L'ANALISI

Napoli, gioco e risultati da top club. E ora c'è un Osimhen in più

La squadra di Spalletti ha numeri record sia in Champions League che in Serie A. E un vantaggio sulle rivali in campionato...

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Napoli, gioco e risultati da top club. E ora c'è un Osimhen in più - foto 1
© Getty Images

Nel calcio raramente numeri e qualità del gioco combaciano come sta accadendo al Napoli di questa stagione: il passaggio agli ottavi di finale di Champions League con due turni d'anticipo, come mai era successo ai partenopei, va a braccetto con il record di gol segnati sia in Europa (17 contro i 13 del Bayern Monaco) che in Serie A (22 contro i 21 della Lazio). Il 4-2 all'Ajax ha confermato una volta in più lo stato dell'arte della banda Spalletti, difficile concentrarsi su un singolo perché negli occhi rimangono le manovre offensive, che spaziano dalla forza degli esterni alla capacità di incursioni centrali a seconda dei momenti della partita. Anche ieri le frecce Kvaratskhelia e Lozano hanno fatto il bello e cattivo tempo nella prima frazione di gioco, lasciando più spazio invece, nel finale di match, a una maggiore presenza nella fascia centrale offensiva grazie al peso di Ndombele e Osimhen.

A proposito, se mai ci fosse stato bisogno di un'ulteriore iniezione di fiducia, da segnalare il rientro (con gol) del nigeriano. Perché se è vero che Spalletti ha trovato una quadra anche con Raspadori e Simeone, il vero gioiello del Napoli resta il numero 9, che può alternare sgroppate in contropiede alla forza fisica di fare da riferimento offensivo. Probabilmente è troppo presto per pensare a uno schieramento con due punte vere, anche perché ora chi mai andrebbe a toccare un meccanismo così perfetto, ma in certe partite o in certi momenti è un'arma da non scartare.

La qualificazione anticipata consente anche una migliore gestione degli impegni da qui alla pausa per i Mondiali. Un lusso che pochissime squadre in Europa possono già permettersi e nessuna in Italia, un lusso che potrebbe avere un ulteriore peso nei giochi per l'alta classifica del campionato dove non a caso ci sono due realtà, Atalanta e Udinese, che - oltre agli incontestabili meriti di campo - riescono ad approfittare meglio della singola partita settimanale. 

La gestione dell'entusiasmo resta l'unico vero interrogativo sul quale Spalletti potrà incontrare qualche difficoltà anche se la piazza sta reagendo in modo molto maturo all'enorme mole di divertimento e risultati che il Napoli sta esprimendo, con un sostegno incondizionato anche nei rari momenti di difficoltà, e la giusta dose di realismo, considerato che siamo a metà ottobre, pur se di una stagione compressa e iniziata molto presto. Ma è inutile guardare troppo avanti, meglio pensare al presente. E su questo, nessuno può dire nulla a questo Napoli.

 

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