LE SDOTTORATE

Le sdottorate: Napoli come il Milan 1996-97, un Genoa da... zona Europa

Per gli azzurri molte le analogie con l'annata rossonera 1996-97. Il Genoa e quel "maledetto quarto d'ora"...

di
  • A
  • A
  • A

Il gol di Rabiot permette alla Juventus di accorciare sull’Inter fermata a Marassi e adesso distante solo 2 punti. Il gol di Pulisic consente al Milan di uscire dalla crisi e di allungare a +5 sul quinto posto. Gol ma soprattutto… assist. Perché la rete che ha deciso Juve-Roma ha il timbro serbo di Vlahovic così come quella che ha regalato i tre punti ai rossoneri contro il Sassuolo ha l’impronta algerina di Bennacer. Due cioccolatini serviti su un piatto d’argento.  

GIALLO PREVENTIVO – Prima di ogni partita di Juventus e Roma sarebbe buona norma che gli arbitri… ammonissero preventivamente Federico Gatti e Gianluca Mancini. I due sono insopportabilmente scorretti (entrambi), strafottenti (soprattutto Mancini), tecnicamente limitati (soprattutto Gatti). Certo, segnano spesso per essere difensori (in A 14 reti in 192 presenze per il romanista; 3 gol in 34 gare per il bianconero), ma resta il fastidio per la loro antisportività spesso non punita a dovere dai direttori di gara. E infatti anche ieri sera i due dovevano essere ammoniti e l’hanno fatta franca come (troppo) spesso succede.

SPROFONDO AZZURRO – I 17 punti dalla vetta sono un distacco che dopo 18 giornate una squadra con lo scudetto sul petto non aveva mai sofferto in tempi recenti. Il Milan lo scorso anno, dopo il titolo del 2021-22, chiuse al quarto posto a -20 dal Napoli ma… dopo 38 giornate. Calcolando gli ultimi 40 campionati troviamo sei esempi di una fresca scudettata sprofondata l’anno successivo nelle retrovie. Capitò alla Juventus 1984-85, sesta a -7 dal Verona (quando però la vittoria valeva 2 e non 3 punti) ma vincitrice della (tragica) Coppa dei Campioni all’Heysel. L’anno dopo toccò proprio al Verona: dodici mesi dopo la grande impresa i gialloblù conquistarono solo 29 punti, a -16 dalla Juve campione. Anche dopo il suo secondo scudetto il Napoli fece un campionato anonimo chiudendo nel 1990-91 in ottava posizione a quota 37, a - 14 dalla Sampdoria. E i blucerchiati nella stagione successiva allo scudetto ’91 terminarono sesti a -18 dal Milan tricolore arrivando però a giocare a Wembley la finale di Coppa Campioni persa contro il Barcellona. In era 3 punti, ritardo pesante per la Juve 1998-99: settimo posto a -16 dal Milan scudettato di Zaccheroni con cambio in panchina in corso d’opera (Ancelotti al posto di Lippi). A ben vedere il tracollo azzurro di oggi richiama molto da vicino quello del Milan stagione 1996-97. Molte le analogie: i rossoneri persero Fabio Capello (appena passato al Real Madrid dopo il titolo ‘96), presero un tecnico straniero con esperienza nel nostro campionato (l’uruguaiano Tabarez) che poi venne sostituito in autunno inoltrato da un amatissimo allenatore “della casa” come Arrigo Sacchi. Insomma, “mutatis mutandis” (come dicevano i latini) Capello sta a Spalletti, Tabarez sta a Garcia e Sacchi sta a Mazzarri (anche se in realtà l’Arrigo aveva vinto qualcosina in più di Walterone…).

GRIFONE IN ORBITA – È un Genoa ferma-grandi quello di Alberto Gilardino. Dopo l’1-1 imposto alla Juventus, ecco l’Inter capolista fermata con lo stesso risultato. In precedenza da Marassi era tornato a casa con un punticino in rimonta il Napoli (2-2) e aveva perso secco la Roma (4-1), con i rossoblù che qualche giorno prima avevano espugnato l’Olimpico laziale (0-1 gol di Retegui) perdendo solo (immeritatamente) con il Milan contro quelle squadre considerate tradizionalmente “grandi”. Il Genoa ha 20 punti in queste prime 18 giornate, non male per una neopromossa (il Frosinone ne ha 19 e il Cagliari 14). Eppure senza quell’ultimo “maledetto quarto d’ora” il Grifone di punti ne avrebbe ben 27 e lotterebbe per l’Europa. A fronte di un solo gol segnato nei minuti finali (Ekuban all'87' in casa del Sassuolo che è valso due punti per il 2-1 finale), sono state ben otto le reti incassate dalla squadra di Gilardino dal 75esimo in avanti per un totale di 9 punti in meno: Radonjic al 94’ in Torino-Genoa 1-0; Raspadori al 76’ e Politano all’84’ in Genoa-Napoli 2-2; Oudin all’83’ in Lecce-Genoa 1-0; autogol Matturro al 91’ in Udinese-Genoa 2-2; Pulisic all’87’ in Genoa-Milan 0-1; Monterisi al 94’ in Frosinone-Genoa 2-1 e Dany Mota all’83’ in Monza-Genoa 1-0.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti