VERSO NAPOLI-LIVERPOOL

Napoli, Spalletti verso il Liverpool: "Non firmo per il pari. Osimhen? Vedremo domani"

Al "Maradona" primo appuntamento europeo stagionale contro i Reds, resta il dubbio sul nigeriano

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Il cammino europeo del Napoli comincia mercoledì sera al "Maradona", dove la squadra di Luciano Spalletti affronterà il Liverpool di Jurgen Klopp. Per la sfida coi Reds il tecnico toscano recupera Lozano, che sembra comunque destinato alla panchina, e spera in Osimhen, anche lui uscito malconcio dal match di campionato con la Lazio: "Proverà mercoledì mattina e vedremo", le parole di Spalletti. Vittima di un infortunio è stato anche lo stesso allenatore, che nella notte tra lunedì e martedì è stato operato alla clavicola e non ha potuto sovrintendere l'ultima sessione di allenamento.

LA CONFERENZA DI SPALLETTI

Sull'incidente

"È successo domenica mattina mentre venivo a Castel Volturno, ero qui perché c'erano Sirigue e Demme ad allenarsi e perché comunque non ho mai nulla di meglio da fare... Ho avvisato i nostri dottori quando mi sono reso conto del dolore che provavo, ho fatto tutti gli accertamenti del caso alla clinica Pineta Grande ed è stata riscontrata una frattura della clavicola. I dottori sono tutti stati gentilissimi, sono andato fino all'Humanitas a Milano dopo 7 ore di macchina, sono arrivato alle 4 del mattino e mi hanno operato alle 11.30, mi hanno dimesso lunedì alle 19 e sono rientrato alle 3.30 del mattino a Castel Volturno. Per fortuna c'è il mio capitano (Di Lorenzo, ndr) che mi ha permesso di appoggiarmi a lui... Lo farò anche con gli altri giocatori della mia squadra, che mi supporteranno per vivere al meglio questa prima notte di Champions. Vorrei anche ringraziare la talpa che ha diffuso la notizia. Ci sono esemplari di questo tipo in ogni training center, c'è chi vive di queste cose qui".

Sulle emozioni del ritorno in Champions

"Mi hanno messo una placca con sette viti, dovrò tenere il tutore per almeno un mese... Mi emoziona tantissimo essere in Champions, il luna park del gioco del calcio. A tutti brillano gli occhi, l'atmosfera è sempre bellissima. Questo è un premio per il grande campionato fatto l'anno scorso. Questa è la competizione a cui tutti aspirano. È una competizione in cui una palla morta può prendere vita e decidere una partita, questa è la differenza tra quello che si vede in campionato e quello che sanno fare i giocatori della Champions".

Su Lozano e Osimhen

"Lozano è a disposizione, ha svolto l'intero allenamento in gruppo. Osimhen ieri aveva questo fastidio. Zero allenamento ieri, differenziato oggi e con il gruppo domani. Se la risposta sarà positiva provando a forzare potrà giocare".

Sull'avversario

"Ci sono differenze sostanziali con il campionato, perché loro hanno calciatori capaci di tirar fuori dal cilindro giocate straordinarie, anche quando ti sembra di aver fatto tutto bene. Però noi siamo una squadra che saprà far innamorare il 'Maradona', i ragazzi hanno una passione sfrenata per il calcio e per questi colori. Faranno una grande partita come fatto con la Lazio".

Su un'eventuale firma per un pareggio

"All'Olimpico siamo andati per vincerla, su un campo non facile. È vero che torniamo in Champions dopo un po' e che incontriamo una delle squadri più forti, ma daremo il massimo per fare una prestazione all'altezza. Non andremo in campo per raccogliere complimenti, ma per vincere la partita. Come fatto a Roma, quando sull'1-2 abbiamo inserito giocatori offensivi per provare a fare il terzo. Sarebbe limitante per il processo di crescita dei giocatori non avere questo atteggiamento".

Su Kvaratskhelia

"Il fatto che lo sostituisco spesso nel finale non dipende dalla sua condizione, nel calcio moderno, con cinque cambi, devi fare così. Lui è in condizione perfetta, ma abbiamo anche altri calciatori forti e quindi devo valutare un po' tutto. Noi siamo molto contenti del ragazzo, anche come uomo e come persona, oltre che come calciatore".

Sulle differenze tra Serie A ed Europa

"Ci sono segnali importanti, giovani allenatori italiani che stanno portando nuovi modi di interpretare la partita. È chiaro però che contro il Liverpool il passettino devi farlo lo stesso. Loro giocano un calcio totale, con continui cambi di gioco e continue sventagliate. Vi do una statistica curiosa: in Lazio-Napoli sono state battute 30 rimesse laterali, in Everton-Liverpool 60. Questo è perché loro giocano sempre lungo, in campo aperto, sulle linee laterali. Non ti fanno respirare con queste sventagliate, ti tengono la testa sott'acqua".

Sul Maradona

"Domani l'urlo 'The Champions' lo sentiranno anche da Anfield. Il nostro pubblico farà vedere di tenere ai colori della propria squadra, farà vedere che vuole bene ai propri calciatori. Chi viene qui recepisce questo messaggio di affetto e di amore, te lo iniettano dentro senza che tu faccia nulla. Sarà bello vedere i ragazzi lottare con muscoli, testa e polmoni".

Sulla poca esperienza europea

"L'entusiasmo deve prevalere sulle preoccupazioni. Contro una super squadra come il Liverpool dovremo essere bravi anche quando non saremo belli. Dovremo accettare che loro siano più belli di noi in certi momenti, mantenendo la voglia e la freschezza. È un'arma importante per chi non ha mai giocato questa competizione, che dovranno mettere in campo domani".

Sull'importanza della prestazione rispetto al risultato

"Se non faremo una grande prestazione non faremo risultato. Non c'è altra strada. Andiamo in campo per giocare una bella partita, quello è il nostro marchio di fabbrica. Loro ti saltano addosso appena perdono la palla, quindi dovremo essere puliti, sarà fondamentale. Come ho già detto, non andiamo in campo per raccogliere complimenti, ma per essere all'altezza della situazione".

Su cosa dovrebbe temere Klopp

"Innanzitutto sono onorato di sedere nella panchina di fianco alla sua. È un personaggio unico, uno di quelli a cui fai riferimento per descrivere una filosofia di calcio. Quando parli di un allenatore 'alla Klopp' capisci quanto sia difficile somigliargli. Io comincio dal cappellino (ride, ndr). Spero che abbia visto la partita con la Lazio e abbia trovato cose che noi facciamo bene. Non devo certo descrivergliele io...".

Su Alisson e Salah

"Sono uno dei fortunati che li ha allenati, sarà un piacere rivederli. Alisson è stato uno dei portieri più pagati della storia del calcio, potrebbe essere un centravanti per postura, personalità e qualità di gioco. Salah una volta l'ho portato come esempio per un recupero di 60 metri sul 4-0, ha una facilità di corsa e una qualità incredibile. Sa tenere vive palle che sembrano morte. Sono due maglie che voglio per la mia collezione, li abbraccerò molto calorosamente".

DI LORENZO: "LI METTEREMO IN DIFFICOLTÀ SPINTI DAL NOSTRO PUBBLICO"

Anche Giovanni Di Lorenzo ha parlato in conferenza: "Dopo due anni di assenza tornare a giocare la Champions è qualcosa di grande per me, per la squadra e per tutti i tifosi. L'affronteremo con grande voglia e determinazione, cercando di fare una grande partita contro una grande squadra. Spinti dal nostro pubblico sapremo mettere in campo tutte le nostre qualità e sapremo metterli in difficoltà. Siamo tutti vogliosi di dimostrare che possiamo rimanere in questa competizione, scenderemo in campo senza timore e senza essere rinunciatari, anche perché queste squadre percepiscono la paura e sanno schiacciarti emotivamente. Dovremo essere propositivi e coraggiosi, nonostante forse ci manca un po' di esperienza europea. Entrare tra le prime 8 d'Europa? Il primo obiettivo è passare il girone, godendoci ogni partita".

Tra i suoi compagni più attesi c'è naturalmente Kvaratskhelia: "Appena ha firmato gli ho scritto un messaggio di benvenuto e gli ho detto che lo aspettavamo in squadra. In questo momento è sotto gli occhi di tutti perché è partito molto bene, speriamo si ripeta anche domani".

Per la difesa azzurra sarà una grossa sfida: "Hanno grandissime individualità e sicuramente dovremo essere attenti in difesa, ma dovremo lavorare bene di squadra. Loro hanno un gioco molto verticale, dovremo stare attenti quando hanno la palla e cercare di metterli in difficoltà quando l'avremo noi. In partite come queste dobbiamo prendere qualche rischio, avendo la personalità e il coraggio di provare le giocate, pur sapendo che non possiamo mai distrarci contro grandi campioni come i loro. Servirà equilibrio. Loro in difficoltà? Non lo direi troppo ad alta voce".

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