VARIANTE TATTICA

Corsa Champions, Pioli avvicina il Milan a Ibra

Il tecnico cerca nuove soluzioni per tornare letali in zona gol. Perché se i rossoneri non ne segnano due...

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E alla fine Stefano Pioli ascoltò Zlatan Ibrahimovic. Nel tentativo di ritrovare brillantezza e, soprattutto, gol in questa difficile rincorsa Champions, il tecnico del Milan è pronto ad assecondare le antiche richieste del suo leader indiscusso cercando varianti al suo 4231. Fatto sta che contro il Benevento - ma in realtà è già accaduto contro Sassuolo e, in parte, Lazio - Pioli ha deciso di accompagnare Ibra con Rebic, avvicinando, almeno in alcune fasi della partita, il croato a re Zlatan. Il motivo è semplicissimo: dietro i problemi non si aggiustano in una manciata di giorni, tanto vale provare a tornare letali in attacco.

Detto che il periodo di forma - fisica e psicologica - non è dei migliori, è evidente la difficoltà del Milan di chiudere le partite senza subire gol. Un problema che nella prima parte della stagione era stato nascosto dall'abbondanza di reti segnate (quasi sempre almeno due) e dalla carica emotiva che spingeva il gruppo di Pioli a superare ogni problema. I problemi, invece, oggi ci sono e si vedono. La squadra non è brillante, è obiettivamente spaventata e sta patendo non poco la pressione di una rincorsa Champions che sembrava poco più che una passeggiata ed è invece diventata uno sprint da vincere tutto d'un fiato.

Logico, quindi, andare a cercare soluzioni negli uomini forti, Ibra appunto, e di cercare di mettere lo svedese nelle condizioni migliori per essere decisivo. A condividere con lui il lavoro sporco sarà dunque Rebic, che dalla sinistra dovrà talvolta accentrarsi per garantire a Ibra un appoggio negli ultimi 30 metri. Questo costringerà Calhanoglu e Saelemaekers a sdoppiarsi tra il ruolo di esterni e quello di sottopunta, provando a non dare punti di riferimento precisi agli avversari e ad aumentare il tasso di imprevedibilità di un gioco che, dopo quasi un anno, conoscono ormai tutti.

Per il resto sotto con i fedelissimi, da Calabria, ormai definitivamente recuperato, a Romagnoli, che affiancherà Kjaer lasciando riposare Tomori fino a Theo, Bennacer e Kessie. Perché il margine di errore adesso è davvero prossimo allo zero.

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