LE PAROLE

Milan, Ibrahimovic: "Qui mi sento a casa, con la 21 non ero io"

Lo svedese: "Diamo il 200% per tornare ai livelli che merita questa società, voglio vincere qualche trofeo"

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Nuova stagione, solito Zlatan. Dopo qualche settimana di trattativa Ibrahimovic ha prolungato di un anno il proprio contratto con il Milan e dalle prime parole nuovamente in rossonero promette battaglie: "Mi sono sempre sentito parte del Milan anche quando giocavo con altre squadre. Quando sono arrivato qui per la prima volta ho sorriso, una cosa mai fatta prima nel mio lavoro. Mi sento a casa e voglio vincere qualche trofeo".

Dopo qualche dubbio dell'ultima ora, Ibra ha scelto di indossare la maglia numero 11 come nella sua prima esperienza in rossonero: "Ho scelto così perché i tifosi del Milan mi conoscono con questo numero, con il 21 non mi sentivo l'Ibra di una volta e quindi ho chiesto di tornare al passato per sentirmi come prima". L'obiettivo è sempre lo stesso, fare la differenza: "Sono venuto qua per portare il Milan ai suoi livelli, dove merita di essere. Bisogna lavorare con grande sacrificio per raggiungere gli obiettivi prefissati - ha commentato a Milan Tv -, negli ultimi sei mesi abbiamo fatto vedere cosa serve per farcela, ma non dimentichiamoci che non abbiamo vinto nulla. Nella mia testa l'obiettivo è vincere qualche trofeo, questa stagione dobbiamo farcela".

Dopo il lockdown il Milan è stata la migliore squadra in Italia, tanto da far confermare mister Pioli in panchina: "Voglio ringraziare società e mister per la fiducia nei miei confronti, hanno fatto di tutto per farmi restare qui. Negli ultimi mesi ho dimostrato che l'età non conta, ma in vacanza ho parlato con la società e ho visto il mio futuro nel Milan. Voglio soddisfare i tifosi, giocando con orgoglio e fiducia come nell'ultimo periodo perché indossare la maglia del Milan è un privilegio. Tutta la squadra ha capito cosa serve per arrivare in alto e ora dobbiamo lavorare sodo dal primo giorno".

Il gioco e i risultati hanno ridato entusiasmo ai tifosi del Milan: "Siamo stati bravi negli ultimi mesi, ma con loro allo stadio saremmo stati ancora più forti. Spero possano tornare presto a San Siro. Dobbiamo avere una mentalità vincente - ha continuato Ibrahimovic -, è importantissimo perché con la giusta testa si raggiungono gli obiettivi anche quando le cose non vanno bene. Daremo il 200% sia in allenamento che in partita".

In rossonero Ibra potrà continuare a coltivare l'amicizia con Calhanoglu, uno dei giocatori rivitalizzati dal suo arrivo a gennaio: "Quando l'ho conosciuto gli ho detto che indossare la numero 10 al Milan è un privilegio e una grande responsabilità, ma che lavorando bene può meritare. Negli ultimi sei mesi ha fatto benissimo, ma non si deve fermare. Spero continui così perché può fare molto di più".

Infine un commento su Andrea Pirlo allenatore della Juventus: "Sono contento per lui, già quando era calciatore si vedeva che aveva un grande pensiero, differente. Pensava già da allenatore e sarà un grande tecnico".

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