SERIE A

Lega, Casini: "Plusvalenze tema serio, il problema è l'abuso"

Il presidente di Lega al termine della riunione: "Ci sono società che vivono in modo sano di questo"

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Lega, Casini: "Plusvalenze tema serio, il problema è l'abuso" - foto 1
© ipp

"Plusvalenze? Il tema è serio, ne abbiamo parlato anche nei mesi scorsi. La plusvalenza in quanto tale non è il male, fa parte del mercato e ci sono società che vivono in modo sano grazie alle plusvalenze. Il problema è quando si sviluppa un abuso ed è quello che va verificato con attenzione, non solo in Italia". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini in conferenza stampa dopo l'odierna assemblea. "Sulla vicenda c'è una decisione in corso, ho apprezzato molto le parole del ministro Abodi, è importante capire perché e quindi le spiegazioni. Aspettiamo di leggere le motivazioni, mentre commenti più approfonditi verranno fatti quando sarà chiusa - ha proseguito -. È problema non solo della Lega, ma del sistema calcio non solo italiano. Non è semplice, ma è indubbio che non è problema che può risolvere una componente da sola".

Casini ha poi parlato anche del bando per la vendita dei prossimi diritti televisivi: "Il punto principale toccato nel corso dell'assemblea è stato l'approfondimento sulle strategie per i diritti tv del prossimo ciclo 2024/27. C'è stato un inizio di discussione che continuerà con una assemblea dedicata a metà febbraio e poi proseguirà fino alla pubblicazione del bando nelle prossime settimane".

"Tra le discussioni c'è stata poi l'approvazione all'unanimità di un testo per l'accordo collettivo con l'Assocalciatori, è una proposta e poi ci sarà un'ulteriore discussione con l'AIC per arrivare poi alla stipula. Sulle riforme, porteremo delle ipotesi di riorganizzazione della Lega a partire dal tema media company, in modo da mettere un punto e decidere se realizzarla e come - ha proseguito -. Allungamento della vendita dei diritti a 5 anni? È sicuramente una freccia in più nel nostro arco. Poi c'è l'ipotesi di prorogare quello attualmente in corso da tre a cinque anni, ma per come ho letto l'emendamento serve un accordo tra tutte le parti, è solo una possibilità".

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