Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

SDOTTORATE

Le Sdottorate: Chiellini antisportivo, Spalletti che numeri e Mou fa meglio di Fonseca...

Fatti, numeri curiosità dell'ultima giornata di Serie A

di Matteo Dotto
04 Apr 2022 - 07:03
 © Getty Images

© Getty Images

Derby d’Italia intenso ma bruttino sotto l’aspetto tecnico e molto pasticciato sotto quello arbitrale: a nostro personalissimo giudizio, generoso (come si diceva una volta) il rigore concesso da Irrati by Var, assurda la ripetizione (doveva essere convalidato il gol sulla ribattuta). Alla fine l’Inter conquista senza incantare il suo primo successo esterno del 2022 e ridà fiato alle speranze scudetto mentre la Juventus interrompe a 16 la sua serie utile che aveva portato ben 38 punti. In chiave Champions però quella dei bianconeri è una sconfitta quasi indolore in quanto abbinata a quella dell’Atalanta. Sono 5 i punti di vantaggio dei bianconeri sulla quinta in classifica, quella Roma battuta peraltro dalla Juve sia allo Stadium che all’Olimpico.

ANTISPORTIVITA’ – A quasi trentotto anni e con al braccio la fascia di capitano di una società così gloriosa, certe sceneggiate sarebbe meglio evitarle. Stucchevole davvero il comportamento di Giorgio Chiellini (più volte recidivo in quanto ad antisportività nel corso della sua lunga carriera…) quando, nel primo tempo, ha cercato in tutti i modi (con finzioni davvero poco “british”) di provocare il secondo cartellino giallo a Lautaro Martinez nel corso di un normalissimo, sia pur falloso, contatto di gioco. Proprio ieri, fra l’altro, Chiellini superava Scirea nel computo delle presenze con la maglia della Juve (553 a 552). Ecco, diciamo che in quanto a doti tecniche e soprattutto a signorilità sul campo il paragone tra i due richiama quel detto: non confondere… gli stracci con la seta.

PARAGONI – Il netto e meritato successo di Bergamo proietta il Napoli a 66 punti. Ce ne sono ancora 21 in gioco, con un calendario azzurro abbastanza accessibile (con 4 partite su 7 al Maradona). Solo facendo bottino pieno il Napoli potrebbe sognare concretamente lo scudetto. In questo caso la squadra di Spalletti toccherebbe quota 87 punti, la seconda miglior performance in assoluto da quando la vittoria vale tre punti. Solo il Napoli di Sarri aveva fatto meglio con 91 punti raccolti nella stagione 2017-18 (quella dello scudetto perso… in albergo, in realtà perso per il ko di Firenze). Il tecnico di Certaldo potrebbe poi – raggiungendo gli 87 punti – fare meglio di tutti gli allenatori dell’era De Laurentiis al loro primo anno sulla panchina partenopea. Gattuso (subentrato la stagione precedente ad Ancelotti) lo scorso anno arrivò a 77. Lo stesso Ancelotti nel 2018-19 toccò quota 79. Il primo Sarri (2015-16) fece 82 punti. Benitez (2013-14) si fermò a 78. Mazzarri (2010-11) a 70. Edy Reja, con il Napoli neopromosso in A nel torneo 2007-08, di punti ne raccolse 50.

LA RISALITA – Chi dava per bollito Josè Mourinho forse comincia a pentirsi. Dopo il 3-0 nel derby, la Special Roma vince anche (senza brillare) in casa Samp. Per il tecnico portoghese la striscia di risultati utili consecutivi sale a quota 10, con 6 vittorie e 4 pareggi. Dietro l’angolo la Salernitana in casa, poi due test terribili lontani dall’Olimpico: Napoli e Inter. Lì si misureranno le reali ambizioni giallorosse. Intanto Mou la spunta di misura su Paulo Fonseca. Perchè se è vero che la Roma lo scorso anno aveva dopo 31 giornate gli stessi punti (54) di oggi, è altrettanto certo che rispetto al primo anno di Fonseca sono tre i punti in più della prima Roma di Mourinho (54 contro 51).

POLVERI BAGNATE – Non un gran momento per i tre centravanti azzurri, incapaci di segnare un golletto alla Macedonia e a secco (con l’eccezione rigorosa di Belotti, peraltro in tribuna come Scamacca a Palermo) anche in campionato. Immobile si è portato a casa una rotonda bocciatura (5, peggiore in campo) dal Messaggero. Scamacca e Raspadori (eroe dell’inutile vittoria in Turchia) hanno fallito l’esame di maturità. Tra gli altri attaccanti azzurri, a segno nel weekend Joao Pedro (rete del provvisorio e illusorio vantaggio del Cagliari a Udine) e Politano (per il momentaneo 2-0 del Napoli in casa dell’Atalanta).

LOTTA CONTINUA – Se è avvincente la lotta per lo scudetto, non meno interessante è quella per la salvezza. Data ormai per spacciata la Salernitana, dai 29 punti della Sampdoria ai 22 di Venezia e Genoa passando per i 25 del Cagliari, tutto è ancora in gioco per evitare le due piazze che portano dritte all’inferno cadetto. Questo pomeriggio il Genoa di un Blessin ancora imbattuto proverà a vincere al Bentegodi per agganciare i sardi di Mazzarri. E il 24 aprile a Marassi c’è un Genoa-Cagliari che sa tanto di spareggio-salvezza.  

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri