La sconfitta di Torino non ha lasciato rimpianti in Roberto D'Aversa che è tornato a parlare in conferenza stampa in vista del match con il Napoli. L'allenatore del Lecce ha smentito le voci secondo cui contro la Juventus sia stato applicato il turnover, spiegando ai giornalisti le proprie decisioni, in particolare in mediana. "Le scelte a centrocampo dipendono anche dal centrocampo della squadra avversaria. Quando si perde una partita non si può essere contenti, ma va analizzata come si deve, chi avevamo contro, il nostro percorso, il fatto di aver vinto col Genoa che poi fa 4-1 alla Roma. Non era doveroso vincere con la Juventus. Abbiamo concesso veramente poco con un atteggiamento aggressivo, ma non abbiamo portato un risultato decisivo a casa. Sul calcio d'angolo, anche se non c'era, siamo venuti meno noi. Dove? Abbiamo fatto un'ottima fase difensiva, non ricordo parate di Falcone. Nella parte finale si poteva far meglio. Non è che tutte le squadre vanno a Torino e creano 20 palle gol".
L'ex tecnico del Parma ha fatto luce anche sulla possibile formazione che scenderà in campo nel pomeriggio di sabato 30 settembre contro i partenopei: "I ragazzi si allenano bene, per me son tutti titolari. Venuti si è sempre espresso bene in allenamento. In determinati ruoli posso fare più scelte ed è giusto si ragioni. Basti pensare a Dorgu-Gallo, Gendrey-Venuti, Strefezza-Sansone... quando ci son tre partite a settimana bisogna cercare la performance del calciatore. A Torino non abbiamo fatto turnover. Venuti e Oudin per me sono titolari. È chiaro che, dove è possibile, qualche cambiamento domani ci sarà".
D'Aversa ha anche analizzato le possibili difficoltà che i giallorossi potrebbero incontrare nella sfida del Via del Mare: "Se devo elencarle tutte non finiamo più. Loro sono campioni di Italia, hanno una squadra completa con giocatori di gamba e qualità. Osimhen attacca la profondità ed è uno dei migliori in Europa. È una squadra completa che, a differenza della scorsa avversaria, ama il fraseggio. Da parte nostra ci deve essere la volontà di fare una grandissima prestazione. Se andiamo in campo per pareggiare... non ce lo possiamo permettere".