Non per soldi, ma per la gloria: Enzo Maresca, tecnico italiano del Chelsea, respinge i sospetti dei media inglesi - e non solo - che la sua squadra come molte altre al Mondiale per Club si sottopongano allo stress del caldo e del calendario prolungato solo in forza del montepremi record messo sul piatto dalla Fifa. Un miliardo nel complesso, con la squadra vincitrice che puo' portare a casa fino a 125 milioni di dollari. "Nessuna pressione dal club", ha assicurato Maresca, incalzato dalle domande dei giornali britannici, a poche ore dalla partita con l'Esperance di Tunisi, che il Chelsea deve almeno pareggiare per guadagnarsi gli ottavi. "La proprietà vuole solo il meglio per noi e per i giocatori; non stanno parlando del premio finale o della ricompensa finale in termini di denaro - ha assicurato Maresa - Non hanno mai messo pressione né a me né ai giocatori, dicendo che dovevamo vincere questo torneo solo per questioni economiche". A riprova di questo, Maresca nella precedente partita, persa col Flamengo 3-1, ha dato priorita' agli esperimenti tattici piuttosto che al risultato. "Se sia un buon momento o meno per provare cose nuove, non lo so. Ma siamo anche qui per pensare al futuro e per provare sistemi diversi. L'anno scorso abbiamo giocato tre o quattro sistemi diversi durante la stagione. L'idea è di continuare a evolversi e migliorare, e di provare cose diverse". Maresca ha pero' ammesso le difficili condizioni ambientali. "È quasi impossibile allenarsi a causa del meteo. Ora stiamo solo cercando di risparmiare energie per la partita", ha detto Maresca.