Le carte trovate dalla GdF confermano: il fondo Pif vuole entrare nel Milan con il 41,7%

Gli arabi stavano trattando per diventare il secondo azionista, rilevando il prestito concesso da Elliott a RedBird

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Da tempo si vocifera di un interessa da parte dell'Arabia Saudita per il Milan, ma l'indagine aperta e portata avanti dalla Guardia di Finanza sulla reale proprietà rossonera, ha confermato che non si tratta solo di rumors. Dai documenti trovati dagli inquirenti, infatti, è emerso un atto specifico denominato "Ac Milan Investor Presentation" in cui si fa riferimento a un finanziatore, in questo caso il fondo sovrano Pif, pronto a entrare con il 41,7% delle quote societarie. Con l'obiettivo aumentare il proprio patrimonio netto, che oggi sfiora i mille miliardi di euro, e insidiarsi sempre più in Europa, anche tramite lo sport, dopo aver rilevato il Newcastle nel 2021.

Vedi anche Milan, perquisizione della GdF in sede: indagati Gazidis e Furlani Milan Milan, perquisizione della GdF in sede: indagati Gazidis e Furlani Il tutto si otterrebbe tramite il riacquisto del Vendor Loan per un valore di 487,5 milioni di euro. Si tratta di un prestito da 550 milioni di euro, rimborsabile in tre anni con un tasso d'interesse del 7%, che RedBird ha avuto da Elliott. In pratica Cardinale dovrà restituire entro il 2025 la cifra di circa 665 milioni al fondo di Singer. Ed è proprio qui che entrerebbe, o sarebbe dovuto entrare, Pif, acquisendo il sopracitato Vendor Loan e diventando il secondo azionista del Milan. Almeno fino a questa indagine. Vedi anche Inchiesta Milan: il rischio è una penalizzazione in stile-Juve Milan Inchiesta Milan: il rischio è una penalizzazione in stile-Juve Vedi anche Perquisizione GdF, il Milan: "Estranei al procedimento". Elliott: "Nessun controllo del club" Milan Perquisizione GdF, il Milan: "Estranei al procedimento". Elliott: "Nessun controllo del club"

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