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STASERA FIORENTINA-NAPOLI

Da Ronaldo alla fuga scudetto: Napoli tra sogno e realtà

Azzurri al Franchi per continuare il cammino a punteggio pieno e prendersi la vetta solitaria. Mentre Mendes apparecchia l'affare del secolo...

28 Ago 2022 - 10:31
 © Getty Images

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Firenze, per trovare la testa, Cristiano Ronaldo per perderla, letteralmente. Il Napoli, che questa sera farà tappa al Franchi per provare a continuare il proprio cammino a punteggio pieno in campionato mettendosi tutto il resto del pianeta Serie A alle spalle, è sospeso tra una realtà da conquistarsi e un sogno da coltivare. Tra l'ambizione di correre per lo scudetto e la speranza che in questa corsa possa dare una mano - e che mano - CR7. Il che, vista da un'altra angolazione, significa che Aurelio De Laurentiis ha quattro giorni per portare il portoghese sotto il Vesuvio ma anche che quella contro la Fiorentina potrebbe essere l'ultima partita in azzurro di Victor Osimhen, uno che Napoli se l'è già conquistata eccome. 

Facendo un passo per volta è necessario ancorarsi ai fatti. Primo fatto: il Napoli ha la possibilità di conquistare la vetta solitaria dopo appena tre giornate. Il crollo dell'Inter a Roma contro la Lazio e il pareggio di Mourinho sul campo della Juve hanno di fatto aperto un'autostrada alla banda di Spalletti che, dal canto suo, a Firenze dovrà certamente sudarsela (anche se i viola sono reduci dal giovedì di coppa e potrebbero risentirne fisicamente). 

Secondo fatto: come spiegato dal tecnico degli azzurri, da una parte "chi non vorrebbe allenare Ronaldo", dall'altra "De Laurentiis mi ha detto di non aver ricevuto alcuna offerta per Osimhen". Tutto innegabilmente vero, con una postilla però: Jorge Mendes, procuratore dei procuratori, è al lavoro da giorni per tessere una tela che farebbe felice tutti. Lui, ovviamente, alla voce commissioni; il Manchester United, che si assicurerebbe un talendo indiscusso anticipando l'eventuale, futura, concorrenza, e si libererebbe di Ronaldo, corpo estraneo alla squadra di Ten Hag; CR7, che si guadagnerebbe un altro giro di ruota in Champions e, soprattutto, l'amore unico del popolo di Napoli; e, infine, di AdL, che piazzerebbe uno di quei colpi che nemmeno un sei al Superenalotto portandosi a casa un fuoriclasse conclamato a zero - ingaggio pagato dallo United compreso - e incassando un centinaio di milioni dalla cessione di Osimhen. Osimhen che, quinto della lista, rinuncerebbe all'Europa dei grandi per una stagione, ma si assicurerebbe uno stipendio da nababbo e la ribalta della Premier. 

Insomma, se è vero, come è vero, che ancora da Manchester non è arrivata un'offerta ufficiale - ma potrebbe essere una banale questione di ore -, è altrettanto evidente che tutto porti a pensare che l'operazione abbia ampi margini di riuscita, anche se ciascuno dovrà abbassare il tiro su qualche punto (pensiamo ai diritti di immagine tanto cari a De Laurentiis e, chiaramente, a Ronaldo) e il countdown verso il gong del mercato è feroce. D'altra parte, per certi versi, quattro giorni potrebbero pure essere troppi, troppi per far digerire a Napoli un cambiamento così repentino (e discusso), e per portare a termine un affare che non ha eguali.

Mettiamola così: se Osimhen facesse, per dire, un paio di gol oggi, siamo certi che tutti metterebbero il timbro sullo scambio con Ronaldo? Lo scopriremo prestissimo. Intanto Spalletti deve provare a tenere la barra a dritta verso il primo posto e Napoli trattenere il fiato ancora per un po'. Perché da questa sera a giovedì, giorno della chiusura del mercato, rimanere senza fiato potrebbe essere questione di attimi.

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