Una stagione prolungata, vacanze ridotte e viaggi sempre più frequenti: gli impegni dei calciatori si stanno facendo più pesanti, soprattutto a causa del Mondiale per Club, avverte il sindacato dei giocatori Fifpro in un rapporto pubblicato lunedì. Il difensore del Paris Saint-Germain Achraf Hakimi, che ha già disputato 53 partite nel 2023-2024, é salito a 69 la scorsa stagione: un aumento dovuto alle competizioni internazionali per club. Senza contare il Mondiale dal format 'allargato' che si giocherà negli Stati Uniti dal 14 giugno al 13 luglio 2026. Questo accumulo di partite rappresenta un rischio per la salute dei giocatori, spiega il rapporto, che cita il caso del centrocampista spagnolo Rodri: dopo diversi anni molto impegnativi, ha saltato quasi tutta la scorsa stagione a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio, prima di infortunarsi nuovamente al Mondiale per Club la scorsa estate, compromettendo ulteriormente la sua preparazione per la prossima stagione. La Fifpro sottolinea anche il brevissimo periodo di ferie dei club partecipanti a questa competizione: nessuno ha concesso ai propri giocatori di prendersi 28 giorni di riposo, la durata raccomandata dal sindacato. Lo stesso vale per il periodo pre-campionato - tra la ripresa e l'inizio delle competizioni - che la Fifpro vorrebbe anch'esso di 28 giorni, e che quest'anno è stato particolarmente breve: solo 7 giorni per i campioni d'Europa parigini, o 13 per il Chelsea. Oltre a questo periodo totale di otto settimane tra due stagioni, il sindacato chiede altre garanzie, come una pausa obbligatoria di una settimana a metà stagione, l'imposizione di un giorno di riposo settimanale minimo e garanzie specifiche sul carico di lavoro dei giocatori under 18. Con la Coppa del Mondo del 2026 che sarà ospitata da Stati Uniti, Messico e Canada a solo un anno di distanza, la FifPro mette anche in guardia dai rischi delle temperature torride, in cui si sono svolte alcune partite del Mondiale per club.