© Getty Images | 1 - Rickie Lambert (51 rigori segnati su 54, 94%)
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Finisce 9-1 per i lusitani privi di CR7, triplette per Bruno Fernandes e Joao Neves. Incredibile 3-2 a Budapest: decidono i tre gol di Parrott
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Il Portogallo stacca il pass per il Mondiale 2026. I lusitani, senza CR7 squalificato, certificano la loro presenza grazie al dilagante 9-1 contro l'Armenia, con due triplette: quelle di Bruno Fernandes e Joao Neves, con il tabellino completato da Renato Veiga, Gonçalo Ramos e dallo juventino Conceiçao. Succede di tutto, invece, in Ungheria: l'Irlanda, sotto 2-1 al 79', rimonta con i tre gol di Parrott e va agli spareggi, beffando i magiari.
GRUPPO F
Nel 2021 dovette passare dagli spareggi, al Mondiale 2026 il Portogallo ci va invece per direttissima e grazie al clamoroso 9-1 sull'Armenia, che vale il primo posto nel gruppo F. Senza CR7, squalificato per il rosso in Irlanda, la festa è completa già nel primo tempo. L'ex Juve Renato Veiga la sblocca dopo soli 7 minuti, ma al 18' Spertsyan fissa il punteggio sull'1-1. Si tratta però di un piccolo spavento che, oltretutto, dura solo dieci minuti, poi parte la goleada lusitana: i protagonisti sono Gonçalo Ramos, che al 28' fa 2-1, e Joao Neves, che due reti tra il 30' e il 41' regala il poker ai suoi. Prima dell'intervallo, inizia il Bruno Fernandes show: il centrocampista dello United chiude con una tripletta con due rigori, di cui uno nel recupero del primo tempo e l'altro al 72'. Nel mezzo, il sigillo su assist di Gonçalo Ramos, con il tabellino completato dall'altra tripletta, quella di Joao Neves, e dallo juventino Conceiçao, a segno all'ultima azione. Al triplice fischio, è festa portoghese: Cristiano Ronaldo avrà ancora un'altra chance per tentare l'assalto al Mondiale, il suo sesto.
Nell'altro match del girone, succede di tutto: alla fine, agli spareggi va l'Irlanda, che vince 3-2 al 96' in Ungheria e condanna i magiari al terzo posto. Eppure, i padroni di casa vanno due volte in vantaggio con Lukacs (3') e Varga (37'). L'eroe irlandese è però Parrott, che per due volte pareggia i conti (rigore al 15' e tocco morbido all'80') prima del clamoroso terzo gol personale. Una zampata sotto porta al minuto 96 che vale la vittoria: c'è ancora una speranza, fissata per marzo 2026 con i playoff. Piange, invece, l'Ungheria, che butta la qualificazione agli spareggi e resta a casa.