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Atena Lucana festeggia Starace, l'uomo dei 4 scudetti

04 Lug 2025 - 18:17
 © italyphotopress

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È l'unico ad averli vissuti tutti, dal primo al quarto. Tommaso Starace, leggendario magazziniere del Calcio Napoli, è stato accolto da un bagno di folla ad Atena Lucana, nel Salernitano, come autentico simbolo dei trionfi partenopei. Memoria storica e cuore pulsante dello spogliatoio azzurro, Starace è stato celebrato come "l'uomo dei quattro scudetti" durante la Festa Scudetto organizzata dal Club Napoli Sala Consilina 1967, il più antico sodalizio azzurro della Campania. Nel corso della serata, tenutasi nel piazzale Autosala, a Starace è stata conferita la tessera di socio onorario del Club: "Un onore - ha detto - essere qui con chi ama il Napoli come lo amo io". Starace, infatti, è l'unico tesserato nella storia della società ad aver festeggiato tutti e quattro gli scudetti, da quello del 1987 all'ultimo, sotto la guida di Antonio Conte. Ma la serata non è stata soltanto una celebrazione sportiva. Tra cori, striscioni, fumogeni e la musica di Totino Melillo, ha trovato spazio anche la solidarietà: il ricavato della festa e della lotteria benefica, con in palo gadget ufficiali del Calcio Napoli, è stato devoluto all'Associazione Con Rett Onlus, per sostenere la ricerca sulla Sindrome di Rett, rara malattia genetica che ha colpito la piccola Lua, bambina di Sala Consilina. A ricevere la tessera di socio onorario anche tre volti noti del giornalismo e del calcio azzurro: Carlo Verna, giornalista RAI e storico tifoso partenopeo, Mimmo Malfitano, firma storica della Gazzetta dello Sport e Gianni Improta, ex calciatore e bandiera del club negli anni '70. Tra gli ospiti anche Saverio Passaretti, presidente dell'A.I.N.C. "Un successo oltre ogni aspettativa - ha commentato Bruno Vocca, presidente del Club Napoli Sala Consilina - Abbiamo reso omaggio al nostro Napoli e a una figura leggendaria come Starace, ma soprattutto abbiamo dato un segnale forte di vicinanza alla piccola Lua e a chi lotta contro una malattia terribile. Il calcio può e deve anche unire, sostenere, aiutare". 

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