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Premier League: Liverpool e United non si fanno male, il City aggancia il secondo posto

Finisce 0-0 il big match di Anfield, con i Red Devils che restano primi in classifica da soli. Guardiola stende 4-0 il Crystal Palace, il Tottenham passa 3-1 a Sheffield

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Lo scontro diretto per la vetta della Premier League termina 0-0: Liverpool e Manchester United non riescono a superarsi a vicenda e così i Red Devils escono da Anfield ancora al primo posto solitario. Primo tempo pressoché dominato dai padroni di casa, ma nel finale di match è Alisson a salvare due volte i Reds dalla sconfitta. Il City supera 4-0 il Crystal Palace e aggancia il Leicester in seconda posizione. Il Tottenham passa 3-1 a Sheffield.

LIVERPOOL-MANCHESTER UNITED 0-0
Il Manchester United non perdeva in trasferta in campionato da un anno, ma allo stesso tempo il Liverpool era imbattuto in casa contro i Red Devils negli ultimi 5 anni esatti. Il pareggio, quindi, mantiene invariati i due rispettivi record. Un punteggio finale che pochi si aspettavano, ma lo 0-0 del derby d’Inghilterra rispecchia fedelmente quello che si è visto ad Anfield.

Nulla di fatto nei primi 15 minuti di gioco; la prima occasione (sterile) viene costruita da Robertson che però è autore di un sinistro altissimo in controbalzo da posizione defilata. Più pericoloso, perlomeno potenzialmente, il mancino di prima intenzione di Firmino, che aveva sfruttato lo scarico di Mané, ma il suo tiro a giro termina a lato di parecchio. I padroni di casa, comunque, si dimostrano molto più intraprendenti: sul sinistro da fuori di Shaqiri si oppone con il corpo Maguire e devia in angolo, poi Salah tenta una conclusione ambiziosa ma è decisamente imprecisa. Sempre e solo Reds a comandare il gioco. Il monologo degli uomini di Klopp rischierebbe di interrompersi al 33’, quando una punizione a giro di Bruno Fernandes va a centimetri dall’incrocio. Gli ospiti tentano di sfruttare il loro breve momento positivo, ma Rashford viene pizzicato due volte in fuorigioco tutto solo davanti ad Alisson.

A inizio ripresa Alexander Arnold tira dal vertice dell’area ma De Gea (alla fine completamente inoperoso del primo tempo) sblocca facilmente. Al 60’ un cross dalla sinistra di Robertson trova sul secondo palo Firmino, ma è decisivo l’intervento in anticipo di Maguire. Il castello difensivo costruito da Solskjaer non viene sfondato; passano i minuti e lo United cresce. Un destro di Bruno Fernandes viene arpionato da Alisson e nel frattempo uno spento Martial viene sostituito da Cavani. L’opportunità più importante del match se la costruiscono proprio i Red Devils, al 75’: sgroppata di Shaw sulla sinistra, traversone all’indietro per il piatto di Fernandes, ma Alisson si salva coi piedi. Poco dopo viene impegnato per la prima volta anche De Gea, perché Thiago Alcantara gli scalda i guanti con un destro dai 25 metri. Bene poi ancora il portiere del Liverpool sul tiro potente di Pogba da ottima posizione. Il Manchester resta capolista solitario con 37 punti, mentre il Liverpool fallisce sia l’aggancio alla prima posizione sia il sorpasso ai danni del Leicester secondo.

MANCHESTER CITY-CRYSTAL PALACE 4-0
All’Etihad Stadium il quinto successo consecutivo in Premier consente al City di volare al secondo posto della classifica a quota 35, a parimerito con il Leicester, a soli due punti dalla capolista United, rispetto a cui ha una partita in meno.

In avvio De Bruyne va dritto in porta e cerca un gol ‘olimpico’, ma Guaita è attento e respinge. Al 20’, con Ederson fuori dai pali, Eze prova a beffarlo dai 40 metri con una conclusione insidiosa che si spegne però sopra la traversa. Al 26’, comunque, ecco servito il vantaggio dei Citizens: cross d’esterno al bacio di De Bruyne, Stones svetta più in alto di tutti e supera il portiere avversario. Si tratta dell’assist numero 100 per il belga con la maglia del City. Spinge ancora la formazione allenata da Pep Guardiola, che domani compirà 50 anni: Gundogan avanza nell’area avversaria ma la sua conclusione non inquadra lo specchio della porta. Gabriel Jesus, poi, s’inserisce sulla sponda aerea del tedesco e il suo colpo di testa viene bloccato da Guaita.

Il canovaccio della ripresa rimane lo stesso del primo tempo e i padroni di caso trovano il raddoppio al 56’: Gundogan riceve palla dal limite dell’area, supera il diretto marcatore con un dribbling e realizza grazie a un gran destro a giro dal limite che termina all’incrocio dei pali. De Bruyne sfiora il tris con un sinistro da fuori che si spegne di poco a lato del palo, ma il 3-0 giunge comunque al 68’: incornata di Dias, respinta da Guaita, sul pallone vagante si avventa Stones che è il più lesto di tutti nel calciare di potenza per la doppietta personale. Crystal Palace ormai inesistente. Il match scorre tranquillamente per i vicecampioni d’Inghilterra verso il triplice fischio finale, poco prima del quale arriva il poker siglato da Sterling direttamente su punizione; degno preambolo dei festeggiamenti del compleanno del loro allenatore.

TOTTENHAM-SHEFFIELD UNITED 1-3
Il Tottenham torna al successo esterno in Premier League dopo due mesi e mezzo, grazie alla convincente vittoria sul campo dello Sheffield ultimo in classifica, e si rilancia in classifica. L’inizio di match degli Spurs è a dir poco veemente. Bergwijn scambia con Kane e spara dal limite, costringendo Ramsdale ad alzare il pallone sopra la traversa con la punta delle dita; sul corner immediatamente successivo Son va alla battuta, il portiere dei padroni di casa non esce e Aurier svetta in area piccola, sfuggendo alla flebile marcatura di Bogle e incornando in maniera vincente al 5’. Poco dopo, Kane lancia sul filo del fuorigioco Son che, davanti a Ramsdale, si esibisce in un pallonetto: la sfera colpisce il palo esterno ed esce. I Blades tentano di reagire quando Burke, servito con un filtrante, in verticale s’invola verso la porta del Tottenham, ma viene recuperato da un attento Dier, il quale salva in calcio d’angolo.

Lo stesso numero 14 cerca di impensierire alla mezz’ora dalla distanza Lloris, che però blocca agevolmente. Ampadu svirgola un traversone dalla sinistra e il pallone a campanile viene salvato sulla linea da Ramsdale, il quale però nulla può al 40’: Hojbjerg recupera il pallone sulla trequarti e serve in verticale Kane che avanza per alcuni metri e lascia partire dal limite una rasoiata vincente da fuori area. La formazione di Mourinho è sempre padrone del campo, anche nella ripresa. Kane sfiora il tris in un paio di circostanze: prima con una punizione alzata sopra la traversa da Ramsdale e poi con un mancino a giro che manca di poco l’incrocio dei pali. Il colpo di testa di McGoldrick dimezza le distanze al 59’, ma tre minuti più tardi Ndombele ristabilisce le distanze: scavetto di Bergwijn e stupendo tocco in acrobazia del francese che sorprende l’estremo difensore avversario.

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