Le pagelle di Franco Piantanida con i protagonista della settima giornata di campionato. Direttamente da Pressing.
ADLI 6,5
Arrivando per ultimi, ci limitiamo, con la nostra solita, classica spremuta d’umiltà alla seguente considerazione: che voto gli avremmo dato se, giocando la stessa identica partita, si fosse chiamato Yacine di nome, ma Krunic di cognome? Lo stesso, identico voto, ma senza standing ovation.
KLAASSEN 6
Da quando è arrivato, un mese esatto fa, si sente questo sul suo conto: "Tornerà utile. Vedrai, è quel giocatore che tornerà utile”. Un po’ come quando, da neo-patentato, tuo papà ti dice: “Tieni sempre un cacciavite a stella in macchina, che tornerà utile”. In quel momento non sai come, quando e perché, ma tu tienilo nel bagagliaio e basta.
ANGUISSA 7,5
Attenzione, ha messo una nuova batteria nell’orologio che gli ha regalato Spalletti, quello che si era scaricato in estate e si era bloccato sull’ora dello scudetto. Il Lecce viene spazzato via dal movimento delle sue lancette secondo dopo secondo, tic, tac, tic, tac.
ORSOLINI 9,5
Dopo il rinnovo di qualche settimana, la società gli ha chiesto di “prendersi più responsabilità” e lui ha risposto “no, no, mi prendo la cittadinanza onoraria con una tripletta” dopo aver ammesso in un’intervista di essersi preso pure la “z” del bolognese. Devo farlo, devo dirlo, devo scriverlo: Orżolini 9,5.
GUDMUNDSSON 8,5
Non possiamo fare la sua pagella. Perché, mentre Gilardino dice “non esaltiamolo perché ce lo portano via”, il ragazzo fa sapere che in italiano conosce solo parolacce, e tra l’altro alcune calzerebbero pure a pennello per la descrizione della sua partita. Niente, stavolta non possiamo farla, ma in mezzo alla censura urliamo Gudmundsson 8,5.
LUCCA 7,5
Il voto senza commento della settimana, dopo l’errore senza commento di sette giorni fa, è Lucca.
RABIOT 5
Della frase “uno dei centrocampisti più forti della Serie A 2022/23” è rimasta solo la parte “uno dei centrocampisti”, anche perché corrisponde al suo codice ATECO, quello non glielo toglie nessuno. Il dubbio viene sulla descrizione dell’attività, che per adesso non è quella dell’anno scorso.
BOVE 7
Nella Roma solo Dybala tocca più palloni, ma solo uno in più di Edoardo: 10 ingressi nella trequarti del Frosinone, con 16 passaggi, vince 12 duelli, più di tutti, fa 7 contrasti, più di tutti, 4 falli, più di tutti. I numeri non spiegano il calcio, ma spiegano perché Mourinho lo chiama con affetto “cane malato”.
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