Il presidente biancoceleste è furioso per l'inizio di campionato. Sarri ha tenuto a rapporto la squadra per uscire dalla crisi
Quattro punti nelle prime cinque giornate non è sicuramente da squadra vicecampione d'Italia. La Lazio, al netto del calendario complicato denunciato da Maurizio Sarri alla vigilia del campionato, ha paradossalmente vinto solo in casa del Napoli perdendo invece punti contro Lecce e Juventus in trasferta (due ko) e Genoa e Monza in casa (1 punto). Il tecnico è preoccupato della involuzione della sua Lazio, ma ad essere infuriato è il presidente Lotito che in vista dell'infrasettimanale contro il Torino ha annullato il giorno di riposo della squadra decidendo per il ritiro obbligatorio alla vigilia del match.
Solitamente il ritiro il giorno prima della partita a Formello è facoltativo, ma questa volta è scattato l'obbligo per i giocatori di rispondere alla convocazione nel centro sportivo. Non è la prima volta nell'era Sarri, bensì la terza e nei due precedenti casi è poi arrivato un successo. Scaramanzia a parte, la preoccupazione e la rabba serpeggiano in casa Lazio e qualche frizione durante e dopo Lazio-Monza 1-1 è stata avvertita anche tra Lotito e Sarri: "Dovevi mettere Castellanos" ha urlato il patro biancoceleste all'allenatore dopo la partita, sentito da tutti i presenti.
Uno scricchiolio che fa il paio con la situazione Lazzari, scontento per la terza panchina consecutiva e richiamato tanto dallo staff tecnico quanto dalla dirigenza. Il tutto in un contesto elettrico in cui Sarri ha chiuso la rosa nello spogliatoio, escludendo anche staff e dirigenti, per cercare di capire il problema di un approccio al campionato più che preoccupante. Psicologico probabilmente, ancora più che tecnico. E la sola partenza di Milinkovic-Savic, per quanto pesante, non può giustificare i passi indietro di un gruppo capace di arrivare secondo nella scorsa Serie A.