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Addio alla Super League: il racconto della giornata che ha "ucciso" il progetto

Le inglesi hanno fatto crollare il sistema: Perez e Agnelli alzano bandiera bianca

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Cronaca del giornata che ha ucciso la Super League. Dopo una mattinata di polemiche e dichiarazioni, la spallata al progetto è arrivata in serata con la scelta dei club inglesi di abbandonarlo. La decisione di sospendere la nuova competizione, con la volontà di studiare una formula diversa, è stata presa dopo una riunione fiume con le dodici società fondatrici.

afp

ATTESO COMUNICATO SUPER LEAGUE: SI VA AVANTI SENZA LE INGLESI
Secondo El Larguero su Cadena Ser è atteso nella notte un comunicato della Super League. I sei club rimasti comunicheranno la decisione di andare avanti anche senza le big inglesi. Sempre secondo Cadena Ser Juventus, Milan e Inter avrebbero deciso di restare.

MILAN VICINO ALL'ABBANDONO
Dopo l'uscita di Manchester City, Manchester United, Arsenal, Tottenham e Liverpool, si rincorre la voce di un addio imminente anche del Milan. Per ora nessun comunicato ufficiale dei rossoneri che potrebbe arrivare nelle prossime ore.

EL MUNDO DEPORTIVO: LA UEFA HA PAGATO LE SQUADRE INGLESI PER FARLE USCIRE
Soldi per abbandonare la Super League: secondo El Mundo Deportivo, la UEFA avrebbe offerto un'importante cifra alle big inglesi per lasciare la il progetto.

JURIC: "SUPER LEAGUE? SPERIAMO SIA NAUFRAGATA"
"Speriamo sia naufragata. Non mi piace, chi ama il calcio non può apprezzarla. Il mio presidente non va mai un euro sopra, siamo sempre precisi, altri lo fanno in allegria e devono fare qualcosa. Poi togliere queste emozioni a una città... non ho parole. Sono d'accordo con De Zerbi. Arrivano delle proprietà che vedono il calcio come business, ma il calcio non è Nba. Qua c'è passione, amore. Così non si fa, piuttosto bisogna abbassare gli stipendi, stare attenti nella gestione". Così Ivan Juric, allenatore del Verona, dopo la sconfitta contro la Fiorentina.

UFFICIALE: LASCIANO CINQUE INGLESI
La Super League non parla più inglese: Manchester City, Manchester United, Liverpool, Tottenham e Arsenal hanno annunciato l'addio al progetto. Manca ancora il comunicato ufficiale del Chelsea. Primo passo dei Citizens, poi a cavallo di mezzanotte sono arrivate le conferme delle altre big tranne quella dei Blues. I Gunners sul loro profilo twitter hanno scritto: "Ci scusiamo per l'errore". Restano le tre spagnole e le tre italiane che non si sono ancora espresse dopo la riunione d'urgenza. 

IL LIVERPOOL PERDE UNO SPONSOR
Tribus, l'orologio da polso ufficiale e partner mondiale del cronometraggio del Liverpool, ha annunciato la fine della sua collaborazione con il Liverpool a causa della sua adesione alla Super League.

STERLING SALUTA LA SUPER LEAGUE: "BYE"
"Ok bye", così Raheem Sterling ha commentato su Twitter la notizia dell'uscita ufficiale della sua squadra, il Manchester City, dalla Super League.


I GIOCATORI DEL LIVERPOOL: "LA SUPER LEAGUE NON CI PIACE"
"La Superlega non ci piace e non vogliamo che accada. Questa è la nostra posizione collettiva. Il nostro impegno nei confronti di questa squadra di calcio e dei suoi tifosi è assoluto e incondizionato", questo il comunicato congiunto dei giocatori del Liverpool contro la Super League.

BARCELLONA, LAPORTA: "DECIDONO I SOCI"
Il Barcellona vacilla: “Non entreremo a far parte della Super League fino a quando i soci del nostro club non voteranno per essa, dovrà essere una loro decisione, mi sembra chiaro”, dice Joan Laporta, presidente blaugrana, che si affida alla maggioranza.

LA JUVE SMENTISCE DIMISSIONI DI AGNELLI
Dalle 21 sta circolando prepotentemente la voce delle dimissioni di Andrea Agnelli dalla Juventus. Rumors che, però, la società bianconera ha smentito categoricamente: "Falso". 

ED WOODWARD SI DIMETTE DAL MANCHESTER UNITED
Il vice-presidente del Manchester United, Ed Woodward, designato ad essere il vice-presidente della futura Superlega, lascerà il club inglese al termine del 2021. Le dimissioni di Woodward giungono nelle ore in cui si rincorrono le voci di una possibile imminente uscita dello United al controverso piano per la creazione di un nuovo torneo.

IN SERATA RIUNIONE D'URGENZA DEI 12 CLUB 
In serata è prevista una riunione d'urgenza tra i 12 club fondatori della Super League per capire il futuro: appuntamento alle 23:30.

PURE UNITED, ATLETICO MADRID E BARCELLONA LASCIANO
La Super League sta crollando: dall'Inghilterra scrivono che anche il Manchester United uscirà a breve. In Spagna stesso discorso per l'Atletico Madrid, mentre il il destino del Barcellona sarà deciso da una votazione dei soci.

ANCHE IL MANCHESTER CITY PRONTO A LASCIARE
Anche il Manchester City, oltre al Chelsea, e' pronto a lasciare la Superlega. Lo riporta il 'The Sun'. Una fonte vicina alla Super League ha confermato al tabloid inglese che i Citizens hanno inviato una lettera per ritirarsi dal progetto.

CHELSEA, CECH MEDIA CON I TIFOSI
L'ex portiere ceco Petr Cech, oggi dirigente del Chelsea, sta cercando di convincere i tifosi dei Blues, assiepati davanti allo Stamford Bridge, di lasciare passare i pullman di Chelsea e Brighton, avversari questa sera in una gara di Premier League. Alcune centinaia di tifosi dei Blues hanno occupato la via d'accesso allo stadio, in protesta contro l'affiliazione del loro club alla Superlega. "Lo so, lo so, ma dateci del tempo. E lasciate passare i pullman", si sente dire Cech ai tifosi inferociti in uno dei molti video apparsi sui social in questi ultimi minuti.

BBC: "IL CHELSEA POTREBBE ABBANDONARE IL PROGETTO"
Il Chelsea potrebbe essere la prima societa' ad abbandonare il progetto della Superlega: secondo la BBC il club londinese sta preparando la documentazione necessaria per ritirare la sua adesione alla costituzione della controversa competizione.

LA FRANCIA DICE NO: "IL SISTEMA-DENARO DIVENTA RE"
Il sottosegretario francese agli Affari europei, Cle'ment Beaune, ha lanciato un appello a un fronte che si opponga al progetto di Superlega, che - ha detto ai microfoni di France Info - vuole ufficializzare che "il sistema-denaro diventa re". "E' la deriva di un sistema - ha detto Beaune - quello di far passare nel calcio il denaro davanti alla festa" dello sport, un sistema di "denaro sovrano, che esclude il merito, la solidarieta'". "Dobbiamo dire di no a questo tipo di competizioni, chiuse, basate sul denaro. Punto e basta", ha aggiunto Beaune. "Una competizione europea di questa natura - ha proseguito - e' contro natura. Auspico che l'Uefa prenda le misure piu' severe. C'e' un modello europeo dello sport e del calcio che consente di finanziare tutto un settore, dai dilettanti alle associazioni da quelli che arrivano piu' in alto o che sono piu' ricchi. E' un sistema di merito". Nel caso della Superlega sarebbe invece "un sistema chiuso, in cui dei ricchi si riuniscono fra loro e decidono di finanziare il loro 'cluster' di club ricchi escludendo tutti gli altri anche se vincono, se hanno successo sportivo". Confermando quanto trapelato ieri sera dall'Eliseo, Beaune ha concluso: "Proveremo, anche attraverso una legislazione europea, a rafforzare il sistema di finanziamento dei piccoli club e a far vincere questo modello europeo di calcio, di sport, di festa popolare. E' questo che il sistema del re denaro sta per distruggere".

TIFOSI DEL CHELSEA PROTESTANO DAVANTI ALLO STADIO
Chiamati a raccolta via social, folti gruppi di tifosi del Chelsea si sono radunati nei pressi dello stadio di Stamford Bridge, dove i Blues oggi giocano contro il Brighton, per protestare contro la Superlega (di cui il loro club e' uno dei soci fondatori). 'Scortati' da un buon numero di agenti di polizia, i supporter del Chelsea innalzano cartelli con scritte come "No alla Superlega", "Vergognatevi" o "Vogliamo le nostre fredde notti a Stoke". Secondo alcuni media inglesi, la societa' londinese ci sarebbe gia' ripensando ma per ora non ci sono conferme.

DALLA SPAGNA: UEFA TRATTA CON FONDO NUOVA CHAMPIONS
La Uefa sta trattando con un fondo d'investimento britannico con sede a Londra la creazione di una nuova Champions League. Lo riporta 'Mundo Deportivo' citando Bloomberg e RMC sottolineando che il budget iniziale per questa nuova competizione partira' da 4,5 miliardi di euro e potrebbe raggiungere i 7 miliardi. L'obiettivo e' contrastare il progetto della Superlega.

CAPITANO DEL LIVERPOOL CONVOCA I COLLEGHI DELLA PREMIER
Il capitano del Liverpool, Jordan Henderson, ha convocato tutti i capitani delle squadre di Premier League per discutere assieme quale posizione assumere in merito al progetto della Superlega. Dopo le critiche pubbliche, espresse ieri dal tecnico Jurgen Klopp e dal vice-capitano James Milner, oggi e' stato Henderson a promuovere un incontro tra gli altri capitani della Premier League. Con l'obiettivo, probabilmente, di creare un fronte unito, ed eventualmente una risposta condivisa. 

ULIVIERI: "JUVE, INTER E MILAN SARANNO ESCLUSE DA SERIE A"
"Juve, Inter e Milan esclusi dalla Serie A? Credo verra' fatto, forse non da quest'anno". Lo ha detto Renzo Ulivieri, numero uno dell'Assoallenatori, intervenendo a 'Un Giorno da Pecora' su Radio1 Rai. "E' una porcheria nei confronti del sistema calcio, anche ai livelli inferiori, pensata per delle squadre che hanno sbagliato tutto nella gestione delle societa' - ha aggiunto - E' una porcheria dal punto di vista sportivo e alla lunga si rivelera' tale anche da quello economico. La Juve ha vinto molti campionati perche' si e' organizzata meglio, perche' ha speso piu' soldi ma anche perche' ha fatto molti debiti. Negli ultimi tre anni hanno fatto errore gravissimi indebitando la societa'".

RUMMENIGGE: "BAYERN SOLIDALE CON BUNDESLIGA E CHAMPIONS"
"Il Bayern e' solidale con la Bundesliga. È sempre stato ed e' un grande piacere per noi poter giocare e rappresentare la Germania in Champions League. Ricordiamo tutti con affetto la nostra vittoria della Champions League 2020 a Lisbona, nn si dimentica un momento cosi' gioioso. Per il Bayern, la Champions League e' la migliore competizione per club al mondo". Cosi' il Ceo del Bayern Monaco, presidente del Bayern Monaco, che torna sulla nascita della Superlega. "I nostri membri e tifosi rifiutano una Super League", ha aggiunto il presidente Herbert Hainer. "Come Bayern, e' nostro desiderio e obiettivo che i club europei vivano la meravigliosa ed emozionante competizione che e' la Champions League e la sviluppino insieme alla UEFA. Il Bayern dice no alla Super League", aggiunge.

QUATTRO GIOCATORI DEL MANCITY USANO LE FRASI DI GUARDIOLA
Le frasi di Pep Guardiola sulla Superlega, con cui il tecnico ha bocciato l'idea di questo nuovo torneo riservato ai club piu' ricchi, sono state riprese dal Manchester City sui social del club. Ma a fare notizia e' il fatto che poi siano state state riprese, e ripostate, da quattro giocatori dei 'Citizens', che in questo modo hanno voluto esprimere la loro contrarieta' al progetto. Si tratta di Raheem Sterling, Benjamin Mendy, Aymeric Laporte e Riyad Mahrez, tutti d'accordo con l'allenatore.

CANTONA: "CHIEDANO AI TIFOSI"
Per Eric Cantona, sul progetto Superlega "non sono stati consultati dai grandi club" e questo "e' una vergogna". In un video pubblicato da BBC Sport, l'ex attaccante della nazionale francese e del Manchester United, interviene nel dibattito sul terremoto in corso nel mondo del calcio europeo: "vorrei dire qualcosa sulla Superlega - dichiara Cantona - da un anno guardiamo in tv le partite fra le migliori squadre e i migliori giocatori. Ed e' una grande noia, perche' i tifosi non ci sono. I tifosi, che cantano, saltano e incoraggiano la loro squadra. I tifosi sono la cosa piu' importante nel calcio, devono essere rispettati. I grandi club hanno chiesto il parere dei loro tifosi? Purtroppo, no. Ed e' una vergogna".

MENEGHIN: "LA SUPERLEGA E' IL FUTURO"
"Il modello Eurolega nel basket funziona e tra la nuova Superlega, Fifa e Uefa verra' trovato un accordo". Per Dino Meneghin il futuro non si ferma e viaggia sempre piu' veloce. L'icona del basket italiano, inserito nella Fiba Hall of Fame, e' da oltre 60 anni testimone diretto dell'evoluzione del mondo dello sport e non solo del basket. Primo italiano ad essere scelto nel draft nel 1970 quando venne chiamato dagli Atlanta Hawks (pur non giocando mai nel campionato professionistico statunitense), l'ex presidente della Fip dal 2008 al 2013, conosce bene la realta' Nba cosi' come quella continentale. Intervistato da LaPresse, Meneghin ha espresso la sua opinione sulla nuova realta' miliardaria messa in piedi dai 12 club europei che intendono organizzare un torneo chiuso, sulla falsariga di quello proprio dell'Eurolega. "Questa notizia non mi ha colto di sorpresa, da anni sento questa idea di cercare di fare una Superlega. Ci siamo passati noi nel basket con l'Eurolega quando questo gruppo ha messo in campo le proprie esigenze e alla fine si e' trovato un accordo che ha soddisfatto un po' tutti. Succedera' la stessa cosa. Non penso che societa' come Juventus, Milan e Inter si staccheranno completamente e faranno un campionato tipo Nba - ha spiegato - Sono persone intelligenti e troveranno un accordo dove ci saranno alcune societa' che saranno garantite lasciando lo spazio anche ad altre squadre che per investimenti e capacita' dello stadio possono trovare lo spazio per poter competere". 

GRAVINA: "NON DIFENDIAMO GLI SCUDETTI, MA LO SPORT"
"Juve, Milan e Inter rappresentano 72 scudetti? Il nostro compito non e' difendere gli scudetti ma il valore dello sport e di rispettare il radicamento sul nostro territorio. Non ci possiamo permettere di offuscare i tanti sacrifici di una filiera straordinaria che comincia dai dilettanti a salire. Il calcio e' un know how che appartiene alla gente e ai tifosi, pur riconoscendo grandi capacita' a importanti club che sono una vetrina altamente significativa per il nostro calcio". Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, intercettato dai cronisti all'uscita dal Congresso Uefa di Montreux, a proposito del progetto Superlega. "Non sono deluso - ha aggiunto a proposito del comportamento dei tre club italiani che hanno aderito - Capisco che ci sono dei momenti di grande difficolta', loro stanno vivendo un momento difficile come tutto il calcio italiano e mondiale. Dobbiamo ripartire alcune responsabilita', per quanto mi riguarda faro' di tutto perche' ci sia una accelerazione per far passare questa linea di innovazione sotto il profilo delle riforme ma soprattutto sotto il profilo del controllo dei costi. Non e' pensabile far passare come progetto innovativo un progetto che ha solo apparentemente l'obiettivo di aver maggiori ricavi".

MIHAJLOVIC: "INTER, MILAN E JUVE SE NE ANDASSERO"
"Se ne andassero e facessero il loro campionato. Giochiamo senza Inter, Milan e Juventus, altrimenti ti piace vincere facile. Io la vedo cosi', ma penso che avrei la stessa opinione anche se fossi stato il loro allenatore, non e' lo spirito dello sport. I soldi portano tutto, cosi' diventano piu' ricchi. Che facciamo? La differenza diventa ancora piu' grande, ora si puo' colmare, ma cosi' non lo so. Il Leicester potra' mai vincere uno scudetto?". Continua a parlare di Superlega Sinisa Mihajlovic nella conferenza stampa prepartita di Bologna-Torino. "Il calcio e' bello perche' chi si aspettava che il Leicester vincesse lo scudetto? Rimarra' nella storia. Poi chissa' che succedera', ho visto che i giocatori non potranno giocare l'Europeo. Tutto sara' in discussione: un Mondiale senza Messi e Ronaldo? Tutto falsato", dice ancora il serbo.

AMAZON: "NON COINVOLTI IN SUPER LEAGUE"
"Non siamo stati coinvolti in alcuna discussione per questa Superlega proposta". È quanto scrive Amazon Prime Video in una nota pubblicata sul proprio account Twitter ufficiale. "Amazon Prime Video comprende e condivide le preoccupazioni sollevate dai tifosi di calcio in merito a una Superlega. Crediamo che parte della bellezza del calcio europeo derivi dalla capacita' di qualsiasi club di raggiungere il successo attraverso le proprie prestazioni in campo". "Siamo orgogliosi di poter offrire ai nostri abbonati Prime il calcio che conta di piu' per loro e di presentare l'azione nei modi piu' innovativi, tra cui la Champions League in Germania e in Italia e la Premier League nel Regno Unito", conclude la nota.

IL TORINO SUI SOCIAL: "IL CALCIO E' COMPETERE LEALMENTE"
Non nomina mai la Superlega, ma il tweet del Torino in lingua inglese lascia spazio a pochi fraintendimenti. "Il calcio è competere lealmente - si legge sul profilo ufficiale del club granata -. Il calcio è vivere emozioni. Il calcio e' festeggiare. Il calcio è sognare. Questo e' il nostro sport. Questo è il calcio".

LA PREMIER AI CLUB RIBELLI: “ABBANDONATE I VOSTRI PROPOSITI”
"La Premier League, insieme alla FA, ha incontrato oggi i club per discutere le immediate implicazioni della Superlega. I 14 club hanno rigettato all'unanimità e con forza questa competizione. La Lega continuerà a lavorare insieme a tifosi, Governo, UEFA, FIFA, EFL, PFA e LMA affinché vengano protetti gli interessi del gioco. Richiameremo i club che sono coinvolti in questa competizione, affinché abbandonino i loro propositi immediatamente. La Premier League desidera ringraziare tutti coloro che hanno mostrato supporto in questo settimana di problemi così significativi. La reazione è la prova di quanto la nostra piramide aperta e la comunità del calcio significhino per la gente".

SANDULLI: "CHI ESCE NON PUO' RIENTRARE"
"Superlega? Se si crea un'altra competizione, che discende dalla Fifa e dall'Uefa, dal punto di vista giuridico e' un problema. Il problema e' stabilire se si possono tornare a giocare campionati Uefa, dopo essere stati in Superlega. Quando si sottoscrive un tesseramento ci si vincola per la federazione e mi auguro che ci sia il tempo di riflettere su questi problemi. Il muro contro muro non porta a niente. Gli atti unilaterali sono sempre sbagliati". Cosi' Piero Sandulli, presidente corte d'appello federale Figc, a Radio Punto Nuovo. "La crisi economica ha inciso. Chi ha sofferto di piu' la crisi economica pero' l'hanno sofferta piu' le squadre dilettantistiche. Il problema vero e' che quando si e' globalizzata la proprieta' delle squadre di calcio, i singoli campionati hanno perso attrattive. L'autonomia della filiera della legge del 2003 dice che se mi pongo fuori dalla federazione, non posso tornarci", ha aggiunto.

CODACONS: ESPOSTO AD ANTITRUST UE
Il Codacons presenta oggi un esposto all'Antitrust Ue e all'Autorita' garante della concorrenza sul caso della Superlega, in cui si chiede di aprire una indagine sui club che la compongono per la possibile fattispecie di abuso di posizione dominante. Alla base dell'esposto dell'associazione, le violazioni delle norme europee in tema di concorrenza e di mercato che rischiano di alterare il settore del calcio danneggiando i tifosi. All'interno dell'esposto del Codacons si ricostruisce la situazione patrimoniale delle tre societa' italiane che hanno aderito alla Superlega (Juventus, Milan e Inter). Si legge nell'esposto: "per quanto concerne le tre squadre italiane che avrebbero aderito alla Superlega europea ovvero Juventus, Milan e Inter occorre fare una attenta analisi a conferma e a riprova degli intenti solo ed esclusivamente economici che le hanno animate e non certo per dare lustro al mondo del calcio. Ne e' riprova che l'annuncio della Superleague sarebbe valso alla Juventus oltre 180 milioni di euro di capitalizzazione in piu' a Piazza Affari, e il titolo del club bianconero che ha segnato un balzo del 17,85% a 0,911 euro per azione. Il Report Calcio 2020 curato dalla Federazione italiana gioco calcio (Figc) mostra che il valore di produzione del calcio professionistico e' stato, per la stagione 2018-2019, di 3,8 miliardi di euro (in crescita di 8,5 punti percentuali rispetto all'anno precedente). Durante il medesimo periodo le 20 compagini della massima serie avevano debiti per 4,5 miliardi". Il Codacons riporta poi nell'esposto i dati sulle perdite per i tre club emersi dai mass media che hanno analizzato i bilanci societari: 113,7 milioni di euro per la Juventus, 102 milioni di euro l'Inter, 195 milioni di euro il Milan. "In buona sostanza i tre club italiani aderendo alla SUPERLEGA si troverebbero immediatamente piu' ricchi, poiche' da quello che riportano i media, al momento dell'adesione alla SuperLega i club incasserebbero 350 milioni, poi potrebbero dividersi un montepremi di sei miliardi di euro, quanto potrebbe valere il nuovo torneo tra sponsor e diritti tv" - conclude il Codacons.

L'ECONOMISTA GIUDICE: "IL PESG ENTRERA' DOPO"
"Una inglese fuori dalla Superlega? Pensavo che quelle 12 ormai fossero blindate in Superlega. Io credo che il PSG entrera' in seguito nella Superlega. Io credo che sottosotto la FIFA e' d'accordo con la Superlega, perche' i rapporti tra Infantino e Ceferin non sono idilliaci. La separazione tra i top club e i club minori gia' c'e', quindi e' inutile parlare di questo. L'Atalanta viene come esempio classico di societa' di provincia, ma non dimentichiamo che l'Atalanta ha ceduto Diallo, di 18 anni per 30 milioni al Manchester United. Ma il Manchester United puo' farlo perche' incassa i diritti tv in tutto il mondo. Bisogna prendere atto che i club forti finanziano i deboli". Cosi' l'economista Alessandro Giudice, a Radio Punto Nuovo.

RANIERI: "HO SUBITI PENSATO AL LEICESTER"
"Leggendo quello che vogliono fare alcuni club europei la prima cosa che mi e' venuta in mente e' stata l'impresa del Leicester a prescindere dal fatto che allenassi Io quella squadra. Il bello del calcio e' questo: anche un club piccolo puo' ambire a qualcosa di importante anche contro i giganti del calcio mondiale. Questa e' l'essenza dello sport". Cosi' il tecnico della Sampdoria Claudio Ranieri sulla Superlega. Ranieri nella stagione 2015-16 conquisto' la Premier League alla guida del club inglese che aveva come obiettivo una salvezza tranquilla. "Parliamo del sociale: Leicester ha una delle piu' grandi concentrazioni della popolazione indiana. C'era stata una condivisione bellissima con i cittadini inglesi, insieme venivano allo stadio: non c'e' solo l'aspetto sportivo ma anche quello sociale. La Superlega e' un'idea sbagliata forse nata per coprire i debiti che hanno ma non e' giusto. Mi auguro che Fifa e Uefa abbiamo gli strumenti e la volonta' di lottare contro questo gigante", afferma Ranieri.

PSG, AL-KHELAIFI: "SUPER LEAGUE NON RISOLVE I PROBLEMI"
"Riteniamo che qualsiasi proposta senza il supporto della UEFA non risolva i problemi che attualmente la comunita' calcistica deve affrontare, ma e' invece guidata dall'interesse personale". Cosi' il presidente del Paris Saint-Germain, Nasser Ghanim Al-Khelaifi, in una nota sulla Superlega. "Il Paris Saint-Germain e' fermamente convinto che il calcio sia un gioco per tutti. Sono stato coerente su questo fin dall'inizio. Come squadra di calcio, siamo una famiglia e una comunita', il cui tessuto sono i nostri fan, credo che non dovremmo dimenticarlo - prosegue il numero uno del club francese -. C'e' una chiara necessita' di far avanzare il modello di competizioni UEFA esistente, presentato ieri dalla UEFA e che conclude 24 mesi di ampia e collaborativa consultazione in tutto il panorama calcistico europeo. Il Paris Saint-Germain continuera' a lavorare con la UEFA, la European Club Association e tutte le parti interessate della famiglia calcistica, sulla base dei principi di buona fede, dignita' e rispetto per tutti ".

DUE CLUB INGLESI CI RIPENSANO, ANZI NO
Di fronte alle crescenti proteste del mondo del calcio contro il progetto della Superlega due club inglesi, probabilmente Chelsea e Manchester City, starebbero pensando di riconsiderare il proprio coinvolgimento. Secondo i rumors raccolti dal Times e dal Guardian, che citano fonti interne alla Federcalcio inglese, i dirigenti di due club inglesi nelle ultime ore avrebbero manifestato dubbi e preoccupazioni sulla scelta di andare allo scontro con le autorita' calcistiche. Non escludendo una clamorosa retromarcia. Un'ipotesi, quest'ultima, smentita dalla Bbc, che - citando fonti interne ai club - liquida le indiscrezioni circolate come tentativi di destabilizzare il fronte ribelle.

ANCHE TIFOSI INGLESI A RIUNIONE CON PREMIER JOHNSON
Anche i rappresentanti delle tifoserie dei sei club inglesi coinvolti nella Superlega hanno preso parte questa mattina alla riunione convocata dal premier Boris Johnson con i vertici del calcio inglese. L'Arsenal Supporters Trust (Ast), che riunisce i tifosi dei Gunners, si e' detto "felice di aver sentito il Primo ministro promettere che fara' il possibile per bloccare la Superlega", contro cui si e' gia' schierata "la stragrande maggioranza dei tifosi". Dopo l'incontro con Johnson, l'Ast e le altre tifoserie si confronteranno anche con il leader dell'opposizione Sir Keir Starmer, a dimostrazione - spiega lo stesso Ast - "che il sostegno da parte di tutta la politica e' benvenuto e dimostra che la nazione e' unita contro questi club avidi".

FEDERCALCIO FRANCESE: "PUNIRE I CLUB"
Il presidente della federcalcio francese, Noel Le Graet condanna fermamente il progetto della Super League e chiede sanzioni se i club interessati persistono nella loro idea. "E' veramente uno scandalo. Il presidente della UEFA (Aleksander Ceferin) e della FIFA (Gianni Infantino) sono sulla stessa lunghezza d'onda, prosegue. Questa mattina hanno fatto un discorso molto vicino l'uno all'altro per condannare questo progetto", ha dichiratao. "Non si puo' restare impuniti se i club persistono su questo percorso che non mi sembra realistico. Saranno sicuramente puniti, anche se all'inizio dobbiamo ancora darci una possibilita' di dialogo", ha aggiunto.

FEDERCALCIO SVIZZERA: “PIENO APPOGGIO A UEFA”
"La federcalcio svizzera fornisce il suo totale appoggio alla Fifa e la Uefa. Non si può lasciare il calcio nelle grinfie di qualche baronetto e speculatore". Lo ha detto Dominique Blanc, presidente della federcalcio svizzera oggi a Montreux, a margine del 45/o congresso dell'Uefa e commentando il progetto di Superlega presentato da dodici grandi club. "Il calcio tagliato dalle proprie radici non ha senso", ha aggiunto.

LIGA, TEBAS: "PEREZ DISPERATO"
"Gia' a dicembre 2020 dicevo che Florentino Pere'z era molto disperato, ora e' completamente perso. Il calcio non e' rovinato come dice lui, ne' la Super League, che e' uno dei problemi, puo' essere la soluzione. È la morte del calcio". Lo scrive in un tweet il presidente della Liga spagnola Javier Tebas, attaccando il numero uno del Real Madrid, tra i principali promotori del progetto Super League nonche' presidente della neo nata associazione.

INGHILTERRA, JOHNSON: “FERMEREMO QUESTO PIANO ASSURDO”
Il Premier Boris Johnson incontrerà a breve i vertici del calcio inglese, dai rappresentanti della Premier League a quelli della Federcalcio, per discutere quali iniziative, anche legali, intraprendere per bloccare la Super League, che il Primo ministro ritiene "assurda". In un articolo pubblicato sul tabloid Sun Johnson, che ha fatto sapere di voler incontrare anche le associazioni di tifosi delle squadre coinvolte nel controverso progetto, si è detto "terrorizzato" dalle implicazioni che la Super League potrebbe avere sui club dell'isola. E - in un messaggio rivolto direttamente ai tifosi - ha rinnovato la promessa di fare tutto il possibile per bloccare il progetto. "E' il vostro sport, e potete stare certi che farò tutto ciò che posso perché questo piano assurdo venga subito fermato".

SEGRETARIO GENERALE: "PARTENZA TRA 5 MESI"
"Potremmo iniziare tra cinque mesi". In un'intervista a 'Le Parisien', Anas Laghrari, segretario generale della Superlega, fa chiarezza sulle tempistiche legate al progetto che sta sconvolgendo il mondo del calcio. "Non sara' un un campionato chiuso, visto che un quarto delle squadre cambierebbe ogni anno. Ci saranno retrocessioni ogni stagione, come nei campionati che non sono tornei chiusi", ha assicurato. "Siamo pronti a distribuire piu' soldi alla Uefa, se questi soldi verranno poi investiti. Siamo pronti a sederci a un tavolo per parlare. Le minacce di esclusione non sono legali". La Superlega e' una competizione "che tutti vogliono vedere, che fa sognare, che rinnovera' un calcio entrato nella follia dei trasferimenti e del denaro", ha aggiunto Laghrari.

PREZIOSI: “OPERAZIONI CONTRO INTERESSI SERIE A”
"Abbiamo appreso la notizia della Superlega non tranquillamente e con il sorriso: si tratta di un'operazione che va contro gli interessi della A e di tutte le altre squadre, avrebbero dovuto essere molto più sensibili alla tutela del mondo del calcio. Mi sembra che tutto giri intorno a un problema economico e penso che le grandi avrebbero dovuto dare l'esempio, invece hanno fatto leva sulle proprie esigenze. Poi è legittimo che una società privata possa fare altre cose, ma all'interno di un'associazione non è opportuno comportarsi in questa maniera". Così il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, in merito alla SuperLega su RadioRai: "Dicono di voler continuare a restare in ambito locale ma i regolamenti parlano chiaro e penso che ci sarà una condanna da parte della Uefa, che lo ha già fatto capire: tutti i tesserati che faranno campionati diversi saranno esclusi da quello nazionale", ha spiegato. "Veramente una grande confusione e rivoluzione che non si capisce dove porterà".

ZAMPAGNA: "E' UNA BUFFONATA"
"Speravo di svegliarmi stamattina e vedere che era tutto uno scherzo, che magari questi 12 club si erano incontrati dopo aver bevuto qualcosa di piu' a tavola e avevano annunciato una cosa non vera. Invece purtroppo non e' uno scherzo". Cosi' l'ex calciatore Riccardo Zampagna, commentatore sportivo di Cusano Italia Tv, e' intervenuto ai microfoni della trasmissione 'L'Italia s'e' desta', su Radio Cusano Campus. "E' il dio denaro che vince sempre, ma stavolta devono stare attenti perche' non tutti sono d'accordo con loro. Uno dei piu' importanti personaggi del calcio europeo come Rumenigge non ci sta", ha proseguito. "Non so se poi manderanno via anche lui e metteranno qualcun altro come sta succedendo anche al Liverpool, dove Klopp non vuole. Questa superlega e' una buffonata enorme. Sembra che i calciatori che parteciperanno non potranno giocare Europei e Mondiali. Si va a rovinare tutto quello che e' stato fatto di buono dalla base. Si va a rovinare una coppa come la Champions che e' il sogno di ogni bambino". "Io non sono andato a giocare col Monaco di Guidolin per giocare con l'Atalanta", ha proseguito l'attaccante. "Quell'anno siamo arrivati settimi raggiungendo la Coppa Uefa. Il vero tifoso vuole un giocatore che suda la maglia, che e' bravo a giocare a calcio, vuole vedere un buon calcio magari con dei ritmi un po' piu' bassi rispetto a quelli attuali e piu' alti rispetto a quelli del passato. Il talento - ha concluso - ci deve essere, ma e' un gioco di squadra, non esistono solo le stelle". 

FERRERO: "AGNELLI BRAVO A RECITARE"
"Ho fatto tanti film nella vita e ogni film e' una storia ma questo speravo proprio di non vederlo e mi auguro che non esca mai nelle sale perche' sarebbe la fine del nostro calcio". Cosi' il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero in merito alla SuperLega in un'intervista al 'Secolo XIX'. "La Superlega rischia di distruggere il sistema calcio e quindi uccidere la passione di milioni di tifosi. Io faccio i complimenti all'ideatore di questa regia, il presidente della Juve Andrea Agnelli, a cui le cose che dovevo dire le ho gia' dette vis a vis in Lega Calcio ma i complimenti li merita per l'arte della recitazione che ha saputo mostrare. Nel senso che vorrei avere anch'io la sua freddezza, la sua capacita' di recitazione davvero cinematografica".

PROCURATORI: "TEMPO DI CAMBIARE"
"I giocatori non hanno preso parte ad alcun colloquio, non hanno avuto voce in capitolo negli eventi di questa settimana e tuttavia vengono utilizzati in questa discussione, ma e' indubbio cio' che diciamo da anni: il sistema attuale non e' sostenibile, e' tempo di cambiare in un modo che abbia senso per tutti i membri del mondo del calcio". Si esprime cosi' sul progetto di Super League The Football Forum (Tff), movimento internazionale di procuratori e calciatori e a capo del quale ci sono, tra gli altri, Mino Raiola e Jorge Mendes, quest'ultimo agente di Cristiano Ronaldo.

CONGRESSO UEFA, ATTESO ANCHE INFANTINO
Oggi il Congresso Uefa nel quale, giocoforza, si parlerà tanto di Super League e tutto ciò che ruota attorno. Attesi ospiti prestigiosi come Infantino (Fifa) e Bach (CIO) che dovrebbero schierarsi contro la nuova competizione.

ABETE: "DODICI CLUB NON ARROGANTI MA DEBOLI ECONOMICAMENTE"
"Di Super League se ne parla da decenni, non da anni, non e' una situazione innovativa. Credo che ci sia un'eccessiva attenzione su questo tema da parte degli organi di informazione. A livello comportamentale, e' un'operazione assolutamente inaccettabile sia nel metodo che nel merito. Il messaggio delle 12 societa' e' che la modifica del format della Champions non avrebbe risolto i problemi. Per Fifa e Uefa è una dichiarazione di arroganza, ma va letta più che altro come una manifestazione della debolezza economica delle 12 societa'". Lo ha detto Giancarlo Abete, ex presidente della Federcalcio ed ex vicepresidente Uefa, ai microfoni di Radio24. "Penso che sia stato un grave errore di comunicazione, penso che sia stata una necessita' per alcuni club nel momento in cui si sono incartati", ha aggiunto.

AVVOCATO GRASSANI: "IPOTESI ESCLUSIONE SCISSIONISTI FONDATA"
Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo e legale del Napoli, parla a La Gazzetta dello Sport della possibilità che Inter, Milan e Juventus possano essere escluse dalla Serie A per l'adesione alla Super League: "Come membro Uefa, la Figc potrebbe essere invitata ad escluderle. Creare la Super League non è reato ma i club appartengono ad associazioni di diritto privato e si sono impegnati a rispettarne le regole. L'ipotesi dell'esclusione dei club dalle leghe nazionali (e dai calciatori dalle manifestazioni Uefa/Fifa delle nazionali), perciò, mi sembra comprensibile e fondata".

COSTA: "SONO CONTRARIO, COMPETIZIONI APERTE"
"Sono contrario. Non possiamo permettere che il calcio diventi uno spettacolo legato solamente al fattore economico e ai grandi interessi che gli girano intorno. La bellezza del calcio e' che ci sono competizioni aperte in cui i sogni si possono realizzare, come nel caso dell'Atalanta". Cosi' Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ospite del programma 'L'imprenditore e gli altri' condotto dal fondatore dell'Unicusano Stefano Bandecchi, su Cusano Italia Tv, in merito alla Super League.

BONIEK: "12 CLUB DISPERATI, E' UNA GUERRA MONDIALE"
"Succede che dodici club tra i più famosi al mondo sono disperati e hanno ricevuto la promessa di un mare di soldi. Sempre che non glieli abbiano già dati". È contrario alla Super League Zibì Boniek, ex fuoriclasse della Juventus e della Roma, oggi presidente della Federcalcio polacca e membro dell'esecutivo Uefa. Per Boniek, intervistato da 'la Repubblica', "è la guerra mondiale del calcio. Non so come finirà e se il progetto riuscirà. Io penso di no. Chi vuol giocare la Super League non potrà giocare le competizioni nazionali. C'è un sistema di licenze: per partecipare al campionato nazionale di una federazione devi rispettare le regole Uefa e giocare solo competizioni organizzate dalla Uefa". Quindi crede che ci saranno delle sanzioni? "Vediamo. Bisogna vedere anche cosa permette il diritto europeo. Il calcio è bello perché da opportunità a tutti, ma questi club vogliono giocare da soli: alzare un muro, mettersi dentro al loro giardino e far giocare solo chi pare a loro. E questo diventa un problema per tutte le federazioni".

ZOFF: "NO A GIUDIZI AFFRETTATI. CAMPIONATI SIANO CENTRALI"
Sulla Super League "io credo che, come davanti ad ogni novità, occorra analizzare il nuovo contesto con calma e senza giudizi affrettati. Per me l'aspetto fondamentale sarà quello di conservare il ruolo centrale dei campionati nazionali: non andrà svilito". Così Dino Zoff, ex portiere della Juventus e dell'Italia campione del mondo 1982 nonché ex ct della Nazionale, a 'La Stampa'. Teme una disaffezione dei tifosi? "I tifosi si abituano, basta un po' di tempo". "L'importante, qualora la svolta dovesse tradursi concretamente, sarà trovare il giusto equilibrio tra la nuova coppa e le giornate di campionato: i club non devono essere messi nelle condizioni di fare scelte decise con molto anticipo", chiarisce Zoff, secondo cui, comunque, quella della Super League è "una sorpresa, non c'e' che dire. Mi chiedo come mai nessuno ne abbia scritto o parlato in maniera dettagliata prima".

CARRARO: "LA UEFA HA FALLITO"
Lo strappo della Super League "credo sia la base per aprire un dialogo, come successe nel 1996". Cosi' l'ex presidente del Coni e della Federcalcio, Franco Carraro, a 'la Repubblica'. "È come quando in Italia Mediapartner ipotizzo' per prima una superlega, una proposta di Marco Bogarelli, scomparso pochi giorni fa, e la sua squadra di persone. Era un'organizzazione italiana, per l'Italia la seguivano Galliani e Giraudo. Alla fine divenne la base su cui la Uefa cambio' la formula della Champions. E ridistribui' le sue royalties in maniera piu' equa, prima prendeva percentuali maggiori sugli incassi". Secondo Carraro, in questo caso "la Uefa dovrebbe dire a se' stessa che il controllo finanziario che aveva messo in piedi dodici anni fa non ha funzionato. I club sono piu' indebitati, le cifre di mercato e ingaggi sono cresciute e molte decisioni non sono state capite. L'Uefa deve fare autocritica. Deve dirsi, l'esperienza non e' stata positiva: si cambi". Sul modo scelto dalle big chiarisce: "Loro hanno cominciato il dialogo dando un cazzotto. E la risposta e' stata un altro cazzotto. Ma con i grandi club devi mettere le carte sul tavolo e trovare una soluzione. Serve un maxi finanziamento dopo la pandemia? E perche' Uefa e Fifa non possono farsene promotori?". "Per me Uefa e Fifa qualcosa in termine di valore danno. Se Inter-Juve o Real-Barcellona si incontrano in amichevole, la partita vale, faccio per dire, 10. Se si incontrano in Coppa Italia o di Spagna vale 15. Se si incontrano in campionato vale 30. Se sono avversarie in Champions magari vale 50. E se si sfidano in finale di Champions vale 80. Il marchio dei club e' importantissimo, ma anche il marchio Uefa ha un valore", rimarca l'ex numero uno della Federcalcio e del Coni.

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