Milan, Filippo Galli: "Piatek sorprendente, colpisce la sua continuità"

L'ex responsabile del settore giovanile a Radio Rossonera: "Calhanoglu? La dico alla Bielsa: un gruppo forte sostiene l'anello debole"

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"Piatek mi ha colpito molto perché ha mantenuto la straordinaria media gol di Genova". Il polacco del Milan ha conquistato anche Filippo Galli che, intervistato da Radio Rossonera, ha fatto il punto sul buon momento dei rossoneri, compreso Paquetà: "Si è fatto subito trovare pronto, è bravo tatticamente e specie quando cala il ritmo fa vedere tutte le sue qualità tecniche: gli viene fuori il brasiliano che è in lui, numeri tecnici funzionali al gioco e mai fini a se stessi".

Intanto il Milan corre verso la Champions e Bergamo, in questo senso, è stata una tappa importante: "È stata una grande vittoria. Il Milan ultimamente riesce sempre a rimanere in partita anche quando le altre squadre provano a metterlo in difficoltà. Questo è un grande pregio per una squadra che vuol ambire alle posizioni Champions. Piatek ha indubbiamente avuto grande meriti ma tutta la squadra ha dato l'impressione di avere in testa come unico pensiero fisso la vittoria".

Contro l'Atalanta è stata fondamentale, tra le altre cose, la marcatura di Musacchio su Zapata: "Musacchio ha fatto una grande gara su Zapata. Il Milan difendendo basso ha certamente tolto spazi aiutandolo in questo compito ma lui ha fatto lo stesso una grande partita di attenzione e applicazione".

Una grande partita come quella di Calhanoglu, finalmente tornato al gol: "Riporto una frase di Bielsa: 'Un gruppo è forte emotivamente quando sostiene l'anello debole'. Calhanoglu era diventato un po' questo, bello che gruppo gli sia stato sempre vicino. La rete è stata una liberazione, ora potrà essere il valore aggiunto delle prossime giornate".

Infine un pensiero su Cuneo-ProPiacenza: "Il Cuneo ha fatto la sua partita e io da genitore non avrei mandato allo sbaraglio dei giovani in una situazione del genere. Detto questo c'è una chiara mancanza di controlli sulle iscrizioni ai campionati delle squadre che non possono garantire gli standard minimi di sostenibilità economica".

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