ROTTO IL SILENZIO

Montolivo lascia il calcio: "Condannato a smettere dal Milan"

Il centrocampista esce allo scoperto e attacca Gattuso: "Non mi ha mai spiegato l'esclusione, ma non si dica che ho rifiutato di trasferirmi"

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Riccardo Montolivo ha annunciato l'addio al calcio giocato dopo essere finito nel dimenticatoio alla fine della sua esperienza al Milan. Un periodo bruttissimo, che il centrocampista non ha dimenticato. E si è sfogato in un'intervista rilasciata a Corriere dello Sport e Corriere della Sera a firma di Ivan Zazzaroni e Giampiero Timossi. "L'ultimo anno e mezzo al Milan è stato un calvario. Messo ai margini, risposte mai date, verità raggirate e trascuratezze. Mi hanno condannato a smettere", ha detto.

In tanti si sono chiesti negli ultimi mesi perché Montolivo non avesse mai alzato la voce per denunciare una situazione sotto gli occhi di tutti. "Se avessi fatto la guerra, forse avrei ottenuto qualcosa, ma non mi sarei più potuto guardare allo specchio. Rancore? No, non io... Ma aspetto risposte", ha aggiunto.

Di certo il rapporto con Gattuso non è stato dei migliori: "Gattuso non mi ha mai spiegato l’esclusione. Disse che non giocavo perché non avevo il minutaggio. Ma se non mi metteva mai dentro... Non si dica però che ho rifiutato di trasferirmi".

Montolivo ha chiuso la stagione 2018-2019, la settima e ultima con la maglia del Milan, con zero presenze all'attivo. In bacheca la Suercoppa italiana del 2016 e 36 gol in 22 anni trascorsi prima all'Atalanta, poi alla Fiorentina e infine in rossonero.

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