Per Colpani non serve la macchina della verità, Berisha voto extra-large e Bonaventura mostra l'abbonamento.
Il campionato consuma la sua dodicesima giornata, che anticipa la sosta per gli impegni delle nazionali, e Franco Piantanida come sempre mette alla lavagna i protagonisti, in positivo e in negativo. Ecco i voti del professore di Pressing.
BERISHA 10
A fine partita ha detto che “il voto non conta, l’importante è parare”. È uno dei tabù che noi siamo pronti a sfatare, perché dopo una prestazione del genere le dimensioni del voto contano, contano eccome.
DRAGUSIN 8
Detiene il record di respinte difensive in questa Serie A e sogna di diventare un centrale “50% Chiellini e 50% Bonucci”. Ma è la stessa pagella di un giocatore che fa un gol che non c’entra niente con la descrizione della sua pagella? Esatto.
PAYERO 7
È arrivato quel momento della stagione. Quel momento in cui uno dei soliti, 15, ignoti, acquisti estivi dell’Udinese si prende la scena e non la molla più. Nello specifico, l’argentino si prende il posto di Lovric e dopo i 5 punti con Monza, Milan e Atalanta, Cioffi avrà il coraggio di mollarlo in panchina?
THORSTVEDT 8,5
Un bancomat al contrario, come se al posto di prelevare, ti mettesse i soldi che vuoi nella carta. Perché l’inserimento nel POS avversario è il suo forte e quando digita il Pin il conto corrente neroverde aumenta: 3 gol in 5 partite, oggi è il Sassuolo è costruito intorno a lui.
KOSTIC
È il voto senza commento della settimana.
DORGU 6,5
“Sono Gloria ho lasciato la patente sul tavolo accanto alla frutta”. Liverpool, Barcellona, Bayer Leverkusen, Juventus, Atletico Madrid, le stanno provando tutte e qualcuno ha imitato pure Benigni al citofono in quel film pur di farsi aprire per convincere il Piccolo Diavolo.
COLPANI 7,5
Ossigenazione del sangue, frequenza cardiaca e sudorazione. Se diciamo che in nazionale non deve solo andarci, ma deve pure giocare titolare, gli elettrodi della macchina della verità non rileveranno alcuna variazione, possiamo stare qua tutta la notte e tutto il giorno dopo.
BONAVENTURA 8
8, 8,5 e 8. Per la terza volta in 12 giornate finisce nelle Pagelle di Pressing: Jack fai quello che vuoi, ma dacci almeno il tempo di inventare qualcosa di nuovo, ciao e grazie.
DIMARCO 10
Un gol talmente immaginifico che l’hanno visto pure nel nuovo stadio dell’Inter a Rozzano. Un gol che meriterebbe una statua, tipo l’esultanza alla Mark Bresciano. Ok, ma l’ha fatto apposta o no? Boh, ma chissenefrega, in fondo anche Cristoforo Colombo non sapeva mica che avrebbe trovato l’America ma nessuno frignò “eh, però voleva andare in India gnegne”. L’importante è finire nei libri di storia.
LUKAKU 5
Il leone Kimba è fuggito da un circo a Ladispoli, vicino a Roma, e si è aggirato per ore nelle vie della città. Scusate, ma in venti secondi dovevo attirare la vostra attenzione più di quanto fatto da Lazio e Roma in 95 minuti. Ce l’ho fatta?