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Lazio, Diaconale all'attacco: "Ammonizioni chirurgiche contro di noi"

Il direttore della comunicazione biancoceleste: "I limiti dipendono da fattori fisici, probabilmente vale anche per gli arbitri"

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Due sconfitte consecutive per la Lazio in Serie A e il sogno scudetto se non è del tutto svanito è solo per il ko della Juventus in casa del Milan. La squadra di Simone Inzaghi sta lottando contro l'emergenza infortuni, ma per Arturo Diaconale i motivi del crollo sono anche altri: "Contro il Torino ci sono state ammonizioni chirurgiche (Immobile e Caicedo diffidati ndr) e il rigore contro il Lecce non c'era - ha commentato il direttore della comunicazione della Lazio -. Non c'è un complotto, ma certi fattori incidono e diciamo che la nostra ripresa del campionato è stata faticosa".

Nel mirino di Diaconale ci sono i cartellini gialli raccolti contro il Torino da Immobile e Caicedo che hanno costretto Simone Inzaghi ad affrontare il Milan (0-3) senza centravanti: "Abbiamo subito qualche ammonizione chirurgica contro i granata. Escludendo la volontarietà e i complotti, sono comunque fattori che incidono". Anche sul rigore assegnato al Lecce, sbagliato poi da Mancosu, Diaconale ha da ridire come commentato a Radio Punto Nuovo: "Il rigore non c'era, che sia poi stato sbagliato è un altro paio di maniche. Bisogna rivedere le regole, se il tocco di mani è sempre rigore, che venga stabilito. È chiaro che i giocatori non possano tagliarsi le braccia, poi se c'è la volontarietà è un altro discorso, ma il rigore di ieri mi sembra eccessivo. Se si fissano regole di questo genere, ci saranno problemi di attaccanti che puntano ad avere rigori gettando il pallone addosso ai difensori".

L'aspetto fisico però è innegabile che stia penalizzando la Lazio: "A Lecce avremmo potuto fare una partita di gestione e ripartenza, ma i ragazzi non sono riusciti a farlo. Sono limiti che dipendono da fattori fisici, anche per gli stessi arbitri. Vediamo cosa accadrà".

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