L'ex commissario tecnico non ha nascosto il desiderio di riconciliarsi con il presidente Gravina: "Non credo sarebbe un problema ricomporre"
© afp
"Per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la Nazionale: io ho vinto con i club, ma se vinci con l’Italia è un’altra cosa. E perché si tornerebbe sempre dove si è stati felici". Roberto Mancini a Coverciano "stava da Dio", tuttavia il rapporto con gli azzurri si è improvvisamente incrinato tanto da spingerlo alle dimissioni e a intraprendere un'"infelice" esperienza in Arabia Saudita.
A distanza di alcuni giorni dall'esonero di Luciano Spalletti, suo successore, il tecnico marchigiano è pronto a ricominciare da zero, anche a sedere nuovamente sulla panchina dell'Italia come spiegato in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. "Mi sono pentito della scelta che ho fatto, soprattutto ci sta dire che se io e Gravina avessimo parlato di più in quelle settimane, e anche prima, per chiarire certe situazioni, non sarebbe successo nulla. Ma a volte si decidono anche cose sbagliate - ha raccontato Mancini -. È vero che non sentivo più la fiducia di prima, ma dovevo parlarne con il presidente: potevo farlo, questa è la mia colpa. Oggi, chissà, saremmo ancora insieme: per provare ad andare al Mondiale. E magari, dopo aver vinto l’Europeo, per tentare la doppietta".
Insomma, qualora le incomprensioni fra l'allenatore jesino e il presidente federale dovessero risolversi, si potrebbe giungere a un Mancini bis puntando a centrare l'accesso ai Mondiali, anche passando dai play-off che lo fermarono proprio nel 2022: "Sarebbe una bella sfida non ci sono dubbi. Anche un bel rischio, sì. Ma a volte bisogna prenderselo qualche rischio, no? L’unico debito che sento con i tifosi è proprio quello: che, come ho sempre detto, mi sarebbe piaciuto, e mi piacerebbe, vincere un Mondiale - ha aggiunto Mancini -. Quando iniziai, nel 2018, dissi che volevo vincere l’Europeo e mi diedero del matto: sembrava un’utopia, parlavano dell’Italia come della settima, ottava favorita. Abbiamo vinto scollinando semifinale e finale ai rigori? E l’Argentina non ha vinto il Mondiale battendo ai rigori l’Olanda e la Francia? Il nostro è stato un percorso lungo quattro anni, fatto di vittorie, di record: non una casualità. Io sono convinto che ci siano tutti i mezzi necessari per essere al Mondiale fra un anno. Anzi, sono abbastanza sicuro che ci andremo: a sentire certi discorsi sembra che siamo già fuori...".
Alla domanda secca se Mancini potesse tornare sulla panchina azzurra, l'ex commissario tecnico non si sbilancia, anche se fa intendere come un'eventuale proposta non sarebbe scartata: "Oggi non so quello che succederà e non è il momento di entrare in certi discorsi. Ma che ho sbagliato scelta, che non lo rifarei, l’ho detto mesi fa, non negli ultimi giorni. In tempi non sospetti, diciamo così - ha concluso Mancini -. Non credo sarebbe un problema ricomporre con Gravina. Ci siamo già visti, ci siamo parlati, il presidente sa che nella vita si fanno anche errori. Essersi capiti su questo è la cosa più importante, al di là di quello che accadrà".