ambientali i cui punti cardine sono la lotta al razzismo e a ogni forma di discriminazione, realizzando interventi a favore di ogni genere di inclusione".

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