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La presentazione del premio "Ferruccio Salvetti"

07 Mag 2025 - 19:01

Il Premio intitolato alla memoria di Ferruccio Salvetti ormai giunto alla terza edizione si svolge sin dalla sua pima edizione presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano. Si tratta di un Premio fortemente voluto dai suoi figli Alessandra (prematuramente scomparsa), Giandomenico (già dirigente sportivo di squadre toscane e attuale commissario di campo della LND) e Pierfrancesco (già arbitro e attuale Osservatore Arbitrale dell’AIA alla Serie D). Nasce con l’intento non solo di ricordare la figura di Ferruccio Salvetti, come uomo e come sportivo, ma anche per attribuire a figure del mondo del calcio e dello sport in generale, sia a livello nazionale che internazionale, un riconoscimento per l’impegno e la passione messi nell’attività svolta, da ciascuno dei premiati. Lo sport è stato sempre un connotato importante nella vita di Ferruccio Salvetti: uomo discreto, dedito al lavoro, alla famiglia e alla sua grande passione per l’arbitraggio. La storia di Ferruccio Salvetti è quella di un uomo che nato nel 1932 in umile famiglia contadina di un piccolo paese dell’Appennino Tosco-Romagnolo, San Piero in Bagno (FC) a pochi chilometri da Sportilia, e mandato a studiare in collegio a Firenze è cresciuto e si è formato alla Madonnina del Grappa con Don Giulio Facibeni, dove ha avuto modo di prendere un titolo di studio e di inserirsi nel mondo del lavoro. Per oltre 30 anni ha lavorato nella multinazionale farmaceutica Eli Lilly ricoprendo vari ruoli fino a diventare responsabile dell’ufficio acquisti. Allo stesso tempo, sempre iniziando alla Madonnina del Grappa come dirigente della squadra di calcio, conobbe l'arbitraggio attraverso Artemio Franchi, giovanissimo dirigente sportivo dell’epoca (negli anni successivi diventato Presidente della FIGC, Presidente Uefa e Vice Presidente Fifa) a metà degli anni ’50 che lo introdusse al mondo del fischietto al quale Ferruccio se ne appassionò fino al punto da far diventare l'AIA la sua seconda famiglia e alla quale fino agli ultimi giorni della sua vita ha dedicato tempo e partecipato all’attività. “Guardalinee” (come si chiamava una volta l’attuale assistente arbitrale) di Serie A dell’Associazione Italiana Arbitri (dal 1969 al 1981), nella sua carriera ha avuto modo di collaborare con i migliori arbitri italiani degli anni ’70-’80 da Casarin a Michelotti, da Menicucci a Ciacci e Giunti, da Agnolin a Lapi e Materassi solo per citarne alcuni. Arbitro benemerito e per 60 anni associato all’AIA, insignito della medaglia d’oro. Ma non solo amante del calcio, Ferruccio è stato un grande appassionato dello sport e dei suoi valori in generale, e a questa sua passione ha dedicato tutta la sua vita, diventando punto di riferimento per le giovani generazioni arbitrali come simbolo di discrezione, professionalità e attaccamento. Il Premio intitolato alla sua memoria nasce proprio con lo scopo di valorizzare quelli che sono stati per Ferruccio i pilastri fondamentali del suo percorso di vita all’insegna dello sport: l’impegno, lo spirito di sacrificio e la passione. Un percorso che umanamente, professionalmente e sportivamente lo ha ripagato in maniera importante. Proprio per questo motivo i suoi tre figli nel 2019, a più di cinque anni dalla sua scomparsa, hanno pensato che il modo migliore per ricordare Ferruccio fosse quello di istituire questo Premio. Il riconoscimento verrà attribuito ogni anno a personaggi che nel loro ambito hanno incarnato i valori dello sport tanto cari a Ferruccio, e sarà accompagnato da una motivazione che verrà letta in sala da un ospite. Per l’edizione 2019 del Premio, la prima, i premiati sono stati:
Michele UVA (allora Vicepresidente UEFA);
Gianluca ROCCHI (allora Arbitro Internazionale);
Paolo CASARIN (già Arbitro Internazionale e designatore arbitrale UEFA e FIFA);
Alberto MICHELOTTI (già Arbitro Internazionale)
Per l’edizione 2023 del Premio, la seconda, i premiati sono stati:
Roberto ROSETTI (Responsabile Arbitri UEFA);
Stefano BRASCHI (già arbitro internazionale e già designatore della Can A e B);
Deborah BIANCHI (arbitro di serie D e arbitro internazionale femminile UEFA);
Gabriele CIOFFI (già allenatore di Udinese e Verona in Serie A)
Duccio BAGLIONI (allora Vicepresidente AIA)
Matteo APRICENA   (già Designatore Can D)
Andrea LASTRUCCI (già arbitro internazionale di Calcio a 5, già istruttore e osservatore Uefa e Fifa) “alla memoria”
Marco RAVAGLIOLI  (già “guardalinee” Can A ed ex collega di coppia di Ferruccio Salvetti)

Alla manifestazione hanno preso parte di persona i premiati davanti ad una platea, di circa 200 persone, composta da rappresentanti delle Istituzioni sportive italiane, rappresentanti del mondo sportivo italiano, autorità, rappresentanti del mondo dei media, personaggi dell’impresa e della cultura. La manifestazione ha avuto una copertura mediatica (giornali, tv, web, social) a livello nazionale.

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