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Leao e Tonali, numeri da record. Attacco Juve quasi... nella storia

Il portoghese del Milan sale a quota 7 nella speciale classifica degli assist, mentre i bianconeri rischiano di eguagliare il primato negativo dei gol realizzati nei campionati a 20

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© Getty Images

Milan 80, Inter 78. Nel rush finale tricolore la terz’ultima tappa regala le vittorie in differita ma entrambe in rimonta delle due battistrada. Milan a 4 punti dallo scudetto numero 19 che permetterebbe l’aggancio a quei cugini che sperano ancora nella doppia stella. Milan-Atalanta e Cagliari-Inter domenica prossima, quindi il gran finale con Sassuolo-Milan e Inter-Sampdoria, questi gli ultimi 180 minuti rossonerazzurri).

TICKET – Assist di Leao, gol di Tonali. Il successo del Bentegodi ha questi ingredienti, con il portoghese che sale a quota 7 nella speciale classifica degli assist e il lodigiano che tocca quota 5 reti. Nella scorsa stagione al Milan il numero 8 non aveva mai segnato, nelle tre precedenti con il Brescia tra B e A di gol ne aveva realizzati 6. Per Tonali compleanno numero 22 con doppietta, la prima della carriera, preceduta peraltro da un gol da centravanti vero annullato per un piedino malandrino in fuorigioco.

SORPASSI – Il 3-1 di Verona non regala al Milan solo il controsorpasso sull’Inter. Racconta anche di una vittoria in rimonta dopo l’iniziale gol gialloblù di Faraoni. Esattamente come in (doppia) rimonta era arrivato il 3-2 dell’andata a San Siro più di sei mesi fa. Quel 16 ottobre 2021 la squadra di Tudor aveva addirittura chiuso il primo tempo avanti di due gol per le reti di Caprari e (su rigore) di Barak. Nella ripresa il tris rossonero con Giroud, un rigore di Kessie e il rocambolesco autogol di Gunter.

LEADER – La crescita di Lautaro Martinez è esponenziale ed è fotografata dai numeri: 6-14-17-19. Non è una quartina da giocare al lotto ma il bottino raccolto dal bomber argentino nei suoi quattro campionati italiani. In testa, adesso, il Toro non ha ovviamente traguardi personali visto che la lotta per lo scudetto è ancora aperta e che mercoledì a Roma è in programma la finale di Coppa Italia. Ma la maturazione dell’attaccante classe ’97 è testimoniata proprio da questa progressione che lo porta a più che triplicare nella sua quarta annata in nerazzurro il numero di gol segnati nel suo primo campionato in Italia. Quando ancora mancano due giornate, Lautaro può toccare/sfondare quota 20. Di sicuro, per la prima volta, sarà il miglior cannoniere dell’Inter che nei due tornei scorsi aveva avuto in Romelu Lukaku (24 gol nel campionato 2020-21 e 23 nel 2019-20) il miglior marcatore. Diciamo che Martinez torna a issare la bandiera d’Argentina alla Pinetina. Dall’anno del Triplete in poi infatti su 12 campionati solo in tre occasioni (le due citate di Lukaku e nel 2010-11 con i 21 centri di Eto’o) il bomber nerazzurro non aveva i colori cari al vicepresidente Javier Zanetti. Per il resto in casa Inter è sempre stata “dittatura argentina” in tempi recenti con Milito e Palacio due volte e Icardi in cinque occasioni migliori goleador di squadra.

RECORD – Lazio in casa e Fiorentina al Franchi. La Juventus – attesa mercoledì dalla finale di Coppa Italia all’Olimpico – ha due partite per evitare un’onta: quella di eguagliare il record negativo dei gol segnati nei campionati a 20 squadre. Con sole 55 reti realizzate in 36 partite l’attacco di Allegri rischia insomma di passare alla storia. Solo due volte su un totale di ventuno tornei a 20 squadre la Juve aveva segnato così poco: 57 i gol nel campionato 2010-11 (quello con Delneri in panchina; migliori marcatori Quagliarella e Matri con 9 centri) e 55 (la stessa cifra odierna) nel 2009-10 (con Zaccheroni che subentrò in corso d’opera a Ferrara e Del Piero top scorer con 9 reti). A corredo di un campionato da dimenticare ricordiamo che finora nessun attaccante juventino è in doppia cifra: 9 Dybala, 8 Morata, 6 Vlahovic e 5 Kean.

BAGARRE – Il pareggio firmato dal cagliaritano Altare al nono minuto di recupero nella sfida dell’Arechi infiamma una lotta salvezza che in caso di successo della Salernitana avrebbe quasi stabilito i suoi verdetti. Invece a due giornate dalla fine in linea puramente teorica anche il Venezia ha qualche piccola chance. Ovviamente Salernitana 30, Cagliari 29 e Genoa 28 sono lì a giocarsi un posto al sole, con le altre liguri (Sampdoria e Spezia) che a quota 33 non possono ancora ritenersi del tutto in salvo. I campani, trascinati dal Mago delle salvezze impossibili Davide Nicola, hanno comunque il destino nei loro piedi: vincendo a Empoli e nell’ultimo turno contro l’Udinese la Salernitana centrerebbe un’impresa equiparabile a uno scudetto.

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