"È una follia, si mette in pericolo la salute dei giocatori e le finanze dei club". Cosi' Aurelio De Laurentiis nel corso di una intervista a Sport Bild si scaglia contro la riforma della Champions League, che entrera' in vigore dal 2024. I club iscritti diventeranno 36 invece degli attuali 32, si giocheranno otto invece di sei partite nella fase a gironi. Complessivamente, il numero di partite passa da 125 a 225. "L'intero format deve essere radicalmente cambiato. La mia proposta potrebbe fruttare almeno dieci miliardi di euro. Per questo si dovrebbero ridurre i campionati nazionali, ad esempio a 16 squadre invece di 18 o 20", aggiunge. "Cio' ridurrebbe il carico dei primi sei club in ciascuno dei cinque principali campionati: Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e Italia. Tutti contro tutti, una volta", e' la proposta di De Laurentiis. "L'Eca non rappresenta piu' i club come dovrebbe fare, e' diventata tutt'uno con l'Uefa. L'Uefa gestisce troppi soldi. Ma chi mette su il circo, cioe' noi club, dovremmo avere anche piu' soldi. Quanti soldi dovrebbe prendere la Uefa per alzare le palle nei sorteggi", conclude De Laurentiis in modo come sempre colorito.