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Juventus, Sarri: "Scudetto? È lunga, sapevo che con Dybala l'avrei cambiata"

Il tecnico bianconero dopo il 2-0 all'Inter: "Oggi ho visto una squadra vicina a quella che voglio. Stop al campionato? Non ho le conoscenze per prendere certe decisioni"

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Maurizio Sarri si gode il successo contro l'Inter ma non si sbilancia sull'importanza della vittoria in chiave Scudetto: "Ci sono ancora 12 partite da giocare, in teoria - ha detto il tecnico della Juve - Il percorso è ancora lungo. Sicuramente oggi ci siamo avvicinati a quello che voglio vedere per energia e qualità di gioco. Dybala in panchina? Sapevo che poteva essere la carta giusta per vincerla". Sul possibile stop al campionato per l'emergenza Coronavirus, Sarri ha spiegato: "Io posso parlare di calcio, i tuttologi mi fanno paura. Ho una conoscenza troppo limitata per dire ciò che si potrebbe fare".

 sarri

L'allenatore toscano ha ammesso che la scelta di far entrare Dybala a partita in corso è stata frutto di una tattica precisa: "È una considerazione che ho fatto ieri col mio staff, perché partendo con Douglas Costa titolare avevamo più soluzioni a partita in corso. Dybala, ma anche Cuadrado spostato alto. Sapevamo che Paulo poteva essere la carta giusta per vincerla. Le scelte a centrocampo (fuori Pjanic e Rabiot, ndr)? Contro il Lione sembrava che ci fossimo appiattiti e che avessimo poche energie nervose, quindi ho scelto quelli che in questo momento mi davano la sensazione di poter dare di più da questo punto di vista. Ramsey sostiene che quella di mezzala è la sua posizione, perché ha più campo davanti e vede meglio i tempi di inserimento. Sicuramente anche a livello fisico è migliorato rispetto a quando faceva il trequartista, però ora in quel ruolo sta facendo bene".

Sarri ha anche valutato la prestazione di alcuni singoli e l'andamento generale della partita: "Higuain ha fatto un grande lavoro di sacrificio. De Sciglio un po' di strizza me l'ha fatta prendere, ma era entrato da 10 secondi (riferimento all'errore che ha regalato una clamorosa occasione all'Inter, ndr)...gliela perdono. Oggi comunque abbiamo concesso pochissime palle gol e questa è la cosa più importante".

Infine non poteva mancare l'opinione su ciò che sta accadendo in Italia in questi giorni e sulla possibile sospensione del campionato per l'emergenza Coronavirus: "Oggi dentro di me mi chiedevo se fosse giusto togliere due ore di svago a chi sta bloccato a casa, ma dall'altro lato ovviamente non vorrei far correre rischi inutili ai giocatori e allo staff, anche se questo non posso valutarlo io. Per ora mi sto solo adeguando, noi andiamo in giro per giocare a calcio e posso dire che la sensazione della paura non l'abbiamo".

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