"Sono stufo di parlare di moviola in campo. Chi sta davanti al monitor pensa di fare l'arbitro. A Napoli addirittura il guardalinee ha detto all'arbitro di assegnare il rigore". Così Massimo Mauro, ex centrocampista di Napoli e Juve, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul rigore delle polemiche di Napoli-Inter. "Sono tutti impazziti. Il Var è una macchina infernale che non rispecchia quello che succede in campo. Quando si riguarda un episodio c'è una confusione terribile. Sono tutti in difficoltà, non riescono a gestire questo strumento, che sarebbe fantastico se ci fosse un protocollo semplice L'arbitro deve arbitrare la partita e il Var interviene quando c'è un errore marchiano. Fine. Se può intervenire su qualsiasi buffetto, è una barzelletta. Per quanto riguarda il campo, il Napoli è stato troppo avvantaggiato dal rigore, però poi ha fatto la partita. Anche l'Inter ha giocato, sono due le squadre che si giocheranno lo scudetto fino in fondo". Tudor più vittima o più colpevole? "La Juve è da due anni che ha difficoltà a ricostruire. Dopo i campioni di 6-7 anni fa, ha fatto fatica a ritrovarli - aggiunge Mauro - Quelli buoni li ha venduti, avevano un sacco di italiani buoni e per fare cassa li ha dati via. Bisogna mettersi d'accordo e capire se la Juve deve mantenere il suo status da squadra che lotta per vincere campionato e coppe oppure deve ridimensionarsi e ballare tra il quarto e l'ottavo posto. La Juve di adesso ha buonissimi giocatori ma non ha quei 3-4 grandi campioni per il salto di qualità. Per prendere i campioni bisogna spendere o costruirli. Il settore giovanile fa un lavoro straordinario, ma poi quando arrivano a 22-23 anni li vendono. Le difficoltà sono legate anche al fatto che i nuovi dirigenti sono stati nominati molto tardi, hanno cominciato ad agosto, Tudor non era sicuro del posto e tutto questo poi si ripercuote sulle partite. La Juve non deve fare come l'anno scorso, non deve cambiare allenatore. Questi giocatori possono lottare per il quarto posto. Ma non di più".