"Non si puo' evocare la demolizione dello stadio Franchi. Chiunque sia proprietario o amministratore e pensa di procedere su questa strada sono convinto che non arrivera' da nessuna parte. Un conto e' dire che lo stadio puo' essere adeguato, un conto e' dire che lo stadio puo' essere demolito. I beni culturali continuano a non essere demolibili per Costituzione, grazie al cielo". E' quanto detto dal soprintendente ai Beni culturali Andrea Pessina che oggi e' intervenuto nel corso di una seduta della commissione consiliare di Palazzo Vecchio. Sulle condizioni attuali del Franchi Pessina ha chiarito: "Su alcuni giornali e' stato scritto che stava crollando o che andava tutto demolito. Non e' vero. Alcuni studi descrivono la struttura in condizioni non cosi' critiche o pessime. Alcuni dicono che stia per crollare, ma non mi risulta. Devono decidere i tecnici competenti". Per il concorso internazionale di idee sul restyling del Franchi, ha spiegato il soprintendente, "va coinvolto sicuramente l'Ordine degli architetti. Non buttiamo via soldi e tempi. Il concorso di idee ha senso se i paletti e il perimetro in cui si puo' operare sono chiari e definiti assieme. Altrimenti e' inutile. Vengono spesso persi mesi e buttati soldi per progetti e idee che poi non sono realizzabili. Vista l'importanza dello stadio Franchi, tutelato come bene di valore culturale, sarebbe auspicabile un dialogo con la Soprintendenza".