Milan, Gattuso: "Ci giochiamo tanto in chiave Champions. Stipendio? Guadagno pure troppo"

Il tecnico rossonero alla viglia della sfida contro il Cagliari: “A volte c'è pigrizia, servono voglia e sacrificio"

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La lotta per un posto Champions è entrata nel vivo e contro il Cagliari il Milan deve vincere per riprendersi il quarto posto: "La squadra è maturata perché si sacrificano tutti - ha spiegato Gattuso -, ma dobbiamo essere bravi a restare attaccati al treno Champions fino alla fine. Contro il Cagliari sarà difficile, ma si può sempre migliorare". Su Calhanoglu: "Deve fare di più, ma faccio scelte in buona fede". Donnarumma in forma: "Reina lo sta aiutando molto, ha grande fiducia in se stesso in questo momento".

Sul bisogno di una settimana senza sfide infrasettimanali
I giocatori avevano bisogno di riposarsi un po', a volte conta di più che allenarsi. Abbiamo giocato prima due partite e nei secondi tempi spesso abbiamo fatto la differenza. Abbiamo lavorato bene e preparando la sfida contro il Cagliari che è molto difficile, ci giochiamo tantissimo.

Sul fattore San Siro
Dovremo essere bravi noi, anche se è vero che con 60mila persone è uno stadio che spinge. Dobbiamo essere bravi a entusiasmare i tifosi, non esistono partite facili e dovremo affrontare le sfide con voglia e coraggio. Dobbiamo esprimere un buon calcio.

Da dicembre il Milan è la migliore difesa del campionato, ma l'attacco latita
Non è un problema mentale, è questione di caratteristiche. Dobbiamo giocare meglio tecnicamente e riempire di più l'area. Tante volte c'è pigrizia e rispondendo a Suso, per non prendere gol bisogna avere voglia di sacrificarsi. Ci siamo allenati per giocare un certo tipo di calcio e abbiamo la forza per farlo. In questo momento non dobbiamo pensare troppo a cosa fare.

Milan più offensivo
A me piace il Milan quando non soffre gli avversari, dobbiamo giocare da squadra. Anche a Roma abbiamo subito e forse meritavamo di perdere, ma è stato un grande pareggio sofferto. Potevamo fare male ai giallorossi, ma abbiamo sbagliato sempre l'ultima scelta. Firmerei per vincere tutte le partite 1-0 e soffrendo.

Il Milan è maturato?
Lo dirà il nostro percorso. Le prossime quattro partite sembrano facili, ma non lo sono e dobbiamo dimostrare la nostra maturità in ogni sfida. Donnarumma è cresciuto, se ne sta parlando molto. Ha cambiato metodologia di lavoro e la figura di Reina lo sta aiutando tantissimo, è un grande professionista. Vedo Gigio sicuro e ha grande fiducia nei suoi mezzi.

A che punto è il discorso adeguamento?
Sono contento del mio contratto e ringrazio la società per la fiducia che mi ha dato. Non ci casco sull'adeguamento o altro, nel calcio ci vuole poco a passare dalle stelle alle stalle. Sono giovane e devo lavorare ancora molto. Mi piace, lo faccio con professionalità. Forse guadagno già troppo, anche se apprezzo le parole di Scaroni.

Stimolo corsa Champions
E' sette-otto anni che il Milan si sgonfia in Primavera. Dobbiamo essere bravi a rimanere attaccati al treno Champions e giocarcela nel finale di stagione. Pensiamo partita dopo partita per giocarci qualcosa di importante.

Calhanoglu?
In questo momento anche lui sa che può fare molto di più perché ci ha abituato bene. Non ha fatto sempre male, ma da lui ci aspettiamo molto di più a livello tecnico e di balistica. Io non regalo niente a nessuno. Punto anche su Conti, sta recuperando e quando ha giocato ha fatto molto bene. In questo momento non gioca perché è una scelta tecnica, ma resta un giocatore importante e spero di farlo giocare di più.

Cosa ti hanno dato i ragazzi in questi mesi di emergenza? L'importanza di Biglia?
Lucas è fermo da tre mesi, dobbiamo stare tranquilli e aspettarlo. Si sta allenando con noi ma non è al massimo. Quando sarà pronto vedremo se cambiare qualcosa. I giocatori mi hanno dato tanto in questo periodo con tanti infortunati, ma è merito loro. La fortuna dell'allenatore è data dalla volontà dei ragazzi, dal sacrificio, dalla voglia di provare cose nuove. La squadra ha reagito bene perché ha creduto in quello che io e il mio staff proponevano, e li ringrazio. Con passione e voglia si può sempre migliorare.

Cutrone con Piatek?
Patrick è a disposizione mia e del mio staff, spesso si ferma a lavorare su cose personali. Ha il fuoco dentro e a livello mentale/professionale è cresciuto tantissimo. Non pensa solo a se stesso, ma spesso ragiona per il gruppo. Gli brucia non giocare, ma si allena sempre con grande voglia e veemenza. Ci sta che a volte sia deluso, ma avrà il suo spazio e stiamo provando a cambiare qualcosa. - Condizioni di Zapata e rinnovo del contratto Sul tavolo c'è il rinnovo, lui sta facendo di tutto per recuperare. Ci vorranno ancora due settimane.

Il Milan è diventato squadra?
Bisogna sacrificarsi. A me piace quando siamo corti e giochiamo in venti-venticinque metri aiutandoci tutti. Ovvio non può piacere a tutti difendere, ma la differenza è stato il fatto di giocare da squadra e sacrificarsi l'uno per l'altro, giocando a tutto campo e correndo molto. Dobbiamo continuare su questa strada.

Il Milan ideale di Gattuso?
Qual è la squadra ideale? Non lo so, penso che si possa fare anche qualcosa di diverso e provare a farlo. Ci stiamo ragionando e non è detto che giocheremo sempre allo stesso modo da qui a fine anno, ma dobbiamo lavorare in allenamento.

Paquetà e il dramma Flamengo?
Ho parlato poco con lui, so che ci ha parlato Maldini. So com'è la vita lontano da casa, questa è stata una tragedia pazzesca. Grande vicinanza a lui, alle famiglie dei ragazzi e al Flamengo, così come alla famiglia di Emiliano Sala e di Emiliano Bortuzzo.

Condizioni di Caldara?
Sta lavorando e bisogna ascoltare le sue sensazioni. Ha grande voglia, ma dev'essere lui a sentirsela.

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